Stelle filanti da mangiare… ma dove sono?

Non mi piace il carnevale. A dirla tutta proprio non sopporto questa festa. Sono selvatica, un pò solitaria. Ho sempre visto il carnevale come una sorta di gigantesca finzione architettata apposta per sfuggire dalla realtà, che da adito a scherzi incomprensibili e sciocchi, sotto la protezione di una finta legalità momentanea. A carnevale ogni scherzo vale, e questo mi ha sempre fatto imbestialire. Così come non vedo la necessità di trasformare la mia persona in una strega cattiva, in Biancaneve, in Arlecchino, in clown o in qualsivoglia personaggio della fantasia, solo per dimostrare al mondo che anche io, in quello specifico giorno possa in qualche modo diventare qualcuno o qualcosa che normalmente non sono. Se però giro il mio pensiero di questa festa in chiave cristiana, allora immagino un momento di svago, un giorno nel quale l’espressione della gioia, del divertimento sano e dell’allegria, trovano vero sfogo prima di ritornare al rigore asciutto, riflessivo e potente della quaresima. Come un giorno che concentri vizi e eccessi, intrinsechi nell’essere umano, per farli esplodere e poi distruggerli tutti insieme e potersene liberare per il resto dell’anno. Il mio carnevale quindi non ha bisogno di essere visto da altri, lo gestisco tra le mura di casa, nascondendo uno scherzo visivo, giocando con i colori, travestendo queste mie stelle filanti e questi coriandoli colorati in qualcosa che non sono, ma che tra poco spariranno, come per magia, direttamente in bocca!

SUGGERIMENTO:
per una festicciola coi bambini sicuramente queste stelle filanti faranno successo! Sono fatte in casa con farina, burro, zucchero e uova. I coloranti sono alimentari, scegliete quelli che più si addicono alle vostre esigenze ma se siete bravissime potete anche utilizzare ingredienti naturali quali: barbabietola per il rosso, spinaci o alga spirulina per il verde, curcuma o zafferano per il giallo. Ricordate però che potrebbe risentirne il sapore! Solo non aggiungete la grappa se sono riservate ai bambini.

EVVIVA LA SINCERITA’
posso dire in tutta sincerità che queste stelle filanti di pasta frolla non sono niente di così speciale. O meglio, sono bellissime da vedere, visivamente fantastiche, ma dopo averne mangiate due o tre… non viene voglia di mangiarne altre, almeno per me. Il gusto è tutto uguale, e i coloranti alimentari (per fortuna) sono insapori. E’ come mangiare dei biscotti di frolla semplicissimi. L’ho voluto dire perché a volte l’apparenza inganna, visto che siamo anche in tema!

IL TEMPO:
qui devo ammetterlo, ci vuole tantissimo tempo per prepararle. Non posso dire che siano difficili, ma il tempo per preparare la pasta, dividerla e amalgamare i colori (il momento più lungo ed impegnativo è questo) e poi tirare le sfoglie e poi tagliare le strisce e fare i coriandoli. Avvolgere le strisce negli stampi… incredibile il tempo che ci ho messo avendo solo 6 stampi… bisognava averne almeno 20! Ecco quindi, sappiatelo. Ci vuole tantissimo tempo!

IL CARNEVALE
In gran parte d’Italia l’inizio del periodo carnevalesco è tradizionalmente fissato il giorno successivo all’Epifania. Tradizionalmente nei paesi cattolici, il Carnevale aveva inizio con la domenica di settuagesima (la prima delle nove che precedevano la Settimana Santa secondo il calendario gregoriano) Il momento culminante si ha dal giovedì grasso fino al martedì, ultimo giorno di carnevale . Papa Benedetto XVI ha rimarcato che per i cattolici il Carnevale ha direttamente a che fare con il sentimento di “umanità” cristiana in quanto tale festa è “espressione di gioia”

STORIA DEL CARNEVALE
I caratteri della celebrazione del carnevale hanno origini in festività molto antiche. Durante le feste dionisiache e saturnali si realizzava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell’ordine, allo scherzo e anche alla dissolutezza. Da un punto di vista storico e religioso il carnevale rappresentò, dunque, un periodo di festa ma soprattutto di rinnovamento simbolico, durante il quale il caos sostituiva l’ordine costituito, che però una volta esaurito il periodo festivo, riemergeva nuovo o rinnovato e garantito per un ciclo valido fino all’inizio del carnevale seguente.

