Ramolaccio ma… adesso si dice daikon 大根!

Quando vado a fare la spesa, amo osservare, con particolare interesse, il reparto della frutta e della verdura. I colori magnetici mi attraggono, la disposizione sempre perfetta, la cromaticità con dovizia di particolari. Poi inevitabilmente compero sempre e solo le stesse verdure, le classiche, le abituali. Oggi il mio sguardo, come attirato da misteriosa curiosità, si posa su strane creature che giacciono solitarie senza essere degnate nemmeno di un’occhiata, mentre mille mani inceloaphanate intente a recuperare i consueti ceppi di insalata, le medesime quattro zucchine, le normali carote e le ripetitive patate, mi sfrecciano dinanzi. Leggo incuriosita il nome esoterico, lontano e di certo sconosciuto , mi arrovello nel cercare di ricordare se l’ho già visto o sentito qualche volta, ma poi cedo alla legge imprescindibile del marketing che mi spinge a leggere: daikon radice giapponese 大根. Ecco sono già catturata, imbragata, imprigionata in un vortice di curiosità e, non esitando nemmeno un secondo, la strana creatura è già nel mio cestino. A casa rifletto, sono stata accalappiata dal nome altisonante e sconosciuto… se avessi letto: ramolaccio radice italiana, cosa avrei fatto? Ma l’avrei comprata lo stesso perché io devo saperne di più! E dopo aver studiato, provato e cucinato, ora vi spiego tutto!

SAPEVATE CHE:
questa rapa particolare è conosciuta soprattutto in Asia e in Giappone, dove viene utilizzata da almeno due mila anni. Da noi viene chiamata ramolaccio, ravanello gigante, candela di ghiaccio o rafano bianco. Il ramolaccio fa parte di una più vasta famiglia certamente molto nota per quanto riguarda le abitudini culinarie, ovvero il ravanello. Rispetto al suo più noto cugino, presenta però dimensioni maggiori e caratteristiche proprie diverse, che lo rendono una risorsa di grande beneficio. Nella categoria del ramolaccio rientrano otto diverse specie diffuse tra l’Europa e l’Asia centrale. Le foglie possono presentare aspetto differente e i fiori variare in conformazione e colore, passando dal bianco, al giallo, al viola. Si tratta di piante perenni, in grado di adattarsi a terreni e climi differenti, e proprio per questo particolarmente facile da coltivare. Il ramolaccio può raggiungere una lunghezza di circa trenta cm e un diametro anche di dieci cm. E’ qui che risiede la maggior quantità di principi attivi. E ricco di minerali come:

  • sodio,
  • potassio,
  • ferro,
  • calcio,
  • magnesio,
  • fosforo
  • vitamine A,B, C, E.

Il ramolaccio, vanta il suo impiego anche in ambito culinario, viene utilizzato in larga misura allo stato naturale, come vegetale da consumare per insaporire diversi tipi di piatti. In commercio vi sono però anche prodotti realizzati a base di ramolaccio, come rimedi omeopatici contro problemi legati alle coliche renali o ai disturbi del sonno. Tisane, decotti e infusi possono contenere estratti di diversi elementi, tra i quali anche il ramolaccio. Analgesici naturali a base di ramolaccio possono essere trovati sotto forma di gocce, così come sonniferi naturali e blandi tranquillanti. I decotti, gli infusi e le tisane fatte in casa, con ingredienti selezionati da abbinare a questo vegetale dal sapore così caratteristico, possono tornare molto utili

Le proprietà del daikon o ramolaccio sono conosciute molto bene in Giappone, tanto che spesso lo si serve accanto a piatti impegnativi, come i fritti, aiutando così la digestione. In questi casi crudo è la scelta migliore, grattugiato o tagliato alla julienne, proprio come le carote.

Il sapore è leggermente piccante, pungente, un po’ come lo zenzero o il suo cugino ravanello. In più il sapore della parte superiore è leggermente più dolce di quella finale.

RICETTE:
Insalata di ramolaccio
Emulsionare l’aceto e l’olio. Dimezzare i pomodorini. Tagliare il ramolaccio a fette sottili e la mela verde a fettine. Unire il tutto, aggiungere i semi di finocchio, mescolare e lasciar insaporire brevemente.

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15 risposte a "Ramolaccio ma… adesso si dice daikon 大根!"

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    1. Thank you, you’re very kind! It’s nice to have found you! I am very happy to know that you like my recipes! Even your blog is beautiful! I’m very interested in traditional Indian food cooked so simple and so true! Have you tried the translation function of my blog? Are my posts translated well in your language?

      Piace a 1 persona

      1. Glad to know that you like Indian food! 🙂
        My browser takes care of translation into English by default, so I didn’t use the one in your blog. I will try it if you want me to do so.

        Piace a 1 persona

    1. Ciao Lucy! Se ti piace il ravanello allora anche il daikon ti piacerà! La punta ha un sapore che pizzica un pò, punge sulla lingua, mentre la parte superiore più grossa è leggermente più dolce! Crudo ovviamente è più forte, cotto si attenua un pò. Si può preparare come una vellutata con le patate per esempio, oppure al forno insieme a carote e melanzane, come contorno oppure l’ho provato tagliato a rondelle come quelle in foto e poi fritto come se fossero patatine! Buonissimo!

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