Ma come ci riescono? Non è un semplice uovo barzotto! E quel rosso così grande poi? Che uova enormi hanno in Giappone? Queste domande senza risposta non mi facevano dormire la notte…. Bè no dai, non esageriamo, il sonno non lo perdo per delle uova, ma la mia ricerca spasmodica per la perfezione del Ramen doveva pur avere risposte! D’altro canto cucinare il Ramen richiede due elementi fondamentali per renderlo un’incredibile esplosione di gusto umami: il tempo e l’amore. Io aggiungo che in Giappone amano la perfezione, perché tutto abbia un senso. Ecco ora vi svelo il segreto dell’uovo per Ramen che a dirla tutta si può anche mangiare cosi! Può essere una merenda golosa, uno snack super nutriente, una cena proteica!

In Giappone il Ramen è un perfetto esempio del concetto Kodawari: l’atteggiamento Kodawari costituisce un elemento centrale dell’Ikigai. E’ un approccio in base al quale ci si prende cura in modo straordinario di piccoli dettagli. Il livello di cucina molto elevato, con grande attenzione al dettaglio ed alla ricerca delle materie prime. Questo è il RAMEN. Quando si mangia per la prima volta, accade una cosa unica: sembra di conoscerlo già, poi di essere arrivati in un mondo completamente nuovo, ma che in qualche modo, in un certo senso, sa di casa.

L’uovo è una fonte di nutrienti essenziali preziosi: non solo le proteine, contenute prevalentemente nell’albume, ma anche i grassi e l’acido oleico contenuti nel tuorlo, le vitamine, i sali minerali e gli antiossidanti come luteina e zeaxantina. Nel ricco mix di minerali e vitamine che le uova contengono, spiccano quelle del gruppo B, la vitamina D e la vitamina E .

Ingredienti:
1 uovo
Per la marinatura
2 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di Mirin ****
1 cucchiaino di zucchero di canna
1 cucchiaio di foglie di the (foglie di the verde Sencha)
4 cucchiai di acqua
Mettere a bollire l’acqua in un pentolino. Appena bolle aiutandosi con un cucchiaio appoggiare l’uovo appena tolto dal frigo e contare 6 minuti esatti. SEGRETO: per i primi 2 minuti continuare a mescolare l’acqua creando un piccolo vortice dove l’uovo sia in continuo movimento rotatorio. Questo è fondamentale per ingrandire il tuorlo mentre si rapprende il bianco senza espandersi. In un altro pentolino mettere la soia, il Mirin, lo zucchero, l’acqua e le foglie di the. Far sobbollire. Scaduti i 6 minuti esatti prelevare l’uovo e tuffarlo in acqua e ghiaccio. Premere il guscio per romperlo tutto ma non sgusciate l’uovo! Immergetelo nella salsa oramai tiepida, chiuderlo ermeticamente e conservarlo in frigo per 1 giorno. Sgocciolarlo dalla marinatura, sgusciarlo e tagliarlo a metà.

***SE NON AVETE IL MIRIN o non lo trovate, potete sostituirlo mescolando del vino bianco con miele di sulla o acacia












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