INGREDIENTI:

400 gr di farina 00
100 gr di zucchero
2 uova + 1 tuorlo
50 gr di burro
un pizzico di sale
3 cucchiai di grappa
coloranti alimentari

In una ciotola versare la farina con lo zucchero e il pizzico di sale, mescolare bene. Unire le uova, il burro morbido tagliato a fiocchetti, e la grappa. Mescolare bene, fino ad ottenere un composto sbriciolato. Versarlo su di una spianatoia e lavorarlo con le mani ottenendo una palla omogenea e soda. Dividere l’impasto in tanti pezzi quanti colori avete scelto. Io ne ho decisi 8. Mettere i guanti monouso e iniziare pazientemente a colorare tutti gli impasti iniziando da quello col colore più tenue. Lascia riposare i panetti almeno 30 minuti.

Posizionare la macchina per la pasta, o sfogliatrice (io ho Imperia a manovella) e sempre iniziando dal composto più chiaro, preparare le sfoglie alla tacca n. 4 non troppo sottili perché si romperebbero. Stendetele su di un piano di legno o marmo leggermente infarinato.

Rifinire con un coltello affilato tutte le sfoglie tenendo separati a parte gli scarti e tagliare le sfoglie in tante strisce di circa 1cm l’una.

Stendere il resto della pasta colorata con un mattarello e con un formina piccola tonda ricavare tanti coriandoli. Si possono usare anche formine di altre forme: cuori, quadrati, fiori. Accendere il forno a 180°. Imburrare (basterà solo la prima volta) gli stampi per i cannoli e avvolgere a spirale le strisce colorate. Cuocere le stelle filanti insieme ai coriandoli per 10 minuti al massimo. appena sfornati, dopo pochi minuti sfilare con cura gli stampi.
Se vi piace potete spolverizzare di zucchero al velo

16 risposte a "Stelle filanti da mangiare… ma dove sono?"

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    1. Oggi per me è domenica… sono felicissima che non passano i carri davanti casa mia perché poi ci mettevo un mese a pulire tutto lo scempio che mi lasciavano e S.Valentino lo festeggio 364 giorni l’anno tranne assolutamente il 14 febb…
      Sono abbastanza strana per poterti avere sempre come follower oppure ora mi abbandonerai ?? ☹️🥺😳

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  1. Peccato che abbiano tutti lo stesso sapore, a vederli mettono un’allegria fenomenale! Certo i coloranti naturali aiuterebbero in questo però bisognerebbe studiare mooolto bene come utilizzarli, per non rendere i biscotti TROPPO strani!
    Magari a scartabellare tra le ricette di qualche pasticcere di quelli super si trova che ingrediente abbinare, che so, alla barbabietola per usarla in un impasto da dolce… è un pensiero buttato lì a casaccio eh, non mi ci voglio proprio imbarcare in questa lunga faccenda! 😂

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    1. Anna ciao!! Eh già! Ti confesso che ci avevo pensato … sia di cercare come rendere appetibili e dolci i coloranti naturali sia di provare ugualmente ma… mi son detta già è una ricetta lunghissima se poi mi metto pure a comperare tutti gli ingredienti naturali mi costa una follia. Sarebbe da fare se si ha intenzione di farne grandi quantità!! O magari chi ha bambini piccoli che giocano pure a fare i cuochi…
      hai lanciato un’idea qualcuna perché no ci proverà!
      Grazie mille 😊

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      1. Ah caspita dici che è la prerogativa di chi adora la montagna? Io non potrei vivere senza le mie camminare in solitaria (marito e figlio ci sono sempre). In silenzio, tassativo silenzio (sai quanto odio le comitive di più famiglie chiacchierone con urla e chiasso sui sentieri o nei boschi 😡😡 le multerei )… possibilmente in zone con poca gente verso mete lontane (così trovo davvero davvero poca gente) … 🤦🏼‍♀️

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