La gioia del donare, la sorpresa nel ricevere. Mi fermo a riflettere, avvolta da mille lucine natalizie, con la frenesia tipica di questo periodo, dai fervidi preparativi, ai pensieri che si accavallano su cosa regalare sul filo del rasoio. Anche se prevedo, organizzatissima, ogni minimo particolare, arrivo gli ultimi istanti e manca sempre qualcosa, qualcuno a cui non avevo pensato, qualche parente al quale proprio non si sa che sorpresa fare! Mentre mi arrovello, sempre avvolta nelle lucine come un albero di Natale, la casa inizia a riempirsi di profumi e aromi che tra loro si intrecciano e si sovrappongono: dalla tiepida fragranza dei biscotti alla cannella, al sapido profumo delle zucchine in scapece, dal brontoloso aroma del caffè, al persistente odore del salmone affumicato. Tutto si amalgama, in un soffio leggero che attraversa i muri, penetra nelle tende e si diffonde nell’armonia della casa come a voler annunciare allegramente l’arrivo delle feste. E poi giunge l’inaspettato dono, che riempie il cuore già gonfio di gioia per quel pensiero lontano che mai mi sarei aspettata, quella gentilezza che un animo garbato mi ha voluto riservare, quel pensiero di inestimabile valore, per il solo fatto di essere stato concepito, voluto, realizzato. Mi cimento, penso, imbarattolo, cosicchè, do alla luce il mio personale regalo, che già so, sparirà misteriosamente, nella magica notte di Natale, in qualche bocca sorridente!
(grazie Patrizia per il dono inaspettato e graditissimo! Lo userò in tantissime ricette! Ora ho iniziato cosi!)


SUGGERIMENTO:
Se preferite, potete utilizzarle come contorno. Queste zucchine a scapece originarie della Campania, hanno un sapore forte e deciso che esalterà anche i piatti ai quali verranno accompagnate, sia essi di pesce o di carne. Servitele con foglioline di menta fresca.
Altrimenti, conservate come ho fatto io nei vasetti, saranno ottime su crostini di pane casereccio per un aperitivo alternativo e potete prepararle diverso tempo prima!

CURIOSITÀ’
Il nome a scapece o alla scapece probabilmente viene fatto risalire al tempo della dominazione spagnola, al termine escabeche, col quale ormai in diverse parti del mondo ci si riferisce al processo di marinatura nell’aceto e significa inzuppare.
C’è di più! Nella lingua latina “esca” vuol dire piatto, pietanza. Il cuoco e gastronomo più famoso degli antichi Romani fu indubbiamente Apicio, il quale stanco di condire molte pietanze con la salsa allora più diffusa, ottenuta da interiora di pesce, che non era certamente una salsa raffinata, decise di condire le zucchine con una salsa a base di aceto, per cui tale piatto fu nominato “esca Apicii” (pietanza di Apicio). Da cui sono derivati i termini “scapece” in italiano ed “escabeche” in spagnolo!

Ingredienti per circa 3 vasetti medi:
1 kg di zucchine piccoline
40 ml di aceto di vino bianco
1 spicchio d’aglio
peperoncino macinato grosso
qualche fogliolina di menta fresca
olio di semi per friggere
100 ml olio extra vergine d’oliva Bacci Noemio (qui)
Tagliate le zucchine a rotelline sottili e friggetele in abbondante olio di semi. Scolatele e asciugatele. Preparate il condimento delle zucchine: versate l’olio in una ciotola, unite l’aceto di vino bianco salate, emulsionate il tutto, poi unite anche la menta lavata e tritata in precedenza, lo spicchio di aglio sbucciato e tritato, il peperoncino a piacere, aggiungete le zucchine, amalgamate molto bene e fate riposare per circa 2 ore.
Distribuite nei vasetti di vetro sterilizzati senza pressare troppo, alternando peperoncino in polvere macinato grosso e foglioline di menta. Premete leggermente, colmate di un buon olio extra vergine e conservatele cosi almeno per un mese prima di utilizzarle. Le zucchine assorbiranno tutti i sapori e saranno eccezionali sul pane tostato!
