Il cielo borbotta e nuvoloni neri corrono minacciosi; l’erba, prima arsa dal sole, ora spicca di un verde accecante e l’umidità caraibica, che ha deciso di passare una vacanza nel nostro emisfero, incombe cupa e pesante. Sbattono forte, con rumore assordante, le persiane socchiuse, ululano i cani spaventati e inquieti e io, sconsolata, guardo il tempo arrabbiarsi e inveire con forza mostruosa. Ad un tratto, una voce vicina suona allegra e festante alla porta di casa. Attendevo il ritorno del mio vassoio, che il giorno prima avevo donato pieno di golosi dolcetti alla vicina, e con ingenua e scherzosa ironia, tuono un sorridente: “è tornato il mio vassoio, lo volevo pieno però!” , credendo di fare la battuta sarcastica e simpatica e pensando di trovarlo lustro e pulito! Una sonora risata risponde alla mia incredulità: il vassoio è tornato ma di nuovo riempito da una golosità senza fine, una fantastica crostata dall’aspetto invitante e golosissimo, fatta col cuore e deliziosamente disposta a regola d’arte. Dopo essermi sentita piccolina e imbarazzata, scoppio, anche io, in un’allegra sghignazzata e sinceramente commossa, velocemente assaggio e mi appago di tanta dolcezza! In cuor mio ora ho una nuova consapevolezza: per un vassoio pieno che va, un vassoio pieno ritorna!
CURIOSITA’
In realtà il vassoio aveva tre stupende fette di crostata millimetricamente disposte con precisione svizzera, ma una fetta non è sopravvissuta alla mia golosità prima di essere immortalata nella foto. I diritti d’autore di questa crostata sono tutti della mia amica Laura e io riporto volentieri la sua ricetta!
Rimarrete stupiti come me da due ingredienti che hanno subito attirato la mia attenzione: i mirtilli selvatici e la fava tonka (qui)!
Non si finisce mai di imparare! Grazie Laura!
Ingredienti:
300 gr di farina 00
150 gr di zucchero
150 gr di burro
2 tuorli
1 uovo intero
un pizzico di sale
fava tonka grattuggiata
1 cestino di mirtilli selvatici
Gelatina spray
Per la crema:
4 tuorli
100 gr di zucchero
30 gr di farina
1/2 litro di latte
vaniglia o fava tonka
Cominciare versando la farina in una ciotola insieme al burro freddo ridotto a pezzetti Impastare fino ad ottenere un composto sabbioso. Mettere spesso le mani sotto l’acqua fredda in modo da non scaldare mai l’impasto (accorgimento suggerito da Laura) Unire lo zucchero insieme ad uno dei tuorli, quando è ben amalgamato aggiungere l’altro tuorlo, successivamente l’uovo intero leggermente sbattuto. Infine grattugiate la fava tonka e amalgamate ancora per pochi istanti. Non appena il composto si sarà amalgamato trasferirlo sulla spianatoia. Compattate velocemente con le mani, giusto il tempo di ottenere un panetto liscio ed omogeneo. Avvolgerlo nella pellicola trasparente e lasciarlo riposare in frigorifero per almeno mezzora. Preparare imburrato e infarinato uno stampo da crostata, livellare la pasta frolla e cuocerla in bianco per 15 minuti a 180° poi ancora 10 minuti a 170° senza carta e fagioli. Nel frattempo preparare la crema: impastare i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina e mescolare finchè il composto risulta amalgamato. Aggiungere il latte bollente (con la vaniglia o mezza fava tonka grattugiata) poco per volta sempre girando. Ponete sul fuoco a sobbollire per 3, 4 minuti poi versare la crema in una terrina e lasciate raffreddare mescolando di tanto in tanto.
Assemblare la crostata con la crema e i mirtilli selvatici spruzzando infine la gelatina spray.