Lo so. Lo so. Vedró tante faccine contrastanti. Chi esclamerà wow, chi insomma, chi oh my God, chi blèèè, chi niiiii, chi uff, chi yyyessss, chi giammai, chi scorrerà via, chi invece indagherà e chi proverà… Una cosa che di certo mi piace fare è essere curiosa e aperta, sul cibo, nella vita. Do spesso priorità, valuto la qualità, rispetto le tradizioni ma sperimento alternative. Cibo sano, che fa bene, naturale, leggero ma saziante, non vuol dire rinuncia di gusto, non vuol dire togliere. Nella mia cucina il concetto di light ha tutto un altro significato. Provate con me questo piatto e mi direte! Per chi ne ha voglia….ovviamente.

Il mio concetto di leggero è un altro: ingredienti genuini, combinati tra loro, in poca quantità. Seguite con me la filosofia giapponese HARA HICHI
Fermati prima di sentirti pieno. Non aspettare di sentirti completamente sazio. Alzati da tavola con ancora un po’ di spazio nello stomaco.
Ascolta il tuo corpo: presta attenzione ai segnali di fame e sazietà del tuo corpo, non fermarti solo perché il piatto è finito.
Mangia lentamente: masticare lentamente e con consapevolezza aiuta il cervello a registrare meglio la sazietà.
Modera le porzioni: questo principio si lega anche al concetto di mangiare piccole porzioni di diversi alimenti invece di una grande porzione di un solo cibo.

Il tofu è considerato un cibo processato perché subisce trasformazioni rispetto al fagiolo di soia originale, come la macerazione, la macinazione e la cagliatura del latte di soia per formare il panetto finale. Tuttavia, rientra nella categoria dei prodotti minimamente lavorati e generalmente considerati salutari e non ultra-processati.
Leggete questo bellissimo articolo de LA CUCINA ITALIANA è spiegato benissimo!

Ingredienti per una porzione:
50 gr di Puntarelle
1 cucchiaio di aceto di mele
1 cucchiaio di salsa di soia
3 mandorle tostate o salate
100 gr di tofu affumicato mandorle e sesamo o naturale
1 cucchiaio di fecola di patate
1 cucchiaio di olio di sesamo
Metà di una piccola mela
Qualche grano di pepe rosa
Tagliare a filetti piccoli le puntarelle e condirle con poco aceto di mele, salsa di soia, lasciare a marinare (se le preparate la sera prima anche una notte). Tagliare il tofu a cubetti, condirlo in una ciotola con l’olio di sesamo e la fecola. Metterlo 12 min in friggitrice ad aria o 20 minuti in forno a 200° fino a vederlo croccante fuori ma morbido internamente. Tagliare a cubetti metà di una piccola mela. Aggiungere alle puntarelle marinate la mela, il tofu, le mandorle tritate grossolanamente, qualche grano di pepe rosa e mescolare bene.
SOSTITUZIONI:
TOFU: il tofu io riesco a mangiarlo solo se è affumicato e con sesamo. Quello naturale non è che non mi piace, solo non sa di nulla e non mi dice nulla. Questione ovviamente di gusti. In questa ricetta potete quindi utilizzare un tofu naturale oppure della feta, del philadelphia o mozzarelle
SALSA DI SOIA: da quando ho iniziato ad usarla non ne faccio piu a meno e la caccio dappertutto! Potete condire le puntarelle con classico olio sale pepe
PUNTARELLE: la nota amara delle puntarelle è perfetta. Direi di sostituirle solo con spinacino e rucola o cicoria












no dai, con i miei problemi intestinali preferisco mangiare carne che verdura e per variare le proteine spesso prendo carne vegana
ormai è uno stereotipo che fa schifo per forza
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Carne vegana….cioè NON è carne, NON chiamarla carne. Ecco questo mi da enorme fastidio, perché i cibi vegani devono chiamarsi coi nomi di cibi che NON sono affatto vegani?? Bresaola vegana…. mortadella vegana, cotoletta di carne vegana… ma noooo !! E poi noooo! Sono fette di seitan e barbabietola, fette di tempeh e ceci, cotolette di tofu. Davvero che senso ha far finta che siano qualcosa che NON sono affatto??
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È come se scrivessero carne di cavallo e poi vai a vedere ed è una melanzana col pomodoro!!
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Pasta glutinosa per celiaci !!
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