Crostata al the matcha, un giardino innaturale

Mentre cammino tranquilla, scorrono davanti a me le immagini quotidiane di luoghi conosciuti e imparati, oramai, a memoria. Osservo però, che alcuni grandi spazi, che prima lasciavano correre lo sguardo lontano, ora sono tristemente occupati da muri grigi sollevati troppo in alto, e i prati, che stendevano il colore verde a perdita d’occhio ora sono incastonati, rimpiccioliti e rinchiusi strettamente tra file di cancellate e strade dall’asfalto liscio e nuovo. Dove prima la natura era padrona di dipingere, armonizzare e rallegrare, ora vedo ferro, cemento e polvere di fumo a testimoniare l’arrivo prepotente dell’urbanizzazione. Appena il traffico si fa più intenso, già sbotto nervosa che il tempo è tiranno, che non comprendo il perché non si possa costruire una nuova strada per far defluire le macchine, ma poi mi chiedo, malinconicamente, quante altre zone verdeggianti dovranno sparire per far fronte alla mia ingordigia e superficialità. Allora accosto, accanto ad uno spettacolo naturale che mi ruba gli occhi, osservo in silenzio, mestamente, questo prato, un giardino rigoglioso che la natura ha deciso di far suo, che prepotentemente si è conquistata per dar sfogo alla mescolanza di tinte, alla gioia dell’improvvisazione, alla bellezza indiscussa della vita. In cucina, oggi, voglio ricreare un prato, dal verde delicato, un tributo al gusto di fieno e foglie, una crostata dal particolare sapore e dai frutti deliziosi del bosco e dell’orto.

SUGGERIMENTO:
il particolare sapore del the matcha può non piacere, ha un sentore di fieno e erba. Se proprio non vi piace potete sostituire il the con della purea di avocado e menta, oppure sostituire completamente la crema con una classica crema pasticcera. Certo è che preparerete cosi una classica crostata alla frutta.

STORIA:
Il matcha arrivò in Giappone solo nel XII secolo quando alcuni monaci giapponesi, tra cui spiccava la figura di Eisai Myoan, scoprirono che le foglie di tè verde in polvere potevano essere molto utili per la loro meditazione perché, grazie alla presenza di L-teanina, manteneva vigile la mente, lo spirito tranquillo più a lungo e non aveva effetti sul sistema nervoso. Fu così che quando tornarono in Giappone, dopo il loro viaggi, portarono con loro alcuni semi della pianta del tè e iniziarono a promuovere il consumo del matcha fino a farlo diventare parte integrante della tradizione culturale e della vita giapponese, tanto che nel XVI secolo avere il proprio maestro del tè diventò il simbolo dell’élite giapponese.

CURIOSITÀ:
Il Cha no yu (茶の湯, “acqua calda per il tè”), conosciuto in Occidente anche come Cerimonia del tè, è un rito sociale e spirituale praticato in Giappone, indicato anche come Chadō o Sadō, (茶道, “via del tè”).
Spero presto che i miei amici: 生きる塾 e 偲フ花 possano presto spiegarmi tutto su questa tradizione giapponese fantastica!

抹茶 IL THE MATCHA
E non c’è niente da fare, o lo ami o lo odi. Io lo ADORO!
Le fantastiche proprietà del tè matcha, il re dei tè verdi che conterrebbe 137 volte più antiossidanti dei tradizionali green tea !!! Il tè matcha è una varietà di tè verde che i coltivatori giapponesi fanno crescere a riparo dal sole e le cui foglie vengono raccolte a mano e poi trasformate in polvere attraverso l’utilizzo di mulini in pietra. Proprio grazie a questa lavorazione, il tè matcha, che è pregiatissimo, si presenta in polvere molto fine e profumata di un intenso color verde smeraldo ed è particolarmente ricco di vitamine, sali minerali, clorofilla e carotene.
In particolare, il tè matcha è ricco di vitamine B1, B2 e C, beta-carotene, sali minerali, polifenoli e caffeina, che favorisce uno stato di vigile attenzione.
Il matcha migliore, solo in polvere e di qualità più pregiata, proviene dalla regione dell’Uji Tawara, una cittadina giapponese della prefettura di Kyōto che sembra abbia le condizioni di terreno e climatiche ottimali per la coltivazione del tè.


