Roastbeef, i buchi nella pancia e il salvagente!

Da piccina ero molto restia nel ingurgitare il cibo come si addiceva canonicamente ad una bimbetta in fase di crescita. Mia mamma, (ora comprendo molte cose), si era trovata tra le braccia un esserino piuttosto lento e avverso alle corse, riluttante al sedersi a tavola e recalcitrante all’idea di dover infilare nello stomaco tutto quello gli veniva propinato. La flemma e la calma, nel rito del cibarmi mi contraddistinguevano, ed ogni giorno aleggiava su di me un’insopportabile cantilena quotidiana:
“mangia per favore…. mangia… sbrigati un pochino, dai sforzati!”
Il giorno seguente e per tanti anni addivenire, la nenia era sempre la stessa: io seduta a tavola, sfiancata e inappetente, e la mamma seduta di fianco con le speranze oramai scappate in un’altra galassia. Quando ancora ero mentalmente nel mondo delle favole, c’era però un trucco che mamma aveva escogitato, ma come tutti gli inganni, anni dopo, inesorabilmente, mi ha lasciato una greve conseguenza. Imboccandomi e a volte, con legittima ira, rimpinzandomi con doverosa forza, la mamma mi obbligava a mangiare ogni boccone per far felice qualcuno della famiglia e riempire quel buchino nella pancia che, chissà come mai, c’era sempre. Evocando parenti lontanissimi di ogni grado e affini, finivo l’ultimo boccone, dopo dieci ore, con la mamma che schiacciava la pancia in un punto ed esclamava: l’ultimo buchino! Riempiamolo! Avvilita e sconsolata nel doveroso compito di far felice tutto il parentado meno che me stessa, sono cresciuta e oggi, davanti ad un succulento piatto di carne deliziosa, che non smetterei mai di mangiare alla velocità della luce, ancora mi chiedo se quell’inganno sia la causa del perché, la mia pancia, non abbia più un sol buchino, ma anzi sia ben stagna con un salvagente sodo a decorarmi la vita!

CURIOSITÀ:
La carne di capriolo è quella che preferisco tra la selvaggina soprattutto per il suo sapore. Questo tipo di selvaggina possiede un piacevole aroma selvatico, anche se meno accentuato rispetto alla carne di cervo. E’ ricca di preziose sostanze nutritive, è povera di grassi e ricca di proteine, di vitamine del gruppo B e di ferro.
Il solo fatto che la carne di capriolo non provenga da allevamenti intensivi è per molti amanti della carne, un grande punto a favore sia per la qualità, sia per il suo gusto intenso e naturale. È una carne eccezionale. Niente grasso, niente colesterolo, tante proteine nobili e niente tracce di antibiotici.

SUGGERIMENTO:
preparare un roastbeef è davvero molto semplice e i tempi molto ridotti. Potete accompagnare questa deliziosa carne con piccole patate novelle con la buccia prima bollite per 20 minuti e poi passate al forno sotto il grill per 15 minuti. Oppure provate questa meravigliosa carne con uva nera e funghi porcini!

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Ingredienti:
500 g di sella di capriolo
olio extravergine di oliva
sale
pepe
80 gr di burro di ottima qualità
(non lesinate sul burro, ci vuole abbondante e di ottima qualità, leggete qui)

Preriscaldare il forno a 200°C.  Asciugate molto bene la carne di capriolo, salarla e peparla. Scaldare molto bene una padella, e rosolare la carne in un filo d’olio extra vergine, per circa 2 minuti per lato rigirandola spesso. Portate ora il Roast Beef in una teglia da forno non troppo grande e copritela con fiocchetti di burro. Cuocere calcolando in questo modo: 20 minuti ogni 500 gr di carne con il forno a 200° C. Trascorso il tempo, spegnete il forno e aspettate 5 minuti coprendo la carne con un foglio di alluminio. Servire a fette sottili con l’intingolo che si ottiene riscaldando il fondo di cottura, aggiungendo mezzo bicchiere di vino bianco, con l’aiuto di un cucchiaio di legno e raschiando delicatamente il fondo raccogliendo gli umori della carne facendo in modo che si sciolgano uniformemente. Si riduce la salsa fino a creare un composto abbastanza denso e dopo avere spento il fuoco si aggiunge una noce di burro per ammorbidire l’intingolo.

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16 risposte a "Roastbeef, i buchi nella pancia e il salvagente!"

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  1. Il piatto l’hai presentato in modo veramente piacevole anche se io non riuscirei a gustarlo a pieno per ovvi motivi diversamente ,il racconto dei tuoi ricordi di bambina ,mi è piaciuto moltissimo . Sei proprio divertente.

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    1. Grazie Rosatea!! Io sono dichiaratamente onnivora non lo nascondo e rispetto tutte le scuole di pensiero! Ben venga che siamo tutti diversi! Per il racconto si fa molta tenerezza ricordarlo e ti dirò di più! Capisco la mia mamma in quelle occasioni perché io ho vissuto le stesse cose con mio figlio! Come me da piccino inappetente… ora però io ho un bel salvagente a ricordo e mio figlio è altissimo e divora ogni cosa!!!!

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  2. Che delizia, mi hai fatto venire una fame … e da me, stasera, una banalissima frittata con zucchine, mannaggia! Ciao, a presto Elena PS: a me “sforzati, mangia” non lo ha mai dovuto dire nessuno, sarà per questo che dove tu hai una sola ciambella io ho una serie intera di rotoli? 🤔

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      1. Sono d’accordo! Credo che la tv a casa mia sia ormai una sorta di soprammobile e devo pure spolverarlo! Ti auguro un sonoro BUON APPETITO AMICA MIA, in qualsiasi lingua tu voglia! いただきます

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