Asparagi bianchi e la prima vera primavera…

Nella frenesia quotidiana, vedendo scorrere le lancette più veloci del tempo che mi servirebbe per far fronte a tutti i miei impegni, segno frettolosamente, nel taccuino dei miei pensieri, il 21 marzo, quasi fosse una data certa per cui, da lì in poi, si apre un mondo diverso, una porta che prima era chiusa, in pratica inizia la primavera. Realmente e meteorologicamente così non è, mi sento già accaldata e baciata dal tiepido sole, da circa un mese ormai e se non fossi stata certa che sul calendario depennavo proprio i giorni di febbraio, avrei giurato che il clima mite e deliziosamente benevolo, regalasse e scandisse il suo inizio almeno un mese fa. L’inverno mi intristisce, mi consuma, mi assopisce. Il freddo mi penetra nelle ossa, il vento gelido mi stordisce e le sciarpe mi soffocano, togliendomi aria e respiri di vita. Mi sento lo spirito imprigionato in cappelli, guanti, cappotti che mi opprimono e l’arrivo della bella stagione, quando spalanco la porta e rifiato di aria fresca e delicata, mi rigenera e ritempra.
La prima vera primavera quando è? Mi chiedo, sogghignando, se il caldo già è arrivato, se le fragole già sono sulla tavola da gennaio e se l’equinozio quest’anno è caduto il 20 marzo e non il 21?
Guardo felice i miei asparagi bianchi, il loro candore e la loro freschezza, di stagione in pieno il loro sapore e allora capisco che la vera primavera è nel mio piatto oggi, allegro e delizioso, e spalanco la porta gridando: benvenuta! Ti aspettavo primavera!

SUGGERIMENTO:
questo piatto è davvero un piatto unico, per una cena veloce, ma anche per un invito, perché no? Serviti nel loro cartoccio magari addobbati da spago per arrosti che da un tocco di originalità, qualche fiore sparso sulla tavola e i vostri ospiti gradiranno ancora di più un piatto tanto semplice quanto buono!

CURIOSITÀ:
Seguendo la cromaticità, possiamo distinguere principalmente tra asparagi:
quelli bianchi (o di Bassano), immacolati in quanto coltivati nascosti da fonti di luce, quelli verdi, che germogliano all’aperto (da cui il colore della clorofilla), quelli violetti, originariamente bianchi ma con le punte che bucano il rifugio sotterraneo esponendosi così al sole per colorarsi, e quelli selvatici, di forma sottile e colore verde uniforme, che crescono spontanei. E sempre seguendo la scala cromatica, possiamo costruire anche quella del gusto: sono infatti gli asparagi bianchi quelli più delicati, mentre i verdi e selvatici risultano al palato più forti e i violetti infine acquistano toni di amaro.
Il periodo di raccolta di queste tipologie è fondamentalmente lo stesso. Fatta eccezione per gli asparagi selvatici che sorgono spontaneamente, tutti quelli che sono coltivati devono essere raccolti tra marzo e giungo.
Questo intervallo di tempo vale in particolare per gli asparagi bianchi di Bassano del Grappa i quali, devono essere raccolti prestando molta attenzione che non siano ancora usciti dal terreno.

PROPRIETÀ:
Povero di sodio e ricco in altri sali minerali come calcio, fosforo, magnesio e potassio l’asparago vanta riconosciute proprietà diuretiche e depurative. L’apporto nutritivo si completa poi con un buon contenuto di vitamina C e di vitamina B9.

STORIA:
Già raccolto tra Tigri e Eufrate in tempi remoti, sembra siano stati gli antichi Romani, alcuni altri dicono i Greci, a dare il nome all’asparago. Il primo documento letterario relativo a questo ortaggio, la “Storia delle piante” del greco Teofrasto, risale a circa il III sec. a.C. Catone, un secolo più tardi parlò degli asparagi sotto il profilo agronomico, descrivendone le tecniche d’impianto. A distanza di alcuni secoli l’asparago è riuscito a diffondersi in ogni continente, conquistando oggi le cucine italiane così come i campi peruviani e anche i ricettari tradizionali tedeschi!

Ingredienti per 3 persone:
1.5 kg di asparagi bianchi di Bassano
150 gr di bacon
30 gr di burro
25 gr di farina
3 uova
sale
pepe
fiori e aghi di rosmarino

Sciacquate gli asparagi, allineateli e pareggiatene la lunghezza, poi legateli
a mazzo e lessateli per 8 minuti, in una pentola con l’acqua sufficiente a toccare le punte. Preparate la besciamella: fate fondere il burro in un pentolino, unite la farina e mescolate per 2 minuti, poi versate il latte
e cuocete per 10 minuti, mescolando con una frusta in modo da eliminare eventuali grumi, quindi salate. In un pentolino antiaderente rendere croccante il bacon, stendete 3 grandi fogli di carta da forno, spalmateli con la besciamella e adagiatevi gli asparagi dividendoli nei tre cartocci. Disponete sopra il bacon. Spolverizzate di pepe nero e aghi di rosmarino. Chiudete i cartocci e fate cuocere in forno caldo a 180 °C per circa 10 minuti. Intanto nel pentolino antiaderente sciogliere una noce di burro e cuocere l’albume dell’uovo lasciando il tuorlo a parte. Negli ultimi 3 minuti di cottura degli asparagi, aprite il cartoccio, posizionate il bianco dell’uovo già cotto e il rosso crudo nel centro. Rimettete sotto il grill per ultimare la cottura. Servire subito cospargendo di pepe macinato fresco.

6 risposte a "Asparagi bianchi e la prima vera primavera…"

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