Inchiodata al volante, con le mani sulle dieci e dieci, cerco di focalizzare la strada, attraverso un vetro non del tutto limpido e chiaro. Pezzetti di rami e resina incollati, scivolano lentamente, lasciandosi dietro una scia torbida e collosa, alla quale si impigliano foglie e insetti malcapitati. L’intercedere dei tergicristalli, per rischiarare almeno un pochino la vista, è poco utile, perché immancabilmente non c’è l’acqua e loro, ancorché richiamati da un mio fragoroso comando vocale “fermatevi!!!!!” che a ben poco serve, testardi, fanno i loro tre giri a secco sul vetro, trascinando e spalmando ben bene, residui gelatinosi e appiccicosi. Il colore blu intenso della carrozzeria, che mi aveva fatto innamorare il giorno della scelta, ora è pallido, smunto e irriconoscibile, celato da macchie biancastre e schizzi marroni di fango, compagno amorevole e attaccaticcio, di tutti gli allenamenti di rugby, strato dopo strato. Lo stesso che si spande, come un manto prezioso, sul fondo dell’auto, coprendo all’uniformità quelli che una volta erano i tappetini. All’interno, posso affermare con assoluta certezza, a chiunque si avventuri sedendosi nella mia auto, che sul suo pavimento, si può tranquillamente mangiare! Non per la raffinata pulizia e l’indiscutibile igiene, ma proprio perché in esso si trovano una miriade di briciole indecifrabili, biscotti, pane, frutta e perfino qualche fungo mangereccio, cresciuto grazie al microclima identico a quello di una serra dell’orto, ingredienti questi, da garantire una dieta equilibrata e ben variata. Ma quali bocconi veloci posso portare da ingurgitare, mentre sono parcheggiata, in attesa che il figliolo esca da scuola, che non finiscano tutti sbriciolati nell’auto, proprio oggi che è appena uscita dall’autolavaggio? Mi esce un’idea fantastica, pulita e perfettamente ordinata, un banchetto lussuoso, tanto che la mia Up mi schiaccia il fanalino e io l’abbraccio confessandole con amore, quanto indispensabile sia per me!

SUGGERIMENTO:
questi buonissimi rotolini sono molto buoni anche come antipasti per una festa tra amici. Facilissimi da preparare potete farlo in anticipo e conservarli in un contenitore ermetico nel frigo. Vi consiglio di mangiarli a temperatura ambiente e non troppo freddi.

I SEMI:
ho utilizzato semi di papavero e di nigella (sesamo nero) per creare un bel contrasto di colore, ma potete mettere a piacimento anche semi di sesamo, semi di lino o semi di girasole.

UOVA DI QUAGLIA:
queste piccole ovette si trovano ormai in tutti i supermercati, vicino alle uova. L’uovo di quaglia si usa come l’uovo di gallina ma è più leggero, più delicato e con meno colesterolo. Ha molte proprietà nutrizionali, e sono importanti alimenti per chi soffre di allergia ai pollini. 1 uovo di gallina corrisponde sempre 5 uova di quaglia.

CURIOSITÀ
Se si fanno bollire per 2 minuti le uova di quagli, l’albume diventerà parzialmente morbido e il tuorlo completamente semiliquido.
Con 2 minuti e mezzo l’uovo di quaglia diventerà un classico uovo sodo con il tuorlo morbido e “che cola”.
3 minuti di ebollizione porteranno l’uovo a uno stato intermedio particolare: sarà praticamente sodo, ma conserverà un punto più morbido nel mezzo, visto che il tuorlo non verrà portato a completa cottura.
Lasciare l’uovo in acqua bollente per 4 minuti o più lo renderà completamente sodo e indurito. Sono ovette molto delicate e rompere il loro guscio non è sempre facilissimo, dovrete avere pazienza e una volta ben raffreddate in acqua e ghiaccio si potrà togliere più facilmente

INGREDIENTI:
per 6 rotolini
3 uova di quaglia
2 fette di pancarrè senza crosta
2 fette di prosciutto cotto tagliato spesso qualche millimetro
10 foglie di spinacino fresco
un vasetto di crema di formaggio spalmabile
semi di papavero e semi di nigella

Con un mattarello spianare le fette di pancarrè e renderle sottili, spalmate il formaggio e appoggiare, su ogni fetta, il prosciutto cotto spesso. Rivestite su di un lato con le foglie di spinacino leggermente sovrapposte. Lessate le uova di quaglia e una volta ben fredde, sgusciatele e mettetene una sulle foglie di spinacio. Tagliate a misura il pancarrè e arrotolate l’ovetto. Fate così per tutte le uova. Otterrete 3 rotoli grossi per ogni ovetto, a questo punto tagliatelo a metà e otterrete così 6 rotolini . Moltiplicate l’operazione per tutte le ovette che vorrete!

Buongiorno Alessia e wow noi ci faremmo volentieri un pensierino per la colazione… Troppo golosi sembra sushi… Nemo&Nancy di NemoInCucina!!!
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Buongiorno ragazzi! In effetti una colazione salata ci sta benone!!!!
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Nice blog. Will you follow my blog please?
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You’re welcome!!
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Sure
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wonderful
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Ciao Alessia😄.
È un bel piatto! Sembra sushi.
Questa lastra di pietra nera, ho una cosa simile, è molto utile.
Voglio farlo presto.
A volte lo faccio con un mattarello.
Mettiamo la salsa di pomodoro e il formaggio nel pane per pizza.
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Grazie. Kyo!!! È una lastra di ardesia, la uso molto in cucina! Grazie mille e prova a fare questo simpatico piatto ne sono felice! Trovi prosciutto cotto in fette in Giappone?
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Beautiful presentation! I never thought about using slate in the kitchen! This recipe sounds delicious!
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Yes Diane slate is very elegant!
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Magnifique Alessia 😍❤️😋
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