Linguine ai ricci di mare e scampi, quando il mare chiama

Una giornata iniziata come una tela bianca, un foglio senza alcun segno, pronta per essere scritta, per essere vissuta. Mi abbandono serena nel tepore della mattina, sollevando quel lembo di lenzuolo sceso troppo giù, inspirando piano il profumo di bucato e l’aria fresca che entra con piccole folate, dalla finestra sempre aperta. Ascolto il ritmo del tempo e cerco di indovinare che cielo mi attende dietro queste persiane, intravvedo un pallido sole, che subito sparisce, scorgo le ombre delle foglie danzare e immagino. Qualche giorno fa, curiosando tra le righe di un esclusivo shop online, mi sono imbattuta in due ingredienti che mi hanno subito elettrizzata, colpita e incuriosita. Non ho potuto resistere al loro richiamo, pareva fosse il mare stesso che mi invitava e così ho deciso di scrivere sulla carta bianca di questa giornata, una ricetta che sa di acqua di mare, di onde spumeggianti, di salsedine e di sole. L’aroma sprigionato all’apertura della scatoletta, mi ha catapultata sugli scogli, con le mani inzuppate di alghe bagnate, e più annusavo, più le mie labbra si appiccicavano alla roccia e pareva quasi di berne a sorsi. Che meraviglioso sapore questa pasta! Da rifare cento, mille volte!

SUGGERIMENTO:
la polpa di riccio di mare non è semplice da trovare. La sua qualità deve essere eccellente, diffidate quindi di imitazioni o surrogati. Va scaldata pochissimo, vi consiglio vivamente di allontanare la padella dal fuoco e aggiungere la polpa alla pasta, solo alla fine, poco prima di servire.

TUTTO IL SAPORE DEL MARE
La polpa di riccio è una vera leccornia, ricercata dagli intenditori per il suo sapore unico e per la delicatezza del sapore del mare è davvero un cibo prelibato, molto apprezzata per creare degli antipasti particolari o semplicemente per condire la pasta. Il profumo e l’intensità del sapore di mare, trovano in questa polpa tutta la loro forza e la loro migliore espressione. ll riccio – Paracentrotus lividus – è un frutto di mare tipico del Mediterraneo, caratterizzato dalle lunghe spine; presente anche in acque molto basse, lo si trova sugli scogli o nelle praterie di posidonia, l’alga di cui si nutre e di cui sfrutta l’ombra. Una volta aperto, il riccio di mare svela 5 gonadi di colore rosso o arancio che costituiscono la gustosissima polpa.

POLPA DI RICCIO DI MARE AGROMAR
Autentico stendardo ed emblema di Agromar, la polpa di riccio è ricavata dalle uova di riccio, raccolte sulle scogliere e sui fondali ed estratte manualmente, accuratamente e confezionate come si trovano nel guscio. La sua elaborazione completamente artigianale ci permette di godere di un umami marino selvaggio, vergine e brusco come le nostre coste. La storia dell’azienda risale al 1948, quando Armando Barrio Mata, da Gijón, ebbe l’originale idea di confezionare le uova di riccio di mare molto abbondanti sulla costa e nelle spiagge asturiane. Nel 1968 depose finalmente il marchio CONSERVAS AGROMAR, oggi conosciuto come azienda giovane e innovativa.

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Ingredienti per 3 persone:
350 gr di linguine
120 gr di polpa di riccio di mare
1 limone non trattato
1 mazzetto di prezzemolo
un cucchiaio di pan grattato grosso
olio extra vergine di oliva

Mettere a bollire dell’acqua leggermente salata in una capiente pentola. Calare la pasta intera appena raggiunto il bollore. Nel frattempo, in una padella antiaderente, scaldare dell’abbondante olio extra vergine di oliva, con lo spicchio d’aglio e una manciata di prezzemolo tritato grossolanamente. Lavare ed asciugare il limone, tagliare dei pezzi di buccia e aggiungerle nell’olio caldo. Lasciar insaporire molto bene.

In una altra padellina, scaldare un cucchiaio di olio con il pan grattato e tutto il succo del limone. Quando la pasta è pronta, aggiungerla nella padella con aglio, prezzemolo e buccia di limone, mantecarla molto bene, togliere l’aglio e le bucce e aggiungere tutto il prezzemolo tritato. Spegnere e aggiungere subito la polpa di riccio di mare, allontanando la padella dal fuoco. Servire caldissime spolverizzando di pan grattato al limone.

13 risposte a "Linguine ai ricci di mare e scampi, quando il mare chiama"

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