Rotolini di pancarrè che vogliono diventare sushi

La casa è già addobbata a festa, poche luci alimentate a pila raccontano di un Natale austero, sottotono, per solidarietà da un lato, per mero risparmio dall'altra, o forse per sottolineare la semplicità che non ama mettersi in mostra, e accendere invece la grandezza di ciò che ci prepariamo a festeggiare. I miei vecchi addobbi... Continue Reading →

Tiramisù di panettone, e qui mica si scherza!

Non sto scherzando affatto, anzi sono molto, molto seria. Ultimamente assaporo queste giornate domenicali completamente, le vivo con una serenità e una spensieratezza incredibili. Mi sono resa conto che non mi manca proprio nulla, le uscite programmate mi stavano davvero troppo strette, non mi manca la gente, non mi manca per nulla quella finta vita... Continue Reading →

Torta di formaggio e noci e i 7 peccati casalinghi!

State già pensando al Natale? Ecco un’idea immancabile

TORTA DI GORGONZOLA E MASCARPONE

PIATTORANOCCHIO

“Che peccato!”… mi dico costernata e avvilita da diverso tempo.
Osservo silenziosamente il migrare dei giorni, e senza fiato alcuno, rimango disarmata davanti a tutto il marasma nella mia mente, che si camuffa sotto forma di incessanti doveri casalinghi. E’ un peccato accanirsi con ira, contro la polvere che mi vuole così bene e non mi abbandona mai nemmeno nei momenti difficili; è un peccato, dall’alto della mia superbia(solo perché dispongo di un’aspirapolvere potentissima), catturare e intrappolare quei poveri peli di cane inermi sul pavimento, che tutti insieme, formano il fratello del labrador che non c’è. Ed è un peccato abbandonarsi insofferenti e assonati con accidia sul divano… alle 23, con quell’idea di tedio e neghittosità tipica di chi è subissato dalla mancanza di forze; peccato è, dover cucinare con quattro fuochi, di cui uno rotto, e cercare di ottenere lo stesso invidioso risultato di un grande chef…

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Tiramisù, area 51 e tiriamolo pari!

L’ultimo pensiero ieri sera prima di addormentarmi è stato quello di fissarmi bene in testa, come un francobollo, l’obbligo inderogabile, la mattina seguente, cioè oggi, di cantare con ugola felice, una stonatissima nenia nelle orecchie ancora addormentate del mio povero marito. Così, appena mi rendo conto, aprendo mezzo occhio, che mancano due minuti al suono... Continue Reading →

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