Tortellini a sei mani, un capolavoro condiviso!

Il caldo profumo del ragù, che borbotta da ore, e la delicata voglia di corroborante brodo… Non trovo un nesso tra loro, eppure vorrei unirli, entrambi sono nei miei pensieri, ed entrambi mi fanno sentire bene, a casa, in famiglia. Mi accovaccio, sconsolata, sulla sedia, guardando il cielo grigio dalla finestra; la pioggia scende copiosa, annunciata e giunta puntuale a rendere sonnacchiose le mie vacanze. Molte cose avrei da fare, in questa grande casa, che sempre lavoro mi da, ma oggi non voglio darle ascolto, oggi, il mio mondo è la cucina, è la voglia di creare e immaginare, cuocere e gustare. Farina ne ho, grandi uova, dal giallo intenso, sono fresche sul mio tavolo, e in pochi attimi, impasto e srotolo una lunga fila di sfoglia leggera e odorosa di buono. E continuo, come se non ci fosse un domani, a produrre sfoglie di pasta, ben allineate sul candido canovaccio. Poi spensierata inizio a piegare, pigiare e rivoltare, ma devo fare in fretta, molto in fretta, perché mi ritrovo file e file di pasta pronta che, per farmi un tremendo dispetto, decidono, in pochi minuti, di seccarsi irrimediabilmente. Terrorizzata, non riesco a governare la fretta e chiamo aiuto disperata. Altre quattro mani si precipitano a darmi sostegno e una gioia inaspettata si diffonde tra le mura. Osservare i miei uomini al lavoro e vederli creare questi piccoli e delicati capolavori, mi emoziona e mi commuove: è l’eleganza dell’amore, è il buono della famiglia, è il piacere della condivisione.

SUGGERIMENTO:
quando deciderete di fare i tortellini in casa, vi renderete conto che con pochi ingredienti la resa sarà tantissima! Il ragù che ho messo nei miei tortellini era già molto saporito, ho utilizzato il mio ragù alla genovese, vi consiglio quindi di scegliere un sugo molto delicato. Fermo restando che sono squisiti in brodo, quindi nel modo più classico che ci sia, potete provarli anche alla panna o al burro e salvia. E ultima cosa: non vi preoccupate della forma… i miei non sono certo i tortellini che preparano mani esperte emiliane… anche la “chiusura” pizzicata così non è delle migliori, ma a me piaceva tanto!!

CURIOSITÀ:
il tortellino racchiude dentro la sua bontà molte storie e ancor più le leggende, scritte e cantate, che ne vogliono trovare un’origine. Il suo nome (in dialetto bolognese turtlén, in modenese turtlèin) deriva dal diminutivo di tortello, dall’italiano, torta e sull’origine sono state raccontate tantissime versioni, da cui sorge anche la disputa sulla sua paternità, contesa tra la città di Bologna e Modena.

STORIA:
tra le tante storie raccontate questa è quella che mi è piaciuta di più e ve la voglio scrivere.
Nel 1200 arrivò in una locanda chiamata Corona, a Castelfranco Emilia, una giovane e bella Marchesina da una carrozza tirata da quattro cavalli, per riposarsi. Il locandiere accompagnò la dama in camera e attratto irrimediabilmente dalla sua bellezza rimase a spiarla dalla serratura, rimanendo colpito dal suo ombelico. Al momento di preparare la cena l’immagine lo aveva talmente ispirato da tirare la sfoglia riproducendo le fattezze dell’ombelico della giovane nobile ma non sapendo cosa farne della sola pasta li riempì di carne.

Ingredienti:
Per la pasta all’uovo:
4 uova
400 gr di farina
un pizzico di sale

Per il ripieno:
150 gr del mio ragù (alla genovese) (alla siciliana)
200 gr di ricotta fresca

Rompere le uova in una ciotola e aggiungere la farina e il pizzico di sale. Mescolare prima con una forchetta e poi direttamente con le mani. L’impasto sarà pronto quando sarà liscio ed omogeneo: fare quindi una palla, avvolgerla nella pellicola e lasciare riposare la pasta all’uovo per un attimo. Nel frattempo riscaldare il ragù alla siciliana qui oppure alla genovese qui, e aggiungete la ricotta. Amalgamare bene e far raffreddare. Stendere la pasta con la macchina della pasta o con il mattarello, l’importante è che otteniate delle sfoglie sottili, ritagliare dei quadrati di circa 4-5 centimetri per lato. Posizionare al centro di ciascun quadrato un po’ di ripieno: aiutatevi con un cucchiaino per compiere questa operazione. A questo punto, bisogna chiudere i tortellini: piegare in due il quadrato di pasta in modo da formare un triangolo, sigillare bene la pasta premendo lunghi i bordi. Ora arrotolate un pochino il lato lungo del triangolo verso la punta, prendere le punte esterne e ripiegarlo verso di voi. Sembra difficile ma dopo i primi tentativi diventerete bravissimi! (nel web ci sono diversi video che spiegano bene i movimenti). Fate questa operazione per tutti i tortellini …in fretta perché se la pasta si asciuga si spacca nel piegarla. Lasciare i tortellini su di un canovaccio pulito distanziati tra loro e spolverati di farina, fino al momento della cottura.
Ricordatevi che cuociono in circa 8/10 minuti per averli morbidi ma al dente.

27 risposte a "Tortellini a sei mani, un capolavoro condiviso!"

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  1. Scusa Alessia, ma a Bologna quando sentiamo parlare di tortellini siamo un pò talebani !! E non c’è nessuno, ma proprio nessuno, a cui non verrebbe un “coccolone” nel vedere i tortellini farciti con il ragù e poi serviti in brodo!!… Ma tu sei talmente geniale e io sono talmente di larghe vedute che te li promuovo a pieni voti !!!

