Accovacciata nell’abitacolo della mia piccola utilitaria, osservo con occhi sbarrati il nero sordo e violaceo che si staglia all’orizzonte, e a passi veloci, in un misterioso e tetro, ancorché surreale silenzio, arrivano impressionanti nubi colme di elettricità e gonfie di acqua plumbea e severa. Svelta mi barrico, per non sentire la voce acuta del vento che fa tremare i vetri e immagino, angosciata, il viso spaventoso della tempesta che sta per arrivare. La nube impetuosa, pesante e opprimente si estende, copre tutta la volta e si abbatte contro la cima delle montagne, strusciando sui pini danzanti e infuriando, lascia partire un lampo abbagliante che strilla, ulula e si dimena nervoso, e tuona bieco e improbo. L’auto corre veloce per sfuggire lontano, si accorcia per non esser morsicata, si rimpicciolisce per non esser vista, sparisce inghiottita dalla paura mentre l’acqua copiosa invade le strade trasfigurate, mutate in torrenti veementi e rabbiosi. Giungo a casa e lancio l’auto sotto il portico, schivando per un pelo, l’enorme folata di vento, come una gigante mano che agguanta, stritola, distorce. Entro in casa protetta da una sorta di grande abbraccio, i muri si fanno spessi a barriera impenetrabile e osservo impaziente l’evolversi nervoso della bufera. Dopo poco tutto tace, e parte l’orchestra dei cinguettii insistenti che annunciano il ritorno del sole. Mi affaccio e raccolgo foglie sparse del mio cespuglio di basilico, accendo il forno, caldo e accogliente come il tepore del sole, preparo un abbraccio croccante di pane profumato e servo, a cena, succosi tranci di salmone per avvisare i miei uomini e il mondo intero che sempre arriverà la quiete anche dopo una turbolenta tempesta… Almeno lo spero…

Tranci di salmone in crosta croccante di pane carasau e maionese al basilico

CURIOSITA’:
PANE CARASAU e GUTTIAU
Il pane carasau, è un tipico pane sardo, originario della Barbagia e diffuso in tutta la Sardegna. E’ conosciuto con il nome italiano di carta musica per la sua caratteristica croccantezza, che ne rende rumorosa la masticazione.
Il termine sardo deriva dal verbo carasare, che significa tostare. Durante sa carasadura il pane viene rimesso nel forno per la cottura finale: questo ulteriore passaggio lo rende croccante.
Il pane guttiau è una preparazione del pane carasau. Una sfoglia viene bagnata con poche gocce d’olio, salata e abbrustolita lievemente in forno o sulla griglia.

STORIA:
La maionese. Esistono diverse teorie relative alla nascita di questa salsa e nella maggior parte sono protagonisti il Duca di Richelieu e Mahón, la capitale di Minorca. Secondo diverse versioni, proprio qui sarebbe stata inventata la famosa salsa ed il suo nome deriva proprio dalla città di Mahón. Un’altra ipotesi storica vede come protagonista Carlo di Lorena, Duca di Mayenne: la salsa sarebbe stata battezzata Mayennaise in ricordo del fatto che il duca si concesse il tempo di finire il suo pasto di pollo e salsa fredda prima di affrontare Enrico IV nella Battaglia di Arques nel 1589


SUGGERIMENTO:
è pur vero che la maionese fatta in casa ha l’olio di semi come ingrediente consigliato in quanto delicato e leggero! Io ho utilizzato quello d’oliva perché volevo proprio che il gusto risultasse corposo e saporito insieme al sapore particolare del basilico.

3 tranci da circa 200 gr l’uno già spellati e deliscati
2 fogli piccoli di pane guttiau
pepe verde in grani
curcuma da macinare
2 piccoli tuorli d’uovo
200 ml di olio d’oliva
10 grosse foglie di basilico
succo di limone (circa un cucchiaino)
un goccio di aceto di mele
pepe verde

Prendete i filetti di salmone e adagiateli su carta da forno leggermente oliata. Pepateli e macinate sopra la curcuma, aggiungete qualche grano di pepe verde, irrorateli con olio evo e infornateli in forno già caldo a 180° per circa 20 minuti. Nel frattempo sbriciolate con le mani il pane guttiau e aggiungete solo polvere di curcuma e poco pepe verde. Il pane è già oliato e salato. Quando mancano 2 minuti alla fine della cottura del salmone, aprite il forno, cospargete di briciole di pane bene la superficie dei filetti di salmone poi richiudete e finite la cottura. Preparate la maionese al basilico mettendo in un bicchiere alto e stretto, i tuorli e le foglie di basilico. Iniziate a frullate con il frullatore ad immersione aggiungendo a filo circa 150 ml di olio ma fermatevi quando vedrete le consistenza desiderata. Salate leggermente e aggiungete un goccio di limone e di aceto di mele. Continuate a frullare fino a vedere la crema morbida e compatta. Sfornare i filetti di salmone, decorarli con la salsa e un goccio di olio e servirli caldi
Ciao,Alesia
Voglio mangiare! Voglio mangiare! Voglio mangiare!
😋😋😋🥺
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はははありがとう !!!
ハハハ大丈夫 !!!
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またステファノ_φ( ̄ー ̄ ) ハハハ🤣
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Buon giorno Alessia e buon fine settimana, tu e la tua piccola utilitaria vi siete spaventati un pochino, mi dispiace, comunque tutto è bene quel che finisce bene con una bella cenetta.
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Grazie Cosimo!! Mi pare di aver descritto proprio bene se traspare il mio stato d’animo! Ne sono felice!
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Yum!
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Questo piatto è una bomba! Adoro il salmone e con quella maionese poi …
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Grazie Elena!! Si devo dire che l’abbinamento pesce con il basilico è stato super azzeccato e la “maionese” mi è venuta proprio bene! Sono contenta!!
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good one
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