Ingredienti per uno stampo rettangolare:
PER LA FROLLA
300 g farina per crostate con lievito
200 g burro
100 g zucchero
1 tuorlo
1/2 bacca di vaniglia
1 pizzico di sale

PER LA CREMA:
250 ml di latte intero
10 gr di polvere di the matcha
2 tuorli
un cucchiaio di maizena
1 foglio di gelatina per alimenti
30 gr di zucchero
mirtilli – more – fragole – avocado – menta per decorare


Lavorare il burro con la farina con le mani formando un composto sabbioso, aggiungere lo zucchero e l’uovo e impastare velocemente ottenendo una pasta morbidissima ed elastica. Avvolgerla nella pellicola e riporla in frigo. Con questa dose si possono realizzare due crostate rettangolari 10 x 35 cm. Stendere la frolla in uno strato sottile e aiutandovi con il mattarello rivestire il fondo della teglia. Bucherellare la pasta coi rebbi di una forchetta, rivestirla di carta da forno e di sfere di ceramica o di legumi secchi per la cottura in bianco. Cuocere in forno 170° per 10 minuti, poi togliete il foglio con le sfere e lasciare altri 5 minuti fino a doratura. Lasciar raffreddare il guscio completamente. Nel frattempo preparate la crema la: versare il latte in un pentolino e scaldarlo fino a sfiorare il bollore. Nel frattempo versare in una ciotola i tuorli, lo zucchero e la maizena; sbattete rapidamente con una frusta. Aggiungere poi il tè matcha e mescolare nuovamente. Non appena il latte sarà caldo versarlo all’interno del composto appena preparato e sbattere con la frusta. Trasferire il composto nuovamente nel pentolino. Cuocete per pochi minuti a bagnomaria, mescolando sempre fino a che la crema non si sarà addensata. A questo punto aspettare che si raffreddi. Recuperare il guscio di frolla, versare la crema e livellarla molto bene. Riporre la crostata in frigo per almeno 1 ora. Prima di servire, guarnire la crostata con more, lamponi, fragole e avocado.

36 risposte a "Crostata al the matcha, un giardino innaturale"

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  1. Anche se hai passato una settimana non in gran forma ,mi dispiace veramente e ti auguro di riprenderti al più presto, la tua fantasia non ha fine . Sei veramente divertente e le ultime ricette sono proprio invitanti e da come le presenti mi sembra di sentirne il sapore. Buon fine settimana.

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  2. otra vez por culpa del intenet, estoy atrasado con tus recetas. Ya se ha vuelto muy común en Caracas esta falla. Eso, aunado a otras dificultades que me parecen que no tienen solución, me mudo a Santiago de Chile el próximo mes en forma definitiva. Estaré cerca de mi hijo que reside allí hace 3 años y del mayor que está viviendo en Buenos Aires. El menor reside en Portugal. En fin, voy a ponerme al día. El tiempo deja sentir sus pasos y cuando queremos volver la mirada hacía atrás, encontramos que ha cambiado hasta el paisaje. Me parece muy acertada tu entrada y de allí proviene tu excelente receta para calmar los ánimos. Mi hijo mayor, Manuel también, es chef repostero y le encanta cuando le envió tus creaciones. Está tarta se ve muy sabrosa. Saludos y un feliz domingo.

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    1. Ciao Manuel!!
      Siempre es bueno saber de ti! Lo siento por la situación, pero tienes razón para ir con tu hijo en Santiago de Chile!
      tienes 3 hijos? Santiago de Chile, Portugal, Buenos Aires wow
      chef repostero??? quien sabe que bien !! Ciertamente no son mis recetas!
      ¿Seguro que le gustaron mis creaciones?
      Gracias y siempre te espero!

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      1. 10ks! Maybe I will use it somewhere when I found my place “under the Sun”, ‘cause I prepare myself for the biggest adventure of my life, spiritual walking journey through Europe in a quest to find the meaning of my life. So, while being on the road, I will not have to much time to cook or prepare meals. But, 10ks anyway…

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      2. I hope it will be, even do I feel that it will be very difficult, especially when you don’t know where will you go and when will you get there. As I said, quest for spiritual enlightenment is much harder then the usual walking adventurism, as I had in previous years…

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