Manfrigole, oggi doveva piovere…

Oggi doveva piovere, c’era bisogno di tanta acqua dopo cinque lunghissimi mesi di siccità. Certamente non avrei potuto immaginare neanche lontanamente di essere io ad aver sbloccato la situazione sbandierando ai quattro venti che il fine settimana scorso, avrei tanto voluto andare a fare un picnic con camminata in un bellissimo parco. Forse era meglio star zitta, visto che quei pettegoloni dei quattro venti subito son corsi a radunare nubi nere e a soffiare forte scaraventando aria gelida e fiocchi di neve sulle cime qui vicine. Oggi doveva piovere mentre lavoravo, mentre fiumi di lettere e inchiostro scivolavano sotto i miei occhi, mentre radunavo idee, contavo numeri, raggruppavo ragionamenti. Oggi doveva piovere fitto fitto come il ritmo delle mie dita che picchiettavano veloci sulla tastiera, doveva bagnare bene la terra e dissetare le piante. Ma terminata la mia lunga giornata lavorativa, mi sono ritrovata catapultata in cucina, con ancora il sole splendente che faceva capolino dalla finestra e con la mia cena già programmata, studiata per avvolgermi di calore e gioia mentre fuori la pioggia e il freddo si impadronivano della notte. Oggi doveva piovere e invece…

LE MANFRIGOLE o MANFRIGOLI
Le manfrigole o manfrigoli sono un piatto tipico della tradizione valtellinese, più in particolare dell’alta Valtellina. Sono una sorta di crespelle fatte con farina bianca e farina di grano saraceno, a cui si aggiungono altri ingredienti quali piccole scaglie o fette di bresaola e pezzetti di formaggio Casera sciolto in una gustosa besciamella. Per rendere il tutto più consistente a volte si può aggiungere anche del pane, meglio se di segale, grattugiato o bagnato nel latte. Piatto molto calorico, come è tipico delle zone montane di origine contadina. (wikipedia)

SUGGERIMENTO:
come per i pizzoccheri tipici della Valtellina anche le Manfrigole hanno bisogno di essere ben condite. E’ sicuramente uno di quei piatti che NON può essere light! Perciò, se non potete proprio usare burro di malga in abbondanza, formaggio in abbondanza, latte e uova, credo che dobbiate subito rinunciare a provarle. Il mio suggerimento è quello di evitare surrogati, oltre a rovinare il piatto, certamente per la lavorazione che subiscono (per togliere ad esempio lattosio, grassi ecc) sono più dannosi per la vostra salute. meglio quindi non mangiarle affatto!

VARIANTI:
Le varianti consentite sono dettate dalla tradizione della zona della Valtellina dove vengono cucinate, oggi anche in chiave moderna con fonduta di formaggi e cipolla dorata nel burro. Piatto gradevole e sostanzioso che permette un utilizzo appropriato del pane avanzato, trova memoria nei tempi in cui il pane veniva infornato poche volte l’anno in forni comuni ed era uno dei tanti modi per consumare il pane vecchio di mesi. Il pane di segale era più diffuso del pane di frumento e poteva durare parecchie settimane. Ci sono ricette che non prevedono la bresaola oppure la prevedono solo tagliata a listelli e servita sopra le manfrigole dopo che sono state dorate in forno, altre che aggiungono la panna da cucina al posto della besciamella.

LA MIA VERSIONE:
io preferisco prepararle con pari quantità di farina 00 e farina di grano saraceno. La crespella sarà più amara ma più profumata. Le lascio anche un pò più spesse in modo da sentirle bene sotto i denti. Uso solo formaggio casera, preparo la besciamella e abbondo di burro e salvia. Se vi ispirano ecco la mia versione:

Ingredienti:
Per le crespelle:
120 gr di farina 00
120 gr di farina di grano saraceno
200 ml di latte
2 uova intere
sale e pepe e olio

Per il ripieno:
besciamella preparata con 50 gr di burro/ 50gr di farina/ mezzo litro di latte/ sale/ pepe/ noce moscata
150 gr di bresaola a fette
250 gr di casera semigrasso tagliato a dadini
abbondante burro di malga
qualche foglia di salvia

In una terrina versare le due farine e il latte fresco; incorporare una ad una le uova e aggiungere un pizzico di sale e di pepe e un cucchiaio di olio. Ottenere una pastella morbida e vellutata, non troppo densa. Versare un mestolo di pastella in una padella antiaderente precedentemente imburrata e ricavare delle crespelle. Far dorare da entrambi i lati per qualche minuto e lasciare raffreddare.

Preparare la besciamella sciogliendo il burro in un pentolino antiaderente, aggiungere la farina e miscelare energicamente fino ad ottenere un piccolo impasto morbido detto roux. Aggiungere il latte fresco e portare a bollitura continuando a mescolare. Regolare di sale, di pepe e profumare con un pizzico di noce moscata. Spegnere il fuoco e aggiungere il formaggio Casera a tocchetti. Mescolare e far sciogliere il formaggio.

Stendere le crespelle su un piano da lavoro, farcire con la besciamella al formaggio, le fette di bresaola a piacere e arrotolare con cura le crespelle. Farle raffreddare. poi tagliarle per il lungo, ricavando delle girelle di circa 4 cm.

Sporcare il fondo di una teglia grande o di teglie monoporzione di besciamella al formaggio, disporre le girelle capovolte, unire ancora qualche cucchiaio di besciamella fino a finirla, spolverare con il Parmigiano Reggiano, aggiungere burro a pezzetti e qualche foglia di salvia. Gratinare le manfrigole in forno a 220°C per circa 10/15 minuti.

9 risposte a "Manfrigole, oggi doveva piovere…"

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