Carote viola e… l’antipatico: io lo so!

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I classici discorsi tra amiche, sono sempre gli stessi, articolati e senza un senso. Si parla collegando in un’unica, lunghissima e prolissa frase, circa dieci argomenti, partendo dai figli, scuola, sport e tante responsabilità, passando alla stanchezza totale e alla voglia di shopping, tra vestiti e scarpe, arrivando a: “Guarda quella li cosa si è messa e ha le unghie tutte perfette! Non avrà da fare nulla in casa!”… Mentre noi, invece, abbiamo montagne di cose da stirare, e il bucato da fare, e quelle maledette macchie di erba, che a proposito di insalata, dal vicino è sempre più verde, si inizia a discutere di diete e chili di troppo, finché salta fuori l’Ingrediente del momento, quello sano che fa benone, che impazza sulle tavole e che pare appena scoperto, ma che tu mangi da una vita, che conosci benissimo e fino all’altro giorno neanche sapevi avesse tutte queste proprietà! Ti illumini di immenso e dichiari: “io lo so! Lo conosco!” E su di te cala il sipario… quell’aura di antipatia pesante, di quella che ne sa sempre più delle altre, la figura di quella che arriva sempre prima. Mortificata come Spank con il sasso in testa, ti eclissi in un silenzio convincente ma sorridi, sotto sotto, pensando che al prossimo cibo portato alla ribalta dai media e da chef famosi, tu farai l’ignara e additerai l’amica antipatica che dirà per prima: io lo so!

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INGREDIENTI (per 3-4 persone)

1 kg di carote viola e arancio
1 cucchiaio di semi di senape
1 cucchiaio di sciroppo d’agave
olio extravergine d’oliva
rametti di timo fresco
1 cucchiaio di sale grosso alle alghe
(comprato nel mio viaggio in Bretagna! Difficile da recuperare qui, potete usare sale grosso da cucina)

Spelate, lavate e tagliate nel senso longitudinale le varie carote, prendete una teglia da forno, ungete con olio extravergine d’oliva ed aggiungete le carote, il sale grosso, il timo e un filo di sciroppo d’agave. Infornate a 220° per 20 minuti. Controllate spesso perchè le carote non secchino, ogni forno ha la sua potenza. Quando le carote saranno dorate, sono pronte. Buon contorno a tutti voi… con un super cibo vitaminico!

SUGGERIMENTO: Le carote viole contengono gli antociani, che sono gli stessi pigmenti che danno il colore a mirtilli, more, ciliegie, uva, cappuccio viola ecc. Insieme al colore ne danno anche le proprietà: potere antiossidante, anti-invecchiamento dei tessuti, di protezione per la circolazione capillare, anti-infiammatorio, anti-aggregante. Assumerne in quantità permette anche il controllo dei livelli di colesterolo nel sangue e combatte i radicali liberi!

UN PO’ DI STORIA:

Le carote viola e gialle sono originarie dell’Afghanistan, dove furono coltivate per la prima volta circa 5000 anni fa, successivamente furono apprezzate da Greci e Romani, che le utilizzavano principalmente per le proprietà medicinali dei loro semi. A partire XII secolo si diffusero poi in tutta Europa per mano degli arabi: prima in Spagna, poi in Italia e infine in Francia, Germania, Gran Bretagna e Paesi Bassi. Proprio nei Paesi Bassi, nel XVI-XVII secolo,  le fu donato quel suo caratteristico colore:  gli olandesi, in onore della dinastia degli Orange, arrivarono, attraverso degli incroci, a cambiarne il colore fino a quel distintivo arancione che oggi noi tutti conosciamo.

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5 risposte a "Carote viola e… l’antipatico: io lo so!"

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