Gnocchi, seppie e totani freschi e la serenità.

Essere a casa dal lavoro in un giorno normale per il mondo ma speciale per me, è il regalo di compleanno più bello che io possa desiderare. Null’altro. Mi posso prendere il mio tempo, posso scegliere di leggere un libro, di cucinare, di sporcarmi di terra nell’orto. Posso liberare i pensieri, guardare il cielo e ascoltare chi non c’è più ma continua a parlarmi e tenermi compagnia, posso affondare le dita in un goloso tiramisù, oppure posso semplicemente stare in silenzio, ferma. Fabbricare da se la propria serenità è un gesto che ci dobbiamo, lasciar correre le situazioni soffocanti, cedere al fato le cose che accadono senza la nostra volontà, scorrere veloce sulle inesattezze della vita, senza curarsi troppo delle parole sterili di chi non si cura di se stesso ma vive guardando sempre gli altri. Accettarsi e migliorarsi, ogni giorno. Rincorrere a perdita di fiato i propri sogni e raccoglierne un pezzetto qua e là, senza tralasciare nulla: né una farfalla delicata che ci sfiora, né un cinguettio primaverile tra gli alberi, né un prato dai mille colori, né un sorriso sincero, né il silenzio di uno sguardo. Mi basta il trascorrere delle ore tra le mura sicure della mia piccola casa, mi basta il profumo degli gnocchi che sto preparando per questa sera, per condividere la bontà, l’amore, la serenità e soprattutto per ringraziare ogni giorno, ogni anno, per tutto ciò che ho, per la persona fortunata che sono.

Calamari o totani ? Entrambi buoni, anzi buonissimi e super freschi. Ma la conoscete la differenza? Me lo ha spiegato bene la mia pescheria di fiducia. Andate avanti a leggere se siete curiosi.

Il calamaro ha pinne laterali poco sporgenti che partono dalla coda e si estendono per larga parte del corpo, mentre nel totano queste appendici sono più corte, localizzate nella sola parte finale, ma molto più sporgenti, e hanno una tipica forma triangolare a punta di lancia.

Un’altra differenza è la diversa pigmentazione: i calamari sono di colore rosa violaceo, a volte con sfumature di rosso. I totani sono invece più chiari, color marrone-arancione. Sia i calamari sia i totani vivono per lo più in fondali sabbiosi o fangosi e risalgono in superficie nei periodi freddi, solitamente da novembre a marzo. Entrambi producono inchiostro di colore blu scuro.

Perché con gli gnocchi ? Ho deciso questo accostamento perché i totani hanno carni più “croccanti” e la buonissima seppia invece più morbida. Mangiarli con gli gnocchi di patate morbidissimi danno una sensazione piacevolissima in bocca.

Ingredienti per 3 persone:
4 totani con i loro tentacoli
1 seppia grossa
500 gr di gnocchi di patate
4 cucchiai di passata di pomodoro (per me Mutti pizzuttello)
olio extravergine
1 spicchio di aglio
prezzemolo fresco
1/2 bicchiere di buon vino bianco (Domaine Loew Westhoffen Alsazia)
sale e pepe nero macinato al momento

Dopo aver pulito e lavato molto bene il pesce, tagliare la seppia a tocchetti, i totali ad anello e i tentacoli in due o in tre parti a seconda della grandezza. Portare a bollore acqua salata. In una padella scaldare un generoso cucchiaio di olio extravergine e far soffriggere lo spicchio d’aglio schiacciato. Quando inizia ad imbiondire toglierlo e aggiungere per primi i tentacoli, farli rosolare bene a fuoco moderato, poi aggiungere gli anelli e la seppia a pezzetti, continuare a soffriggere per 5 minuti poi sfumare con il vino bianco. Fare evaporare e abbassare la fiamma, aggiungere il sugo di pomodoro, salare leggermente, coprire e lasciar cuocere ancora per pochi minuti, giusto il tempo di cottura degli gnocchi. Solitamente un paio di minuti o qualcosa di più se gli gnocchi si sono seccati troppo. Scolare gli gnocchi appena vengono a galla e passarli nella padella col pesce. Aggiungere prezzemolo e amalgamare bene. Appena messi nel piatto aggiungere una generosa grattugiata di pepe nero macinato al momento.

13 pensieri riguardo “Gnocchi, seppie e totani freschi e la serenità.

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  1. Sono pochi i cibi che non mi piacciono e , per quanto riguarda i pesci , il salmone e quelli troppo ” carnosi ” non sono i miei preferiti e non li comprerei volontariamente ma ,magari pochi , se mi trovo in compagnia non li rifiuto Gli unici che proprio non riesco a mangiare sono le vongole e le cozze . Non sono una bongustaia ma di buona bocca . Buona giornata .

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    1. Sai che odiavo le seppie come te perché sempre comprate surgelate o decongelate? Le odiavo puzzavano e avevano sempre un sapore orrendo. Da quando vado in pescheria col pesce freschissimo direttamente del mercato ittico di Milano le seppie sono eccezionali ancora col loro nero e delicatissima.
      Come in tutti gli ingredienti li odi se non sono di qualità!

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Scrivi una risposta a Alessia di Piattoranocchio Cancella risposta

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