Sciumette, una, due, tre, tutte in bocca e buonanotte!

Oggi sto con il naso all’insù, il cielo sopra di me è terso e di un profondo blu, che non lo vedevo così da tanti giorni oramai; una gioia indescrivibile mi pervade e sussulto dallo stupore, quasi non ricordo più il suo aspetto ne come sia fatto il suo intenso colore. Dopo giorni e giorni di grigiore e nuvole basse, di incessante pioggia e pesante umidità, non mi pare nemmeno possa esistere davvero un firmamento tanto luminoso e immenso. Mi soffermo a rimirare le piccole candide nuvole, che veleggiano come eteree navi nel mare, spostate da soffi di soffice brezza e profumate di gocce di cielo. Talmente sono attratta da questo spettacolo naturale che, chinandomi delicatamente sull’erba, inizio a contare, proprio quelle bianche, impalpabili forme, che sembrano meringhe, e che, a bocca spalancata, ingurgito ad una ad una, due, tre, quattro, cento… tutte in bocca e mi addormento! Sto li immobile, con un ebete sorriso stampato in viso, quando, improvvisamente una leccata umidiccia e appiccicosa mi fa trasalire, e pure l’inzuppo dei miei abiti nel prato fradicio di pioggia, mi mette a disagio. Impantanata dalla testa ai piedi, col labrador che sbatacchia peli e bava mentre danza di felicità, salto in piedi e scaravento questo mio povero corpo sotto il doccione caldo e calmante. “Ancora acqua? Ancora pioggia? Basta!” Mi dico irata e angosciata. Voglio il caldo sole e la terra arida, il cielo blu e le nuvole di meringa! Corro in cucina felice per i ricordi riapparsi nella mia mente e realizzo un dolce antico, sconosciuto e dimenticato, pieno di gioia e di spumosa bianchezza.


L’altro giorno vedo sul blog di una deliziosa ragazza francese (Faby e le sue passioni: https://les-passions-de-faby.com/2019/04/26/iles-flottantes-oeufs-a-la-neige/ ) un dolce che mi riporta alla memoria proprio la mia fanciullezza. La mia mamma, i miei nonni, la mia bisnonna Giuse, liguri di nascita e di memoria, preparavano questo dolce nei giorni di festa ed era una vera leccornia!
Ho deciso di fare qualche ricerca per capire la storia di questo dolce e le similitudini con il dolce di Faby.

LA MIA RICERCA:
scartabellando qua e là vengo a scoprire che i due dolci sono simili ma non uguali, che nessuno dei due è nato copiando l’altro e che ognuno tiene alla proprio originalità. L’ île flottante francese e le sciumette liguri, ecco cosa ho trovato:

LE SCIUMETTE:
questo il nome in dialetto ligure, dolci e soffici meringhe cotte nel latte e appoggiate su di una crema di uova, zucchero e latte. La mamma ricorda che da bambina era un dolce “povero” fatto con gli ingredienti di cui si disponeva: le uova delle galline che tutti avevano, il latte freschissimo, un pizzico di zucchero e, per chi poteva permetterselo, un velo di cacao. Veniva cotta la crema e messa in una grande ciotola, simile ad una insalatiera e le meringhe spumose e soffici venivano messe tutte al centro a formare una montagna, un’isola appunto, sulla crema!

CURIOSITÀ:
la memoria delle sciumette preparate dalla mia famiglia fin dalla bisnonna Giuse, cuoca di lavoro, mi fa dire con certezza che i pistacchi presenti in tutte le ricette che si trovano ora sul web (pochissime per dire la verità) non erano assolutamente un ingrediente comune, siamo nel 1940 circa. Si usava invece, per insaporire la crema, aggiungere, mentre cuoceva, una generosa grattugiata di scorza di limone.

Calice Ligure, com’è oggi, com’era ieri e sotto i caruggi, dove abitavano la bisnonna Giuse, i miei nonni e la mia mamma da bambina.

