Croccante fatto in casa, il topolino lesto e la fatina felice

Diversi giorni fa, ad ogni mio risveglio, le orecchie erano piene zeppe di acqua, quella stessa che da giorni, cadeva incessantemente e che da settimane non la smetteva di tormentarmi. L’umidità mi era salita fin all’orlo della gola, la muffa pitturava i muri creando ombre e dissolvenze, come giganteschi affreschi, in fondo delle vere opere d’arte. I pesci rossi si erano trasferiti, dallo stagno in giardino, fin nel mio bagno, provando l’ebrezza di risalire la corrente come i salmoni. Io sono talmente zuppa e infastidita che stanotte mi è parso di dormire su di un materasso d’acqua, in una grotta umidiccia e gocciolante. Mentre mi trattengo dal piangere, per non far salire ancor più il livello dell’acqua sul pavimento, un flebile e quasi mistico raggio di sole, inizia a far capolino tra le nuvole nerastre e minacciose. Da lì a poco, chi mai l’avrebbe detto, sia per il giorno di Natale che quello di Santo Stefano, un cielo azzurro e una luce accecante, irrompono incredibilmente, abbracciando tutto il mondo fuori a grandi passi. Pare primavera, fa persino caldo, posso uscire in maglietta a distribuire le briciole ai miei amici volatili e sognante, posso osservare il grigiore scomparire e la gioia mi pervade e mi stuzzica! Mi salta in mente un dolce natalizio, di tradizione persa nella notte dei tempi, che il solo profumo ricorda le feste e il dolce sapore accende sorrisi. Peccato spegnerli subito dopo, quando al cadere del primo dentino, gli unici a fregarsi ben bene le mani, saranno un topolino lesto lesto e una fatina felice felice.

SUGGERIMENTO:
Un buon croccante non deve contenere una quantità eccessiva di zucchero e la frutta secca dev’essere di elevata qualità. La proporzione 1:1 tra frutta secca e mandorle è quella riportata dall’Artusi. Può risultare gradevole consumarlo caldo, specialmente nelle fredde giornate invernali ma, se è stato realizzato con criterio, si manterrà friabile e gustoso anche freddo.

CURIOSITÀ’:
La Fatina dei denti è una creatura del folklore popolare occidentale. Si dice ai bimbi piccoli dell’esistenza di questa fatina e se il bambino, quando perde un dente, lo nasconde sotto il cuscino, il mattino dopo al suo risveglio, troverà al suo posto un soldino. Creatura equivalente in altre tradizioni è il Topolino dei denti da latte. Per ricevere il soldino i bambini devono nascondere il dentino che hanno perso sotto il cuscino, in un buco nel muro, nel pavimento, sotto una mattonella, sotto la gamba di un tavolo.

STORIA:
Il croccante è citato su un testo spagnolo della seconda metà del quattrocento, ciò potrebbe indurre a pensare che la sua nascita sia avvenuta proprio in Spagna. Molti però sostengono che questo tipico dolce abbia origini italiane, nato intorno al ‘200 nel Sud d’Italia come derivazione di un tipico dolce arabo, fatto a base di mandorle, miele, zucchero e spezie

CROCCANTE ALLE MANDORLE
Ingredienti per circa 8 porzioni:
200 gr di mandorle con la pelle
200 gr di zucchero di canna
un cucchiaino di succo di limone
un cucchiaino di miele chiaro

Accendere il forno a 180 gradi ed infornare le mandorle con la pelle per cinque minuti. Non devono cuocere ma solo dorare. Versare lo zucchero in un padellino antiaderente col fondo spesso ed unire il succo di limone. Far sciogliere lo zucchero a fiamma bassa, fino ad ottenere un composto dal colore ambrato. Aggiungere anche il cucchiaino di miele. Versare le mandorle ancora calde nel caramello e mescolare molto bene. Foderare uno stampo rettangolare con carta di forno un poco unto di olio e livellare bene in modo che non ci siano mandorle sovrapposte. Far raffreddare e rapprendere il composto in luogo fresco. Una volta pronto e ben duro, spostare su di un tagliere e con un coltello affilato tagliare a quadrotti o losanghe.

CROCCANTE ALLE NOCCIOLE:
200 gr di nocciole già tostate
200 gr di zucchero di canna
2 cucchiai di acqua

Versare lo zucchero in un padellino antiaderente col fondo spesso ed unire l’acqua. Far sciogliere lo zucchero a fiamma bassa, fino ad ottenere un composto dal colore ambrato. Versare le nocciole nel caramello e mescolare molto bene. Foderare uno stampo quadrato o rettangolare con carta di forno unta con l’olio e livellare bene in modo che non ci siano nocciole sovrapposte. Far raffreddare e rapprendere il composto in luogo fresco. Una volta pronto e ben duro, spostare su di un tagliere e con un coltello affilato tagliare a quadrotti o losanghe

CONSERVAZIONE:
Per conservare il croccante non mettetelo in frigorifero, perché il caramello teme l’umidità: perde croccantezza e diventa appiccicoso. Tenetelo in dispensa o in un luogo fresco e asciutto. Il croccante si conserva a lungo, anche un mese, in vasi di vetro, se i pezzi sono piccoli, oppure in scatole di latta foderate con carta da forno

27 risposte a "Croccante fatto in casa, il topolino lesto e la fatina felice"

Add yours

  1. Ciao, Alesia
    During this festive season of giving, let us take time to slow down and enjoy the simple things. May this wonderful time of the year touch your heart in a special way. Wishing you much happiness not just today, but throughout the New Year!!

    Takashi

    Piace a 1 persona

  2. ありがとう!!
    私はもう元気です。
    心配をかけてしまったこと、お詫びいたします。
    今年は私にとって決して忘れることの出来ない一年でした。
    でも、Alesiaと会うことが出来、Stefano君、パパにも会うことが出来たことが何よりの幸福でした。
    残り少ない本年をゆっくり楽しみながら来年はさらに良い年を迎えましょう。
    来年が、あなた達、家族に多くの幸せがあることを、この日本から心より祈っています。
    来年もよろしくね!!

    Piace a 1 persona

      1. Alesia! ! Ciò che adoro sono gli dei giapponesi e lo shintoismo. Mille Grazie!

        Alesia! ! 私が信仰するものは日本の神々であり神道です。
        本当にありがとう。

                          貴士

        Piace a 1 persona

Lascia un commento

Sito web creato con WordPress.com.

Su ↑