Fusilli bucati e sangue di drago!

La porta cigola rompendo l’impenetrabile silenzio e una nuvola di polvere si alza impedendomi di vedere. Un leggero raggio di sole, si fa strada dall’unico piccolo buco, nel pesante vetro della finestrella, nera di fuliggine e di aria vecchia. Stropiccio gli occhi, in attesa che si abituino alla poca luce ed entro piano, con passo quasi impaurito, nella buia biblioteca. Una luce fioca di una candela oramai consumata e seduta su se stessa, trema, senza riuscire a illuminare un sol millimetro di spazio, ma scorgo il grosso manoscritto, che giace silenzioso sulla minuscola scrivania. Le pagine umide di storia e impregnate di tempo scricchiolano, mentre lentamente le giro, con gesto flemmatico e parsimonioso. Percepisco nelle dita un fremito, quasi stessi toccando un cristallo pregiato, un emozionante brivido scorre sotto i polpastrelli nell’accarezzare la carta spessa, giallastra e decrepita, con l’inquietudine e la sensazione, che si possa sbriciolare, polverizzandosi all’istante. Leggo svelta e memorizzo la ricetta miracolosa, dal colore indescrivibile, dal potere inebriante. Poi mi desto: la cucina è tutta un decoupage di sangue di drago e sulle pareti ci sono schizzi di anima di albero, giacciono sul marmo mille gocce di succo di terra e il mio grembiule è sbrodolato di latte di nuvola! “Santo cielo, per dindirindina, mi sono trasformata da maghetta in mammina!” E sulla tavola immacolata oggi ci sarà una pasta meravigliosa che pare un elisir, una pozione magica, che ogni bambino vorrà assaggiare per poter dire in un sol fiato, sangue di drago ho mangiato!

CURIOSITÀ:
all’inizio non ci credevo che potesse venire una pasta colorata in questo modo. Quando unirete la normalissima pasta, che può essere anche integrale se lo desiderate, col sugo di barbabietola, vi basteranno due giri di cucchiaio per ottenere questa meravigliosa colorazione! Il sapore è piuttosto dolce, abbinate sempre un cibo sapido per contrastarlo!
Servite questa pasta in piatti rigorosamente bianchi. Il contrasto è mozzafiato!

SUGGERIMENTO:
non tutti i tipi di pasta vanno bene per questa crema, i migliori sono i fusilli, grossi e bucati e gli spaghettoni o spaghetti quadrati. Per renderla più morbida e meno granulosa, potrete aggiungere del latte o della panna vegetale e servire la pasta con fiocchi di formaggio o burrata sbriciolata al posto del pesce!

Se la barbabietola macchierà i tessuti della tavola, immergete immediatamente la tovaglia o il tovagliolo macchiato in acqua fredda, poi passate il detersivo sulla macchia senza diluirlo e risciacquate. Un altro metodo particolare è quello di prendere della mollica di pane, bagnarla e appoggiarla sulla macchia di barbabietola, aspettare che il pane assorba il colore, poi rimuovere la macchia con acqua fredda e detersivo.

Ingredienti per 3 persone:
300 gr di pasta tipo fusilli bucati
200 gr di barbabietole precotte
1 cucchiaio di olio extravergine
un bicchierino di panna liquida freschissima
1/2 scalogno piccolo
un goccio di vino bianco (ottimo vino)
basilico fresco
6 gamberoni crudi freschissimi abbattuti
1 filetto di branzino fresco abbattuto
sale
agnocasto (o pepe nero)

In una padella far sciogliere l’olio profumato da qualche foglia di basilico fresco e lo scalogno tritato finissimo. Aggiungere le barbabietole rosse tagliate a cubetti, rosolare brevemente e spruzzare con un goccio di vino bianco. Far evaporare e cuocere per 5 minuti. Una volta ben cotte, trasferire le barbabietole in un recipiente dai bordi alti e frullare con un frullino ad immersione, fino ad ottenere un composto omogeneo e vellutato. Unire anche la panna, un mestolo di acqua della pasta e rimettere sul fuoco, cuocere per un paio di minuti; salare e pepare a piacere. Cuocere i fusilli bucati in acqua leggermente salata, scolarli e unirli direttamente al sugo: far saltare la pasta a fuoco vivace per qualche istante. Servire la pasta di barbabietole rosse, guarnendo con il crudo di gamberi e di branzino, qualche fogliolina di maggiorana fresca e una grattugiata di agnocasto.

8 risposte a "Fusilli bucati e sangue di drago!"

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  1. Ni más ni menos me han llevado a recordar la película “En Nombre de la Rosa” con Sean Connery. La parte donde el va investigar unos manuscritos antiguos en una Abadía, precisamente en una biblioteca en un sótano oscuro. Pues tu relato es como un guión para una película de suspenso supremo y cuando uno espera un escalofriante descubrimiento, nos vemos con una receta.
    Y pum!! salió tu estupenda pasta con un color de escalofrío por habernos llevado a tu biblioteca del suspenso.
    Se ve una pasta exquisita y con esos langostinos, debe de saber de maravillas.
    Saludos
    Manuel

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