Calzone fatto in casa e i miei giorni di ordinaria follia

Che io non sia una persona del tutto normale è risaputo….
Ma non perché io abitualmente faccia cose strane, o dica parole inappropriate, o non riesca a frenare le espressioni facciali inequivocabili, no, non per queste cose, che sono costanti nella mia vita da quando ho esalato il primo respiro….La non normalità che mi contraddistingue è sicuramente l’insieme delle stranezze nella mia, apparentemente silenziosa e ordinaria, vita. Primo fra tutti la modalità di rilassamento che adotto alla fine di tutte le mie giornate, sedendomi finalmente tranquilla sul divano, per quei dieci immensi, lunghissimi e godibilissimi secondi serali sorseggiando il mio amato caffè. Una deliziosa, calda, profumata tazzina di caffè espresso che verso le 23 mi concilia immensamente il sonno e mi prepara, rilassando ogni muscolo del corpo, ad una notte serena e tranquilla. Al contrario, per rimanere sveglia, vigile e con una serie di palpitazioni e fibrillazioni al cuore, basta bermi un goccino di camomilla o dimenticarmi clamorosamente la mia dose di caffeina giornaliera, bevendola troppo presto nel pomeriggio e non a ridosso del letto e delle coperte. Certamente avrò una notte agitatissima, con occhi sbarrati e continuo rigiro del mio corpo senza capire come mai il pigiama non mi segue minimamente, ritrovandomi fasciata come un insulso ed inconsistente involtino. E se purtroppo disgraziatamente questo succede, il giorno seguente sarà un susseguirsi di irritanti momenti sull’orlo dell’alienazione mentale, con screzi, nervoso a fior di pelle, voglia impulsiva di essere munita di missili terra aria, per spazzare via davanti a me ogni qualsivoglia ostacolo. E proprio stasera, con le mani a scatto automatico, la nebbia offuscata dalla stanchezza della folle giornata, e le idee piuttosto confuse e confusionarie, invece di proporre una pizza fatta in casa a regola d’arte, mi ritrovo a imbottire velocemente e istericamente con tutto quello che mi viene in mente, un calzone ripieno di ordinaria follia!

SUGGERIMENTO:
se non avete tempo di preparare la pasta e farla lievitare, chiedete al fornaio se vi prepara della pasta per pizza lievitata. Basterà stenderla, riempirla e richiuderla. Più veloce di cosi!

IL RIPIENO:
il ripieno del calzone è assolutamente a gusto personale, ma se anche lo riempite internamente con ciò che più vi aggrada, spalmate ugualmente un pò di pomodoro fuori, due pezzetti di mozzarella e una foglia di basilico, nel cuocere e gonfiarsi, coloreranno il vostro calzone allegramente.

Ingredienti per un CALZONE ALLA MONTANARA:
un panetto di pasta per pizza pronta da circa 100 gr
3 cucchiai di passata di pomodoro densa
2 bocconcini di mozzarella di bufala
2 fette di speck
3 piccoli funghi porcini
1 foglia di basilico
qualche pezzetto di formaggio casera o similare
prezzemolo fresco
olio extravergine

Stendere la pasta in un disco abbastanza sottile, insistete nel centro tralasciando i bordi che possono rimanere più gonfi. Spalmare due cucchiai di passata di pomodoro densa e già saporita nel centro. Aggiungere i funghi porcini precedentemente passati in padella con un filo di olio extravergine, sale e prezzemolo. Tagliare a dadini il formaggio e distribuirlo, pepare, chiudere il calzone a metà schiacciando un pò i bordi e rimboccare la pasta. Spennellare di olio la parte superiore del calzone, spalmare l’ultimo cucchiaio di passata di pomodoro, tagliare le mozzarelline in due e distribuire qua e la, aggiungere la fetta di basilico e infornare a 250 ° per almeno 10 minuti, anche 15 minuti, dovete vedere la pasta ben cotta e croccante. Togliere dal forno, mettere due fette di speck sulla superficie calda e aspettare un paio di minuti prima di servire.

18 risposte a "Calzone fatto in casa e i miei giorni di ordinaria follia"

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      1. Ahah, fantastico! 😀
        Per me che non bevo caffé da anni, poi… io vado avanti ad orzo e thè nero 🙂
        Basta una tazzina di caffé, anche ben diluita con latte, per farmi saltellare agitata per giorni…!

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  1. Por mucho tiempo tuve la peregrina idea que el calzone era una pizza Tu creación sobrepasan los deleites de la buena mesa italiana. Pero además te quisiera pedir un favor: Tu reflexión en el sofá contienen mucho de poesía. Hay frases que llenan versos de un sentir poético digno de leerse. Por eso quisiera tomar tu texto y convertirlo, adecuarlo a un poema para publicarlo en mi blog reconociendo tu autoría. Disculpa mi atrevimiento pero me pareció fantástico y no pude resistir pedirte este favor. De todos formas sino lo consideras así, no he dicho nada. Gracias por permitir leerte.

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