Pepite di pollo, piccole gemme e il puzzle della vita

Sono un pò stanca, priva di idee. Mi sento come la scatola di un puzzle appena aperto: l’immagine sul fronte, davanti a me è regolare e nitida, è un bellissimo quadro, un mondo irreale, troppo inappuntabile ed esemplare per essere vero. All’interno un sacchetto contenente tanti pezzetti, minuscoli e incompiuti, inadeguati come è la vita, spesso a pezzi, piccola, indifesa e assolutamente imperfetta. Sparpaglio sul tavolo questi cartoncini, ognuno di loro, seppur in confusionaria solitudine, ha un compagno, un’anima gemella alla quale attende di essere legato. Ci sono alcuni attorniati da ben altri quattro tasselli, uno per ogni lato, come fossero amori, dolori, gioie e sofferenze, che una volta attaccate, creano un legame indissolubile, inspiegabile e misterioso. Altri puzzle invece sono enigmatici, marginali, solitari e unici nel loro genere. All’inizio qualcosa nasce, spicca il volo, l’euforia prende il sopravvento, le risate e le situazioni accelerano e intensa e trepidante è la scoperta del tassello giusto. Poi giungono momenti lenti, magari bui, tristi, dove lasci che la polvere si impossessi inesorabile dell’incompiuto e magari per mesi, anni, vivi alla giornata, tra alti e bassi, scoprendo un angolo nuovo, un lato mai visto. E un bel giorno arriva quasi il termine del tuo lavoro, non senza fatica, per quella tessera mancante, per quel ritaglio forzato, per quell’incastro non riuscito. Troppo spesso la felicità è una chimera, altri momenti invece ci si sente sereni e appagati. Mangiando oggi, con calma queste piccole gemme di pollo, create dalla mie mani, una ad una, ripenso ai morsi della paura, ai diversi volti della felicità, ai giorni trascorsi e quelli che verranno, come piccoli puzzle ancora tutti da sistemare.

SUGGERIMENTO:
Oramai queste deliziose pepite di pollo sono piuttosto inflazionate, ma come vi dicevo oggi ero davvero priva di idee. Inutile anche dirvi che con queste pepite di pollo, farete impazzire bambini, adulti e anziani! E’ scontato e risaputo. L’unico suggerimento che ho da darvi è quello di utilizzare dell’olio di semi per friggere, e di non lesinare affatto sulla quantità, versarlo in una padella dai bordi alti in modo che le pepite possano galleggiare. Solo così saranno perfettamente dorate!

CURIOSITÀ:
Se volete ottenere dei chicken nuggets simili a quelli dei fast food, la panatura dovrà essere fatta in modo diverso: anzichè utilizzare il pan grattato dovrete mettere l’impasto di pollo a cucchiaiate nella farina, poi passarle nell’uovo sbattuto e poi di nuovo in una miscela di farina e curcuma. Provate, saranno altrettanto sfiziose!

STORIA
I nugget di pollo vennero ideati negli anni cinquanta da Robert C. Baker, un professore di scienza dell’Università di Cornell (Ithaca, New York) che non brevettò la sua invenzione. I nugget di pollo sono stati reputati un cibo ad alto contenuto calorico e non salutare. Nel 2013, l’American Journal of Medicine analizzò la composizione dei nuggets di pollo di due ristoranti di due diverse catene di fast food statunitensi. Secondo lo studio, meno della metà del materiale era composto da muscolo schelettrico, tessuti epiteliali, ossa, tessuti nervosi e connettivi e una grande quantità di grassi. Commercializzati nel 1983, le crocchette erano inizialmente cotte nel grasso di manzo e contenevano pelle di pollo. Successivamente, si decise di sostituire l’olio animale con quello vegetale e di eliminare la pelle durante la lavorazione della carne. (fonte wikipedia)

Ingredienti per circa 50 pepite
1 kg di petto di pollo
150 ml di latte
4 fette di pane carrè senza crosta
un cucchiaino di curcuma (facoltativo)
un cucchiaino di curry (facoltativo)
1 uovo grande
sale
olio extravergine
1 litro olio per friggere (semi di girasole o arachidi)
pangrattato

Spezzettare il pane in una ciotola e versatevi il latte. Lasciare che s’inzuppi quindi mescolare e amalgamare con una forchetta. In un frullatore mettere il pollo tagliato a cubetti, il pane imbevuto, l’uovo, un pizzico di sale, le spezie e frullare fino ad ottenere una consistenza morbida e compatta. Aggiungere anche un filo di olio extravergine mentre frullate. Trasferire il tutto in una ciotola. Con il cucchiaio prelevate una dose di pollo all’incirca grande quanto una noce, e mettetela sul pan grattato. Premere tra le dita la pepita facendo aderire il pangrattato e disporla su di un piano. Non preoccupatevi se non avranno la stessa forma.

Fate scaldare in una friggitrice l’olio di semi vari ad una temperatura di circa 180° e tuffate le pepite poche volta, dopo pochi secondi, con un cucchiaio fatele roteare, galleggeranno e intanto doreranno gonfiandosi. Raccogliete le pepite e poggiatele su carta per fritti, per pochi secondi poi servitele caldissime con salse a piacere o, a mio modesto parere, anche semplici così, sono troppo buone per essere “rovinate” dalle salse!

29 risposte a "Pepite di pollo, piccole gemme e il puzzle della vita"

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  1. Buongiorno Cara Alessia, mah in realtà non sono poi tanto banali come piatto, molti ancora non sanno nemmeno cosa vi è dentro e avere una ricetta semplice e di gusto a portata di mano credici finalmente aiuterà le persone a conosce un pò di più quello che ingurgitano… Per quanto riguarda i momenti di secca beh anche i migliori scrittori hanno avuto il blocco, non si demorde mai… Buona Domenica un abbraccio Nemo&Nancy di NemoInCucina!!!

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    1. Che cari che siete! Avete sempre parole così gentili! Sono emozionata… grazie mille… in effetti ho sempre paura di sbilanciarmi troppo e di risultare al contrario molto antipatica ma… non riesco proprio a mandare giù la non conoscenza.. grazie di cuore e come sempre ciò che si fa con le proprie mani oltre a dare enorme soddisfazione risulta essere sempre il cibo più sano!

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      1. da dove iniziare è semplice prendi i tuoi post in ordine cronologico, scritti e foto e componi il libro così piano piano si noterà anche la crescita professionale. per quanto riguarda la pubblicazione non devi investire nulla, tu devi proporre il libro alle varie case editrici in special modo a quelle che si interessano di cucina e dovrà essere una loro che ti pubblicherà, mentre dalle altre specificherai che se non interessa devono restituire il manoscritto. salutoni.

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  2. Le ho provate e sono veramente buone anche perchè non hanno stagione :calde d’inverno con le patatine ,fredde in estate con una bella insalatona. Per quanto riguarda il suggerimento del tuo affezionato lettore di raccogliere tutti i racconti in un libro ,penso che dovresti prenderlo seriamente in considerazione perchè sono divertenti ,originali e ,quando li leggi ,è come aprire una finestra sulla vita quotidiana di tutti noi .( o quasi).

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