Ricordi, colore, sapore, meraviglie…
La porta cigola rompendo l’impenetrabile silenzio e una nuvola di polvere si alza impedendomi di vedere. Un leggero raggio di sole, si fa strada dall’unico piccolo buco, nel pesante vetro della finestrella, nera di fuliggine e di aria vecchia. Stropiccio gli occhi, in attesa che si abituino alla poca luce ed entro piano, con passo quasi impaurito, nella buia biblioteca. Una luce fioca di una candela oramai consumata e seduta su se stessa, trema, senza riuscire a illuminare un sol millimetro di spazio, ma scorgo il grosso manoscritto, che giace silenzioso sulla minuscola scrivania. Le pagine umide di storia e impregnate di tempo scricchiolano, mentre lentamente le giro, con gesto flemmatico e parsimonioso. Percepisco nelle dita un fremito, quasi stessi toccando un cristallo pregiato, un emozionante brivido scorre sotto i polpastrelli nell’accarezzare la carta spessa, giallastra e decrepita, con l’inquietudine e la sensazione, che si possa sbriciolare, polverizzandosi all’istante. Leggo…
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