Pollo kara-age, から揚げ poteva mancare in casa di Stefano-san?

No
impossibile!
Ad una ad una tutte le specialità giapponesi, a partire da 9 anni fa, fino ad oggi, sono passate dalla mia cucina. Non ce ne facciamo mancare una. Dobbiamo ben farci la bocca su tutti i sapori che incontrerà Stefano-san quando volerà dall’altra parte del mondo a studiare! Non potrà certo essere impreparato!

  いただきます!    BUON APPETITO!

In realtà karaage è il nome della tecnica di cottura che può essere utilizzata anche per preparare bocconcini di pesce o verdura. La tecnica del karaage prevede che gli ingredienti siano prima marinati e poi panati con farina o fecola e poi fritti. La versione con il pollo si chiama precisamente tori no karaage ed è perfetta quando il bocconcino resta morbido e succoso all’interno e croccante all’esterno. Per questa va usata la carne di pollo giusta, ossia le sovracosce.

TORI NO KARA-AGE , CHE COS’E’?
Il pollo kara-age è uno dei grandi classici della cucina giapponese. Si tratta di pollo fritto, normalmente venduto negli Izakayas tipici locali giapponesi in cui si servono bevande accompagnate da cibo oppure nei konbini, una sorta di supermercati che si trovano letteralmente a tutti gli angoli delle strade delle grandi città, ma anche in maniera più diffusa nei villaggi ed in zone rurali. Si preparano anche con spezie come curry, pepe nero o semplicemente all’aglio.

POLLO KARAAGE NEI BENTO:
I Bento sono le nostre classiche schiscette o per intenderci i pranzi al sacco. Sono diventati di moda ora tutti quei contenitori ad incastro, che si chiudono uno sopra l’altro per portarsi il cibo in ufficio. In Giappone, col termine bentō si intende il pranzo preconfezionato, solitamente consumato nella pausa pranzo e la scatola da bentō è dotata di divisori interni atti a separare cibi differenti e viene avvolta in un pezzo di carta, di tessuto o in borse speciali insieme alle bacchette. Viene sempre confezionato in modo da creare un pacchettino esteticamente gradevole, studiando le combinazioni di colore dei cibi e la maniera di porli, coordinando bentō, bastoncini, cibo, tovaglietta

ORIGINE DEL POLLO KARAAGE
Dopo la Seconda Guerra Mondiale c’era scarsità in Giappone per tutto, anche per il cibo, ma dopo una grande riforma dello Stato, sono stati introdotti nuovi metodi, come l’allevamento industriale, necessari ad alimentare una grande popolazione con pochi soldi. Il pollo è stato favorito perché era già popolare nella cucina familiare e perché lo si usava in molte ricette. Il metodo di frittura esisteva fin dal periodo Edo (1603-1868), dove la tempura era già di moda.

SPECIALITÀ REGIONALI
In Giappone, esistono differenze regionali nella cucina. Viaggiando attraverso l’arcipelago, scoprirete i diversi gusti, a seconda che siate a Nagano ( sanzoku yaki ), Hokkaido ( zangi ), Imabari ( sen zangi ), Niigata ( età hanba , semi di pollo), Seki, Gifu ( seki kara –  i cui pezzi sono neri perché sono mescolati con le alghe).

Ingredienti:
300 g di sovracosce di pollo possibilmente disossate
15 g di salsa di soia
15 g di sake
15 g di Mirin
2 cucchiai di semi di sesamo
un cucchiaio di zucchero semolato
1 uovo
sale e pepe
5 g di olio di semi di sesamo
1g di zenzero grattugiato
50 g di fecola di patate
olio di semi per friggere


Togliere la pelle dalle sovracosce. Tagliare e incidere lungo l’osso con un coltello affilato, sfilare l’osso delicatamente. Tagliare prima a metà poi ancora a metà se necessario in base alla grandezza delle sovreacosce per ottenere dei bocconi grandi all’incirca come un uovo. In una ciotola riunire i pezzi, irrorare con Mirin, salsa di soia, sakè, lo zucchero semolato, lo zenzero grattugiato, sale e pepe, olio di semi di sesamo e i semi di sesamo. Rompere un uovo e miscelare molto bene finchè il tutto sarà amalgamato.

Coprire con pellicola trasparente ed attendere almeno un’ora. Preparare l’olio bollente in una padella capiente o nella friggitrice (io ho utilizzato quella a pozzetto, molto pratica evitando schizzi). Aggiungere nella ciotola del pollo, così com’è, tutta la fecola e mescolare bene. Non importa se il pollo non si infarinerà, la fecola a contatto con i liquidi formerà una sorta di pastella. Prelevare con un cucchiaio ogni singolo pezzo di pollo con la pastella e tuffarlo nell’olio caldo, pochi pezzi alla volta, girando in modo che non si attacchino fra loro. Servire caldi!

8 risposte a "Pollo kara-age, から揚げ poteva mancare in casa di Stefano-san?"

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