Yin Yang, la ciotola piena e lo stomaco vuoto

La mia fantasia, corre lungo un filo invisibile, scivola veloce dalla mente al cuore, spazia dal cielo alla terra. In un equilibrio esemplare, ogni cosa funziona ed esiste in armoniosa compiutezza, nulla sarebbe vivo, se non in simbiosi con il suo perfetto contrario. Incredibilmente, non ci sarebbe il giorno se non a conseguenza della notte, non ci sarebbe la luna se il sole non tramontasse, tutto è in continuo e perpetuo movimento. A volte mi perdo ad immaginare come ogni cosa, si muova sinuosamente nel mondo, e tutto sia cosi in evoluzione sempiterna, in un infinito e perenne ciclo, e come gli elementi tra loro si uniscano e si completino a vicenda, in un creato dove, l’esistenza di uno dipende dall’esistenza dell’altro. Medito e pondero, mi chiedo e penso: non ci sarebbe l’Alessia che ride se qualche volta le lacrime non sgorgassero, non ci sarebbe l’Alessia che fantastica se non potesse cucinare, o un marito che russa se non potesse dormire, e non avrei un figlio riposato se non esistesse il divano, dico anche che non ci sarebbe la zuppa se non avessi un cucchiaio. Divagando e farneticando, mi esce dalle mani un piatto piuttosto strano, un connubio yin yang, nero e bianco, sapido e dolciastro. E quando mescolo lo scuro e il chiaro, mi domando cosa ne può l’uomo dinanzi al succedersi delle stagioni e l’interazione dei principi opposti che costituisce l’universo. Ma siccome non ho risposte, e non capisco neanche quello che sto dicendo, decido di chiudere gli occhi e assaporare le mie due zuppe, consapevole che il capolavoro appena preparato, ha un non so che di esistenziale e vitale:
non ci sarebbe la ciotola vuota se non ci fosse lo stomaco pieno.

Yin e yang 陰陽 sono due concetti del taoismo, che espongono la dualità di ogni cosa nell’universo. Lo yang è un’energia luminosa, un’energia positiva, al contrario invece lo yin è una luce negativa, una luce passiva

Lo yin e lo yang sono due dei maggiori simboli esponenti della filosofia orientale. Rappresentano la dualità presente all’interno dell’universo. Due elementi completamente opposti che, una volta uniti, creano una totalità, completandosi a vicenda. Il cosmo si basa, secondo la filosofia orientale, sui principi dello yin e yang: l’uno non può assolutamente esistere senza la presenza dell’altro. All’interno del giardino zen giapponese è possibile trovare questi due elementi opposti, lo yin e lo yang. Attraverso la fusione di questi due elementi è possibile riequilibrare le forze, ristabilendo i principi secondo la filosofia orientale.

SUGGERIMENTO:
potete preparare queste due creme in occasione di un invito a cena particolare, una cena tra amici che abbracciano questa filosofia. Sicuramente l’effetto scenografico è incredibile, ma anche il gusto sorprenderà tutti!

CURIOSITÀ:
fagioli neri  sono benefici per la salute in quanto ricchissimi di antiossidanti, importanti nella prevenzione di varie malattie degenerative.  Il fagiolo nero è presente soprattutto nella tradizione culinaria delle Americhe: lo troviamo nella cucina creola dell’America centrale, in quella tex-mex del sud degli Stati Uniti d’America e in Brasile.

I ceci neri della Murgia vengono prodotti ad Acquaviva delle Fonti, a Cassano delle Murge, a Santeramo in Colle, nel Sud di Matera, nella zona di Pomarico e in provincia di Foggia. Hanno un gusto deciso, erbaceo e naturalmente sapido. I sali minerali contenuti nei ceci neri sono potassio, calcio, fosforo, magnesio, sodio, zinco, rame, manganese, selenio e il molibdeno, un minerale che interviene nel funzionamento di alcuni enzimi indispensabili per la disintossicazione del fegato.

La crema bianca formata da patate bianche, latte di cocco e daikon (o ramolaccio) risulta piuttosto dolciastra, mentre la crema nera è formata da fagioli neri e ceci neri della Murgia, con un colorante naturale come il nero di seppia, e risulta al palato sapida con una punta salata.

INGREDIENTI PER LA CREMA BIANCA:
4 grosse patate bianche
1 radice di daikon
1 bric di latte di cocco
sale
Far bollire le patate bianche pelate e tagliate a tocchetti con un pizzico di sale. Quando saranno morbide, schiacciarle e preparare un purè aggiungendo il latte di cocco. Allo stesso modo far bollire la radice di daikon a tocchetti e quando sarà morbida, frullare e aggiungere al purè.

INGREDIENTI PER LA CREMA NERA:
400 gr di fagioli neri
400 gr di ceci neri di Murgia
1 piccolo scalogno
1 bustina di nero di seppia
olio extra vergine d’oliva
Versare un filo di olio extravergine d’oliva in una padella e tagliare finemente lo scalogno, aggiungere un piccolo mestolo d’acqua e sia i fagioli che i ceci. Dopo circa 10 minuti di cottura a fuoco lento, versare tutto in un frullatore e iniziare a frullare creando la crema, aggiungere se serve un filo di olio. Aggiungere anche la bustina di nero di seppia e continuare fino ad ottenere una crema liscia e compatta.

COME ASSEMBLARE IL PIATTO
Creare, con una striscia di carta argentata molto spessa (tipo quella usata per le teglie da forno) una sorta di S

Aiutatevi con un simbolo dello yin yang e posizionatelo al centro della ciotola. Ora fate scivolare all’interno di un lato la crema nera, e nell’altro la crema bianca. Livellarle per bene e aggiungere un cucchiaio di crema nera sulla crema bianca e viceversa per formare il “pallino”. Potete aiutarvi con un piccolo coppapasta rotondo. Togliere con delicatezza la striscia argentata e rifinire le creme.

35 risposte a "Yin Yang, la ciotola piena e lo stomaco vuoto"

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