Ingredienti:
1 litro di latte
4 uova
50 gr di zucchero
1 cucchiaino di farina o maizena


Versare 800 ml di latte in una piccola casseruola e farli scaldare. Sgusciare le uova separando i tuorli dagli albumi e montare a neve ben ferma con 30 grammi di zucchero. Aiutandovi con due grossi cucchiai formare le sciumette da versare nel latte in ebollizione e lasciare che si rapprendano; estrarle con una schiumarola e porle su carta assorbente da cucina o in una scolapasta. Togliere il latte dal fuoco, sbattere i tuorli, lo zucchero e la farina formando una crema e unire il latte tiepido a filo, mescolando con un cucchiaio di legno e facendo attenzione che non si formino grumi.
Scaldare la crema a bagnomaria e farla rapprendere, (attenzione che non deve mai bollire ma solo “sbuffare”).
Versare la crema in una grande ciotola e lasciarla raffreddare. Disporre sopra le sciumette e cospargerle con il cacao. In alcune versione viene messa la cannella.

52 risposte a "Sciumette, una, due, tre, tutte in bocca e buonanotte!"

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  1. Intéressante recette, d’autant plus que je ne parle pas un mot d’italien mais grâce à des notions d’espagnol et de latin au collège et au lycée, j’ai réussi à comprendre 😝. La différence entre nos 2 recettes : la gousse de vanille pour moi et la maïzena pour toi. Je fais une crème anglaise (french cream) et quand je rajoute de la maïzena, ça fait une crème pâtissière plus épaisse que j’utilise pour mes fonds de tarte aux fruits comme par exemple ma tarte aux fraises : les-passions-de-faby.com/2019/03/04/tarte-aux-fraises-tartelettes-aux-fraises
    J’essayerai ta recette et laisserai mes gourmands juges 😊

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    1. ありがとう!
      日本語で書いているのは私じゃない、私の息子です!
      息子のステファノは日本語を勉強します、6年前勉強を始めた!
      私が聞きたいことがある、お名前は?そして日本のどこに住んでいますか?😊

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      1. Stefano, it’s great! !
        Japanese is very wonderful.
        I live in Gunma Prefecture, Japan.
        My job is in Tokyo, the Japanese government.
        Is it okay to write in Japanese? ?😊

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  2. Recette très intéressante. Je rajoute une gousse de vanille tandis que vous vous rajoutez de la maïzena. Quand je rajoute de la maïzena à ma crème anglaise (French Cream) , ça fait de la crème pâtissière que j’utilise notamment sur la tarte aux fruits comme la tarte aux fraises. les-passions-de-faby.com/2019/03/04/tarte-aux-fraises-tartelettes-aux-fraises
    Je vais tester votre recette sous peu et demander l’avis à mes gourmands

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  3. A mi modesto entender, esta es una de tus mejores entradas en tu blog. La reflexión de tu estado de ánimo es genial desde el punto de vista poético. Nos das un paseo descriptivo por la historia de tu familia y las fotos de por medio, de lo más interesante. Realmente disfruté la lectura y de paso me lleno de conocimiento de una cultura desconocida para mi. En cuanto a la receta, leyendo los comentarios de los expertos, solo tengo que decir que la foto invita a probarla y haces de la receta, una forma sencilla de lograrlo. Saludos.

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    1. Manuel tus palabras me encantan. Muchas gracias por lo que me escribiste. Estoy muy feliz de poder siempre golpear tus sentimientos. Cuando se trata de familia y tradiciones, es maravilloso recordar con gran nostalgia los días pasados. Gracias de nuevo

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  4. こんにちは!
    昨日、聞き忘れてしまったのですが、イタリアのとごに住んでいますか?
    日本との時差は、だいたい6〜7時間くらいかな??

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      1. こんばんは!
        今、日本は、18時20分だから、そうくらいですね。
        時間がある時は言ってくださいね(^^)
        日本は、今月で「平成」の時代が終わり、5月1日から「令和」の新しい時代に入るので、祝日で10連休です(^.^)

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