Rotolo al caffè e mi raggomitolo come un gomitolo.

Nero, ho deciso. Mi piace il nero, in fondo i vestiti neri sono eleganti, anche le camicette nere, i pantaloni neri poi non ne parliamo, quindi di che colore compero la lana? Nera certo. Non perdo neanche tempo, entro, prendo la lana nera, pago ed esco. Piove a dirotto ed i tergicristalli della macchina vanno a mille, sono impaziente di arrivare al negozietto della lana per recuperare quel gomitolo, nero ovviamente, perchè cosi ho deciso. Parcheggio veloce e incastrandomi tra l’ombrello nero, al quale manca inesorabilmente una bacchetta e si apre con difficoltà sghimbescio e inutile, la borsa, la portiera e le chiavi in bocca, cercando di chiudere la macchina pigiando il tasto con la lingua, finalmente riesco ad entrare nel negozio: subito mi ritrovo di fronte scaffali ordinatamente in fila, sui quali una miriade di gomitoli dai colori infiniti, di tinte di ogni genere e disposti perfettamente per tipologia e scala di colore, creano una meravigliosa tavolozza variopinta. Rimango a bocca aperta. Chiedo cortesemente “quel” tipo di lana particolare e di color nero, ovviamente, e vengo diretta verso uno scaffale. Ho in mano il gomitolo nero tanto sognato ma… i colori sono davvero belli, sono rapita da questo arcobaleno lanoso e poco dopo, alla cassa, gongolante e felice, stringo in mano 7 gomitoli GRIGI, un tono di grigio stupendo, un grigio scuro e caldo, un grigio avvolgente e morbido. Saluto il gomitolo nero lasciato sul banco ed esco. Una volta a casa, felice e raggiante per la scelta, immagino il più bel cappello grigio e la più bella sciarpa grigia del mondo, e senza rendermene conto, già tre fette del mio dolce al caffè, sono rotolate giù nella mia pancia, mentre sogno, raggomitolata su me stessa, e stringo forte tra le mie braccia, stupendi e morbidi gomitoli di lana grigia.

SUGGERIMENTO:
la crema all’interno è volutamente morbida e scioglievole. Se non vi piace questa consistenza utilizzate della colla di pesce (fogli di gelatina) per renderla più solida. Ho deciso di lasciarla così perché il pan di spagna è piuttosto asciutto e secondo me, la crema liscia e morbida, si amalgama alla perfezione. Sono gusti, perciò regolatevi voi !

La ricetta che ho seguito passo passo, purtroppo, visivamente era ben diversa. La crema di mascarpone all’interno era, dalla foto, molto compatta, mentre la mia, piuttosto sciolta. Il sapore non ne ha certo risentito, è davvero molto buono, e un utile trucchetto sicuramente è quello di lasciare il dolce in frigo per tutta la notte in modo che la crema sia ben fredda. Ad ogni modo, senza l’aggiunta di un addensante, pochi minuti dopo aver tagliato la fetta, certamente vi ritroverete, come nella mia foto, una crema semi liquida.

Ingredienti:
60 gr di farina 00
50 gr di cacao amaro
80 gr di zucchero semolato
1 bustina di vanillina
4 uova
mandorle a lamelle
250 gr di mascarpone
200 gr di panna liquida
4 cucchiai di caffè liofilizzato
1 bicchierino di latte
2 cucchiai di zucchero semolato

In una terrina sgusciare le uova dividendo i tuorli dagli albumi, aggiungere ai tuorli lo zucchero, la vanillina e montare con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto spumoso. Montare a neve ben ferma gli albumi.

In una altra ciotola, miscelare la farina con il cacao amaro, aggiungere i tuorli e amalgamare molto bene. Versare anche gli albumi montati a neve cercando di non smontarli, con movimenti dal basso all’alto. Quando tutto è bene miscelato
versare il composto sulla placca del forno foderata con carta da forno, livellare bene con una spatolina e cuocere in forno ventilato preriscaldato a 180° per 6 massimo 10 minuti.

Sfornare, togliere il rotolo dalla placca e rovesciare su di un canovaccio umido, arrotolarlo bene lasciando la carta da forno e lasciarlo raffreddare.

Nel frattempo preparare la crema al caffè: in una terrina montare con le fruste elettriche la panna ben fredda di frigo, aggiungere il mascarpone, lo zucchero semolato, il caffè liofilizzato sciolto nel latte e mescolare il tutto. Per ottenere una crema molto più compatta, sciogliere 2/3 fogli di gelatina nel latte e caffè. Riprendere la pasta e srotolare delicatamente, cospargerla di crema e mandorle a lamelle precedentemente tostate in un padellino antiaderente. Arrotolare con calma, la crema uscirà sicuramente quindi non preoccupatevi, è normale, soprattutto se la lascerete semi liquida come la mia. Chiudete bene il rotolo in carta da forno o pellicola e riponetelo in frigo per almeno una notte.

Bellissima la lana che ho scelto !!

NEGOZIO MAFIL DI BEREGAZZO COMO Via Guglielmo Marconi, 31

18 risposte a "Rotolo al caffè e mi raggomitolo come un gomitolo."

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  1. Bellissimo colore, il grigio, uno dei miei preferiti; declinabile ed adattabile e mai noioso, neppure nel paesaggio urbano.
    E del tuo rotolo non parliamo, mi fa venire una gola! Meno male che l’altroieri ho preparato un ciambellone con pere e mele piuttosto riuscito, con soddisfazione di entrambi e persino della casa che era inebriata di profumo (il profumo della stevia, caramelloso!), così non patisco troppo 😉
    Buon sabato, buona domenica e un abbraccione ^_________________^

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  2. Alessia, I also think black is the most elegant of colors. Unfortunately, my husband calls me Morticia, queen of the damned for wearing so much of it. Yarn shops are so beautiful that sometimes I toy with the idea of knitting but so far haven’t succumbed to the urge. The urge I will succumb to is making your delicious coffee cake.

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  3. Guardando le foto del negozio si ha l’impressione di camminare su di un prato ricoperto da una miriade di fiori variopinti ma , spostando lo sguardo sulle foto del dolce, senti le papille gustative andare in visibilio. Buona domenica.

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