Il dito scorre svelto sul display del cellulare, impaziente e curiosa come uno scoiattolo dal manto grigio, lancio un’occhiata furtiva e sgranocchio rapida la mia ghiottoneria, soffermandomi di tanto in tanto a ragionare. Cerco tra le righe del messaggio quel particolare che non arrivo a decifrare, che le mie papille gustative hanno localizzato in quel pezzetto trangugiato, ma al quale ancora non riesco a dare un nome. Osservo irrequieta le parole che scorrono sotto i miei occhi attenti e incuriositi, abbozzando qualche mossa strana con la bocca, giusto per memorizzare il sapore e ricondurlo a quel qualcosa ora fuggevole e momentaneo. Finalmente spunta un nome, un suono, una parola… la fava tonka!
Una nuova e inattesa sorpresa culinaria, una spezia a me sconosciuta e dal profumo pungente versatile e irresistibile che subito si è conquistata di diritto un vasetto del mio “speziario”! E’ proprio vero…non si finisce mai di imparare!
CURIOSITA’
La Dipterix odorata è una pianta originaria del Sud America, della fascia compresa tra la valle di Caura in Colombia, l’Amazzonia, la Guyana e l’isola di Trinidad. Quella che chiamiamo fava tonka è il seme, chiamato cumaru, appartenente alla famiglia delle Fabaceae, la stessa dei fagioli. La pianta raggiunge i 25 metri di altezza e 1 metro di diametro. I semi marroni e rugosi assomigliano al dattero ma al loro interno rivelano una sorta di mandorla bianca. Meno dolce della vaniglia ma più complessa e fragrante, con un’anima dolce ma speziata che, in bocca, ha il sentore mandorlato con tocchi di caramello. Decantata dagli chef e descritta nel web sui migliori food blog, può essere utilizzata non solo in pasticceria, nelle torte, plumcake o biscotti ma anche in ricette salate come in risotti e zuppe!

Utilizzata in:
Crostata di mirtilli selvatici, vassoio pieno che va e vassoio pieno che torna!