Crostata di verdure, braccine corte e forse è dolce

Respiro piano e mi fermo, giusto quell’istante fugace, quell’attimo nel quale i pensieri solleticano la mente. Il sole penetra tra le fitte foglie dell’imponente lauro, che come un muro mi isola dal mondo esterno, mi protegge da occhi indiscreti e mi abbraccia coccolandomi; in ginocchio sulla terra morbida, muovo le mani calde nei guanti, tastando e estirpando erbacce, pulendo e dando respiro alle tenere piantine dell’orto che crescono giorno per giorno, regalandomi frutti succulenti e sensazioni positive di vita che nasce, si alimenta e si sviluppa attaccandosi ai raggi del sole, dissetandosi della rugiada mattutina e affondando le radici nel terreno per sostenersi e prosperare. Un piccolo orto di casa, dà soddisfazioni mai viste, diventa un angolo nel quale tuffare il proprio cuore e sudore, abbellendolo di ammennicoli, di pezzi rotti che non si possono più aggiustare e di sorrisi giornalieri, quasi a voler parlare con le piante, per far sapere loro quanto importanti siano. Nonostante tutto questo amore reciproco, se io continuo ad essere dotata di braccine corte, e mi limito, imperterrita, a seminare due esili piantine per ogni tipo di ortaggio, convinta in cuor mio, che “diversificare” vuol dire proprio “non più di due per varietà“, nel mio bel paniere di vimini, comperato per l’occasione, mi ritrovo con due carotine arancio impaurite, una carota viola asociale, uno zucchino striminzito e quattro tremanti foglioline di spinacino… In compenso la pianticella di pomodorini si è riempita a dismisura. E io allegra, sollazzo non badando alla pochezza del raccolto, perché in mente, ho una crostata talmente bella che porterà queste verdurine, alla ribalta del mondo culinario, brillando di luce propria, in una strepitosa veste che sembra dolce..forse e invece è salata!

ORTO IN GIARDINO O SUL TERRAZZO:
Non bisogna essere esperti per ricavare nel proprio giardino o terrazzo un orto di tutto rispetto. Se possedete un giardino, potete dedicare un angolo anche di pochi metri, se invece vivete in appartamento e avete un balcone o un terrazzo, nei garden center si possono trovare grandi cassette di legno, o vasi in plastica, adatti per allestire un orto domestico. Armatevi di pazienza e attrezzi del mestiere e il vostro sogno sarà realtà! Ci sono piante che prediligono il sole pieno, altre che crescono meglio nella mezz’ombra: non tutti gli ortaggi hanno le medesime esigenze. Prima di allestire il vostro orto è bene conoscere le caratteristiche di ogni piantina, per organizzare al meglio lo spazio disponibile. Pomodori, peperoni, zucchine, coste, melanzane, cipolle, aglio, insalate varie non hanno bisogno di molta terra e quindi sono perfette da coltivare in piccoli spazi!

SUGGERIMENTO:
questa pasta è molto semplice da preparare, la consistenza è quella di un biscotto friabile grazie al lievito per torte salate. La robiola e il philadelphia conferiscono quel gusto acidulo che si sposa perfettamente col dolce delle carote e dei pomodori. Provate a fare questa torta in versione invernale utilizzando i cavolfiori colorati, prima bolliti per pochissimi minuti poi passati in padella e infine sbriciolati sulla torta. Oppure optate per altri tipi di verdure che si possono gustare fredde e croccanti come i finocchi, i cetrioli, i peperoni!

CAROTA VIOLA:
tra le tante verdure utilizzate oggi vi scrivo qualcosa sulla carota viola: sembra strano vedere oggi delle carote che non siano del classico colore arancione, ebbene, sappiate che in passato, la carota viola era la più diffusa e consumata tra le popolazioni in Asia e in Europa. Io le ho cucinate anche così: carote viole al burro

INGREDIENTI PER UNO STAMPO QUADRATO
pasta brisè salata (sotto la ricetta)
150 gr di pomodorini colorati
qualche foglia di spinacini o songino
125 gr di robiola
125 gr di philadelphia
1 zucchina piccola
1 carota arancio
1 carota viola
una manciata di pistacchi
una manciata di pinoli

Per la pasta brisè salata:
400 gr di farina
200 gr di burro
100 ml di acqua ghiacciata
3 gr di sale
10 gr di parmigiano
1 bustina di lievito per torte salate
Mettere nel mixer la farina con il lievito, il burro a pezzi freddo di frigo, un pizzico di sale, il parmigiano e frullare il tutto per qualche secondo. Poi aggiungere l’acqua ghiacciata e lavorare l’impasto ancora per 1-2 minuti  fino a che si sarà compattato. Trasferirlo su una spianatoia lavorarlo con le mani giusto per qualche istante. Avvolgere il panetto nella pellicola e lasciare riposare in frigorifero per almeno 40 minuti.


