Farinata di ceci, il mare, i nonni e non mi piaceva!

Si cresce, si matura, si cambiano i gusti. Difficile bimba capricciosina ero io con il cibo, eh già e ne sa qualcosa la mamma…e i nonni d’estate ad inventarsi manicaretti per farmi mangiare. La mamma era più: o mangi sta minestra o salti dalla finestra….con ciabatta al seguito. E faceva bene, soprattutto a farmi riscaldare venti volte la minestra finché la mangiavo per forza. I nonni invece, vedendomi solo tre mesi d’estate e rimpinzandomi di focaccia, pesce fresco, pasta al pesto, riuscivano a viziarmi, giusto per far venire un po di nervoso alla povera mammina. La farinata ligure pero quella no, non la mangiavo….Ora che sono cresciuta, un pochino, (di 45 anni)..sono maturata, e ho invertito la tendenza. Ora è meglio togliermi il piatto di qualsiasi cibo, dal davanti….altrimenti mangio pure quello. E la farinata me la faccio in casa….ecco. bambina capricciosa!

Suggerimento: se il fondo della farinata vi sembra poco cotto, con l’aiuto di un piatto mettetela in una padella antiaderente del diametro 28 e passatela 2 o 3 minuti sul fornello.

Secondo una leggenda l’origine della farinata risale al 1284. Si dice che in seguito a una violenta tempesta si rovesciarono barili di olio e sacchi di ceci, creando un miscuglio assieme all’acqua salata del mare. Vista la scarsità di provviste vennero consegnate ai marinai ciotole con questo intruglio recuperato in qualche modo. All’apparenza nauseabondo venne rifiutato dalla maggioranza, che lo abbandonò sotto il sole cocente. Ed è proprio questo caldo che trasformò l’intruglio in una sorta di frittella, che piacque molto ai marinai.

(Tratto dal sito molinoparri.com)

150 gr farina di ceci

400 ml di acqua tiepida

40 ml di olio extravergine

Mezzo cucchiaino di sale

Aghi di rosmarino

Versare in una ciotola la farina, incorporare l’acqua e mescolare bene con una frusta. Togliere tutta la schiuma formatasi poi coprire la ciotola e lasciarla così per 4 ore.

Trascorso il tempo, scoprire, mescolare molto bene, togliere ancora eventuale schiuma, aggiungere olio e sale e mescolare.

Versare in una ciotola di alluminio o terracotta del diametro 28 cm, spolverizzare di aghi di rosmarino, meglio se tritati grossolanamente. Infornare in forno statico già caldo a 250 gradi per 12 minuti nella parte più bassa. Poi abbassare la temperatura a 200 gradi per 15 minuti spostando la teglia nella parte di mezzo del forno. Sfornare e mangiare la farinata tiepida.

9 pensieri riguardo “Farinata di ceci, il mare, i nonni e non mi piaceva!

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  1. Questa è la versione al forno della ” panissa ” direi ottima . Per quanto riguarda la minestra ora i bambini sarebbero dallo psichiatra perchè traumatizzati invece tu , a quanto pare , sei cresciuta bene senza traumi e senza saltare dalla finestra . Buona settimana .

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  2. Bello l’aneddoto della mamma che riscaldava la minestra finché non la mangiavi . Idem mia madre. La benedico per questo. I nonni hanno fatto i nonni…non li si può biasimare. Buona giornata e grazie per la ricetta 😋😋😋

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