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    1. Ciao Patti… perdonatemi….non era mia intenzione… dici che ho “offeso” qualche emiliano?… Nelle mie ricerche (anche in blog blasonati e conosciutissimi) ho visto che fare i tortellini in casa è davvero semplice, si utilizza carne trita di maiale, di vitello e mortadella, prosciutto crudo, parmigiano e uova…. Io avevo già pronto il mio ragù che a dire il vero ben poco si differenzia dal trito di carne proposto nei tortellini se non …è qui è davvero diverso per il pomodoro presente nel ragù, poi io , da pazza scatenata ci ho pure aggiunto la ricotta. E vabbè un’invenzione da genio e sregolatezza… concedimelo! Sicuramente però credevo che mangiarli in brodo fosse il più classico dei classici…. ma quindi anche in quello secondo te sto sbagliando?

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      1. La differenza più grande, è che il ripieno dei tortellini è fatto tutto a crudo, e come dici tu, senza pomodoro. Poi c’è tantissimo parmigiano e noce moscata, quando si fa il ripieno e si confezionano, in casa il profumo è inconfondibile! (é importantissima la qualità della mortadella e del parmigiano!) Ti darò la mia ricetta! Non offenderti, l’appunto che ti ho fatto era assolutamnte ironico!! Figurati, essendo un piatto così tradizionale, a Bologna, disquisiscono anche per una virgola…e cambia da famiglia a famiglia!

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      2. Offendermi io ? Assolutamente anzi spero di non essere stata io ad “offendere” qualcuno 😬 in ogni modo sono proprio un po’ matta e devo dire sinceramente non sarei mai stata all’altezza di fare i veri tortellini e come vedi anche la “confezione” è strampalata come me 😂! Comunque i miei piatti strani nascono da situazioni strane come oramai avrai intuito… avevo il tavolo della cucina disseminato di sfoglie di pasta e il ragù borbottava… pensa che volevo fare le lasagne 😂😂😂 poi boh scintilla e provo a chiudere un tortellino poi un altro e ci ho preso gusto e poi ho chiamato in adunato i miei due uomini che allegramente mi aiutavano…. insomma è stata una ricetta campata x aria ma con una tale gioia che non ti so descrivere!!!!! Grazie ancora x la tua bravura, imparo tantissimo dai tuoi consigli!!! Un abbraccio

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      3. Tu sei fortissima !!! sono io che faccio dei gran pasticci, avevo scritto una risposta col telefonino, poi ho cambiato idea e sono andata al computer, così te le ho inviate tutte e due!! ….ma come avrai capito ho una certa età !!!

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      4. Ma smettila! E cosa dovrei dire io?! 😂 ridiamoci su!! Non hai idea di quanto io sia felice di aver trovato persone spontanee felici e simpatiche come te in questo mondo virtuale!! Scambiarsi idee battute o semplicemente dei saluti è fantastico! È vero che non c’è più contatto ma hai visto come si accorciano le distanze ora?! Direi che possiamo trovare il buono anche in questo ! Grazie ancora e buona giornata!

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      5. Si, il ripieno dei tortellini è fatto in parti uguali con lombo di maiale, prosciutto crudo e mortadella, passati a crudo meglio se nel tritacarne. Poi si aggiunge il parmigiano grattugiato ( che deve essere quasi la metà del peso della carne ) uovo e noce moscata. Va lasciato riposare così i sapori si amalgamano. Poi, Come dici tu, si cuociono rigorosamente in brodo ! Il pomodoro proprio non è previsto !

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  2. Magnifici con il ragù non li ho mai assaggiati, io da buona forchetta originaria ferrarese i tortellini quelli piccoli come quelli che vedo in foto e sono fatti con il lesso avanzanto, ma ognuno fa come gli pare. Leggiamo e guardiamo per prendere spunti e farci venire l’acquolina in bocca. Complimenti

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    1. Ecco Elena fai finta dai! 😂 suvvia concedimi un po’ di pazzia ogni tanto!! Altrimenti sai faccio così …. metto negli ingredienti il ripieno corretto… così a onore della ricetta tradizionale poi, scrivo sotto che io ho fatto una versione stramba… cosa dici può andare?!

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      1. Dunque: nonni materni Majella, nonni materni Val Trebbia (Piacenza), nata a Milano e lì vissuta per 42 anni, poi trasferita in Valle d’Aosta nel 2012, ma con un’attività da gestire nelle 5 Terre (niente Piemonte, a parte qualche scorribanda gastronomica). Situazione attuale: voglia di cambiare nuovamente, non ultima tra le idee che mi frullano in testa … un b&b sul lago di Como, tra qualche anno 😉 chissà ?!?!?
        Le tue varianti sono fantastiche, sai che noia altrimenti ? 🙂
        Ciao Alessia!

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      1. Mille Grazie! Ero il tuo !!! Mi segui da molto tempo, non ti ho mai visto ultimamente.
        Ho preso un sacco di mi piace da te. Cos’è successo? Va bene?

        Sì…. Mille Grazie
        lettori ?? , qualcuno vuole infastidirmi, rende dura la mia vita, ci sono invidiosi o blogger che non voglio seguirli, o qualcun altro che ha manipolato la mia pagina del blog, nz quasi ogni giorno, ha cambiato il mio atteggiamento e vuole, e per questo, mi scuso con te mi dispiace molto, è bello che tu mi abbia detto, sembra, non solo con te , hanno anche cambiato il teamline di Twitter, cambiano quell’aspetto. il programma di scrittura, ecc. si prega di fare clic su di me fino a quando non ho,, tutto restaurato, hanno, grazie alla vostra domanda. Grazie.

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