Mescolare i formaggi setacciandoli in modo da rendere tutto più vellutato , insaporire con il pepe e mettere dentro ad una tasca da pasticcere con il beccuccio tondo e zigrinato. Preparare le verdure, con l’aiuto della mandolina fare dei nastri di carote arancioni e viola, di zucchine tenendole separate su di un canovaccio e salarle leggermente in modo che buttino fuori l’acqua di vegetazione e si ammorbidiscano un po’. Tagliate i pomodorini colorati a metà. Dopo circa 10 minuti, asciugare bene tutte le verdure con carta da cucina. Stendere la pasta salata e foderare uno stampo, io ne ho usato uno quadrato, bucherellare con i rebbi di un forchetta e cuocere in bianco la base, coperta di carta da forno e sfere di ceramica (o legumi secchi) per circa 15-20 minuti in forno già caldo a 200 gradi. Sformatela e eliminare le sfere e la carta forno, e infornate di nuovo per 10 minuti alla stessa temperatura in modo che la pasta si asciughi e diventi dorata. Una volta cotta lasciarla raffreddare poi prendere la sac a poche con i formaggi e iniziare a decorare la torta, formando dei ciuffetti di formaggio, poi decorare a vostra fantasia la torta con la verdura, con i nastri ricavate dei rotolini di diverso colore e grandezza e appoggiateli sul formaggio facendo la vostra composizione. Distribuite un po’ di pistacchi tritati, dei pinoli e qualche fiore e foglia di spinacino per abbellire.

47 risposte a "Crostata di verdure, braccine corte e forse è dolce"

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  1. Un post e una torta di altissimo livello gastronomico in cui la componente poetica è da mestro di orchestra internazionale(quando il locale diveine universale). Tutti quei colori e qualla vitalità naturale e di stagione sono unici e basilari.Questa delizia fa decisamente per i miei gusti. Per cui, vuoi o non vuoi, te la rubo.

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      1. Eh, ma c’è il rischio che divento stabile alla tua tavola, ecco tutto. Dai, scherzo, sono un tipo che non chiede mai: sono fsatto così. Certo potrei anche, ma è un punto su cui non transigo. E non credo affatto che tu sia e possa essere una persona egoista.

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  2. buona sera Alessia e ben tornata per qualche giorno ti sei fatta desiderare da tutti i tuoi fans che sono tanti come vedi dai commenti, toglimi una curiosità sempre se vuoi, ma parli e scrivi anche in cinese/giapponese? Comunque per poter soddisfare tutte le tue voglie di cucina hai bisogno di un orto più grande che sia alla tua altezza e magari pure un piccolo trattore per ararlo. la presentazione del tuo capolavoro era ottima, il sapore non saprei, perché l’hai mangiata tutta tu. grazie della pazienza che hai con me nel sopportarmi anche se sono un vecchio bisbetico e petulante.

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    1. Ciao Cosimo! Oh non ti ci vedo proprio “vecchio bisbetico e petulante” cosa dici mai!!!! rispondo subito alla tua curiosità dicendoti che mio figlio studia giapponese da 6 anni e dopo il diploma di quinta superiore quale perito informatico (a settembre inizia la quarta) ha il desiderio di andare in Giappone a studiare. Poi per l’orto ti dirò mi da parecchio da fare così piccino (3mt x 2,5m) tutto bello seminato che non ce la farei uno più grande ! Lavoro dalle 8 alle 17 e quando torno ho la casa da pulire, la cena da preparare, l’orto da guardare, il cane da giocare e marito e figlio da coccolare! A posto così!!!

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      1. e ci credo, sarai una chioccia senza il suo pulcino da strapazzare. ma d’altra parte non si può tarpare le ali ai figli, quando è l’ora devono volare fuori dal nido. anch’io ho un figlio a Bologna e se ci vediamo una volta l’anno è tanto. anche se, essendo lui macchinista di Italo treni viene a Napoli almeno due volte al mese ma in genere arriva a mezzanotte e alle sei di mattina deve ripartire quindi preferisce dormire in albergo lì. ma fortunatamente la figlia femmina con i mie due nipotini abita abbastanza vicino a me.

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