Senza preavviso alcuno, e solo con un lieve sentore che qualcosa stia per cambiare, ecco improvviso alzarsi un vento forte, veemente, disordinato. Lo sento sopraggiungere che incalza veloce, con anima innervosita e il volto corrucciato e risentito. Proprio non ci riesco, è più forte di me, è come se lui, il vento, cancellasse istantaneamente la mia capacità di autocontrollo. Con sferzate continue e violente, ora tagliente come gelide lame, poi con folate quasi calde opprimenti, mi corrode perfino dentro l’animo e mi sconquassa, mi ulula e sbraita nelle orecchie e nelle ossa. E’ pessimo il suo umore, soffia, svolta tra i tetti e le fessure, nei prati si fa basso, infimo scivola, nei vicoli si infila, prende forza e sbatacchia, al suo passaggio alza e infuria, per poi lasciar cadere carcasse e gridare impaurite parole. Non c’è spazio per nessun altro rumore, lui è il padrone, lui ha il potere. Le mie emozioni sono ingannate, impolverate torbidamente da un turbinio maldestro, le mie parole sono irritate e non ragiono, ne mi trattengo. Prostrata e snervata non mi riconosco, meteroantipatica all’ennesima potenza, mentre strillo acida come il vento, senza capirne, mio malgrado, il perché. Ecco che ora cerco di calmarmi, davanti alla mia zuppa di cicoria, che pur amara lo è di natura ma è calda e rilassante, assorbe le mie incertezze, quieta i miei pensieri e come dice la nonna: medica giù!


CURIOSITÀ:
La cicoria è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Asteraceae
La specie più comune e nota è Cichorium intybus ma esistono moltissime varianti. In alcune zone d’Italia viene chiamata catalogna; altri nomi comunemente utilizzati sono cicoria da campo, da taglio, cicoria asparago.
La cicoria è un concentrato di virtù nutritive e uno dei più preziosi depurativi del sangue. Questa pianta aiuta a depurare il fegato, le vie biliari e tutto l’organismo, regola il colesterolo, aiuta la digestione e favorisce la motilità intestinale.


STORIA:
Tra le piante spontanee che la natura ci offre a primavera, la cicoria è una delle prime a comparire ed ha una lunga storia alle spalle. Viene citata addirittura, per le sue proprietà medicinali, nel papiro Ebers, il primo trattato medico egiziano risalente al terzo millennio a.C.
Plinio il Vecchio, nella sua “Storia Naturale”, ne decanta le virtù; il famoso medico greco Galeno la considerava amica del fegato e nelle credenze popolari germaniche era considerata una pianta magica!


400 gr. cicoria
4 patate
gr 100 fagioli cannellini lessi in scatola
4 cucchiai olio extravergine d’oliva
1 spicchio aglio
2 filetti di acciuga
1 lt brodo vegetale
sale e pepe
un pizzico di pimenton
prezzemolo
pane croccante
PREPARAZIONE
Lavare la cicoria, lessarla in acqua bollente e scolarla. Preparare in un tegame un soffritto con l’olio, l’aglio, il peperoncino ed i filetti di acciuga.
Unire la cicoria e farla insaporire quindi unire le patate sbucciate e tagliate a cubetti e i fagioli cannellini, e coprire il tutto con abbondante brodo caldo vegetale. Portare a cottura, regolare di sale e pepe e servire calda accompagnata da fette di pane casereccio tostate, prezzemolo fresco e un pizzico di pimenton.
Perfino la cicoria diventa un piatto sopraffino, nella tua cucina! Bravissima Alessia 🙂
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Grazie Elena!! Anche tu sei cresciuta come me con la nonna che diceva: un bel brodino che medica giù?! Traduzione del mio dialetto : al medega gió!
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Questa mi manca 😁, anche se il brodino era comunque considerato al pari di un medicinale (o di una penitenza?!) Però posso dirti che mio nonno, quello della Val Trebbia, lo correggeva con il vino rosso 😅
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Grande nonno!!!
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Ottima…ci potrei vivere…anche mia nonna le preparava queste zuppe😘😊😘
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Grazie 😊
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