Storia di due sogliole e le lacrime di Babbo Natale!

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Era una notte buia, gelida e lunga, spirava un vento sibillino e irritante e lui guardava dalla grande finestra, i fiocchi di neve danzare candidi e posarsi lenti ad uno ad uno fino a formare una distesa accecante. Tutt’attorno un silenzio ovattato, si udiva solo il crepitare del camino nel quale il grande paiolo di rame sbuffava e la zuppa di pesce cuoceva. Già, la solita, rimescolata, riscaldata zuppa di Halibut! Non ne poteva più… Nei suoi lunghi viaggi estivi, verso il Mediterraneo, aveva assaporato e conosciuto pietanze deliziose a base di sogliola, le cui carni bianche adorava, ma ben sapeva che fin lassù, in Lapponia, risalivano forse, solo i salmoni, e subito una lacrima gli rigò la guancia cristallizzandosi all’istante. Ma ecco che un lampo si accese nello sguardo vivido e furbo. Carta, penna e francobollo, poi l’attesa… Trepidante scrutò l’arrivo dell’elfo postino, e lesto, tutto intabarrato nel pesante cappotto, corse a ritirare la letterina e con fare interrogato e sorpreso, lesse ansioso la richiesta: Ciao me stesso! Sono stato molto buono e giudizioso, vorrei due sogliole burro e salvia da consegnare a novembre, tassativamente prima dell’inizio del duro lavoro. Grazie! Dopo pochi giorni, al cospetto del profumato e desiderato piatto, le lacrime cristallizzate scivolarono giù e si persero nella lunga barba bianca, lasciando il passo ad un sorriso illuminante!

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SUGGERIMENTO:

Cucinare questo pesce è molto veloce e pratico. Ho messo la padella sul fuoco alle 12.30 e alle 13 eravamo già in tavola a mangiare. Ho preferito evitare di sfumarlo con il vino perché trovo che la carne della sogliola, talmente delicata è già profumata di suo, anche il limone non ho utilizzato, sempre per lo stesso motivo.

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CURIOSITÀ’

La sogliola viene pescata tutto l’anno, ma soprattutto nei mesi invernali, ed è diffusa in tutto il Mediterraneo. Sono pesci la cui evoluzione li ha portati alla postura sdraiata su un fianco, con uno dei due occhi che si è spostato a fianco dell’altro, sul lato rivolto verso la superficie dell’acqua. Anche la colorazione ha seguito quest’evoluzione: il lato rivolto verso il fondo è bianco, quello verso l’alto è bruno, marezzato, mimetico e spesso camaleontico. Abita solitamente i fondali marini fangosi, dalle coste più basse fino a profondità di oltre 50 m. Si nutre di invertebrati, in particolare di crostacei, vermi ed altri molluschi.

 

INGREDIENTI per 3 persone:

3 sogliole intere pulite
80 gr di burro
8 foglie di salvia
30 gr di farina
sale
pepe

Lavare e asciugare i filetti di sogliola; passarli nella farina e pressarli leggermente. Lavare la salvia e asciugarla. In una padella antiaderente larga, sciogliere il burro a fiamma bassa. Quando inizia a essere spumoso unire le foglie di salvia e appoggiare i pesci nella padella in un unico strato. Cuocerli per circa 6 minuti; a metà cottura girarli usando una paletta piatta. Salare, pepare e a doratura completata, servire.

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6 risposte a "Storia di due sogliole e le lacrime di Babbo Natale!"

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      1. Grazie… ci sono anche storie come la sogliola al m.77 oppure altre che sono spaccati di vita vissuta… tragicomiche scenette che mi capitano davvero… oppure come il ragù della mamma dove racconto veramente quello che mi è successo da piccola con le mie sorelle! Mi piace che la gente sorrida e si diverta e passi qualche minuto spensierato! Grazie 🙃

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