Salsiccia, mele, cipolle rosse e il miracolo del pacchetto vuoto!

Ed ecco che sono arrivate, inesorabili, crudeli, implacabili, le giornate uggiose autunnali. Nel buio della mia stanza, il ticchettio delle gocce sulla persiana si fa insistente, il cielo cupo è entrato fin sul soffitto e si erge pesante sopra di me, quasi a volermi far sentire tutta la sua potenza. La spiacevole sensazione di uscire da sotto il tiepido e confortevole piumino, mi scuote dal torpore e uno sbuffo, lungo e strisciante, riempie la camera. Quand’anche le giornate piovose possano racchiudere, nelle loro interminabili ore, momenti di malinconica serenità, bisognerebbe poter assecondarle, rifugiandosi e accoccolandosi sul divano, con una calda coperta, un buon libro e una tazza di te. Si dà il caso però, che io debba sbrigarmi, per non arrivare tardi in ufficio e, come un rituale quotidiano che mai deve essere interrotto, far fronte anche a tutti gli impegni e le scadenze di oggi. Ma stasera ho l’idea, la golosità, la bramosia di mangiarmi un piattino speciale, sia per la qualità delle materie prime, che piovono sulla mia tavola da chilometro zero, come le mele dell’orto di mia cognata, alle cipolle profumate di Tropea direttamente dalla Calabria, sia per il miracolo che si compie ogni qualvolta porto a casa quel pacchetto preziosissimo, contenente la salsiccia più buona dell’universo del mio negozio del cuore. Un miracolo si, che ne rimanga almeno un pezzetto da cuocere, visto che lestamente, tra una prova e l’altra, un boccone famelico e l’altro, tra figlio, marito, (ma per fortuna il labrador no!), questa delizia magicamente sparisce dal pacchetto, ancorché sia cruda, con il rischio terribile di rimanere tristemente vuoto e non essercene abbastanza per la cena. Ma il miracolo si compie e con quel che ne resta, esce una squisita padellata a testa, da divorare tutta in una sola volta!

LO SAPEVATE CHE:
Luganega e salsiccia… trovate la differenza!
Sono due insaccati molto amati e la loro differenza sta solo nella provenienza e nella forma. La luganega (detta anche luganiga o luganica) è un insaccato freschissimo lungo, stretto e arrotolato “a chiocciola” particolarmente diffuso nel Nord Italia.
La salsiccia è, invece, diffusa in ogni regione d’Italia. La ricetta di preparazione, può variare per città e paese. Per esempio, al Sud Italia, la salsiccia si presenta anche nella sua forma “cunzata”, con formaggio, prezzemolo e pomodoro. In Emilia Romagna, viene preparata con aglio, lambrusco, sale, pepe e diverse spezie. Ogni regione ci mette il proprio ingrediente chiave, dando vita a salsicce diverse per dimensione, forma e sapore.

STORIA: DALLA LUCANIA ARRIVO’ LA LUGANEGA

Lo storico romano Marco Terenzio Varrone accennava alla “lucanica”, ossia a “una carne tritata insaccata in un budello, perché i nostri soldati hanno appreso il modo di prepararla dai Lucani”. Da qui deriverebbe il termine “luganega”, utilizzato nell’Italia settentrionale.
In Lombardia inizia la distinzione tra salsiccia o luganega e salamella. Si distinguono, in particolare, la salamella mantovana, la luganega di Monza, la salsiccia di manzo a Brescia, la salsiccia polesana, (“pezòle” o “luganeghe de tripan”), e infine a Padova, la salsiccia equina.

La salsiccia del SALUMIFICIO GINI:
nulla da fare, questa è la più buona in assoluto! Si inizia col gustarla cruda, sublime il suo sapore delicatissimo e dolce, poi cotta in padella o sulla griglia, è gustosissima, per nulla pesante, senza nessuna spezia che eccede, lascia in bocca un tono speciale e asciutto, E’ eccezionale tolta dal budello e spezzettata nel sugo, fantastica in ogni modo e se seguirete Piattoranocchio, vi farò vedere come utilizzarla in un simpaticissimo e velocissimo piatto!

Ingredienti per 3 persone:

600 gr di salsiccia fresca Salumificio Gini
30 gr di burro
1 cipolla rossa di Tropea
2 mele rosse
1 cucchiaino di zucchero
qualche rametto di rosmarino
pepe nero macinato fresco
olio d’oliva
un bicchierino da liquori di Idromele (o sidro)

Sciogliere una noce di burro in una padella antiaderente a fuoco medio. Unire la cipolla ridotta a fette non troppo sottili e far cuocere per qualche minuto. Tagliare le mele a fettine, aggiungerle alla cipolla e cuocere per circa 10 minuti. Quando saranno leggermente dorate entrambe, spolverizzare lo zucchero e continuare la cottura per qualche minuto. Aggiungere il pepe nero macinato fresco, qualche rametto di rosmarino e tenere da parte. Sistemare le salsicce in una padella antiaderente con un filo d’olio e farle cuocere fino a quando saranno ben dorate, girandole a metà cottura per far dorare entrambi i lati. Alzare la fiamma e sfumare con un bicchierino di idromele (o sidro). Quando i liquidi saranno ben evaporati, servire le salsicce con le mele e le cipolle caramellate.

SUGGERIMENTO:
potete fare delle mini chiocciole e cuocerle arrotolate, poi servirle con le mele e cipolle sopra!

21 risposte a "Salsiccia, mele, cipolle rosse e il miracolo del pacchetto vuoto!"

Add yours

  1. Sono curiosa di provare l’abbinamento di questi tre sapori ,mi intrigano assai .Per quanto riguarda i salumi GINI sono veramente buoni ;io personalmente vado matta per i salamini mignon .Conosci il detto UNA FETTA TIRA L’ALTRA? e finiscono in un battibaleno. Ottimi suggerimenti.

    Piace a 1 persona

  2. Contigo se cumple cuando se dice que la comida entra por los ojos, y es cada receta tuya, es una obra de arte. Y si el aperitivo es la introducción con una excelsa prosa, el cuadro es el elogio al buen gusto. Una receta sencilla, siempre y cuando la prepares tú. Uno tiene que luchar para emular a la artista. Una excelente presentación. Saludos.

    Piace a 1 persona

Lascia un commento

Sito web creato con WordPress.com.

Su ↑