Fusilli con ragù alla siciliana, e camminare fa bene!

Ci sono alcuni giorni che la pigrizia si impadronisce talmente tanto di me che per andare a vedere se nella cassetta della posta di casa il postino ha depositato qualcosa, accendo la macchina, faccio retro ed esco dal cancello, controllo la posta, ingrano la marcia e ritorno in garage. Oppure sono talmente svogliata che per far fare un giro veloce al labrador, lo carico nel baule, faccio il giro del paese in macchina, e tornati, dopo 5 minuti, gli sorrido e lo lascio libero in giardino. E pensare che d’estate, in montagna, faccio i chilometri e i chilometri per raggiungere la vetta, infilando gli scarponcini fuori dalla porta di casa e togliendomeli alla sera dopo 10 ore di camminata, appagata e compiaciuta di me stessa. Questa sera, ho proprio voglia di mangiare una buona pasta col profumatissimo ragù alla siciliana che ho preparato ma, controllando la dispensa, mi rendo conto di non aver nessun pacchetto dal formato adatto, così, con ardito coraggio, decido di fare dieci passi a piedi e avviarmi verso il negozio di paese… Ben coperta, visto il freddo vento pungente, dopo poco torno, piuttosto trafelata, con sportina alla mano, ma gratificata per la passeggiata antipigrizia, rinvigorita, felice e con la certezza che camminare fa davvero bene!!

CURIOSITA’:
dire pasta è dire Italia, in fondo è davvero un simbolo italiano nel mondo. Abbiamo l’imbarazzo della scelta, ma per decidere se comprare pasta artigianale o pasta industriale è molto importante saperne le differenza. Innanzi tutto la grandezza degli stabilimenti, poi l’automatizzazione della filiera, e quindi la quantità di prodotto distribuito determina già una netta discordanza tra i due tipi di pasta. Poi sostanziale è la materia prima utilizzata: per l”artigiano la qualità è fondamentale, la scelta è ponderata e la possibilità di spaziare con la fantasia nel tipo di formato da proporre è illimitata. Da qui il prezzo più alto sul mercato. Per produrre la pasta secca si utilizza la semola, ricavata dalla macinazione del grano duro, ed è proprio il grano, a determinare la pasta migliore: ogni zona di coltivazione ha le sue peculiarità, del clima e del terreno, che sono alla base delle caratteristiche organolettiche della semola. Numerosi pastifici si dedicano alla produzione di pasta monograno dal sapore particolarmente identificativo.

Una novità che sta comparendo sugli scaffali dei negozi dedicati all’alimentazione naturale è pasta di legumi, realizzata a partire da lenticchie rosse, verdi o gialle, piselli, ceci, fagioli borlotti, neri e persino soia. Dal punto di vista calorico, i numeri fra una pasta e l’altra non cambiano: quella di legumi ha, come quella di semola, circa 350 calorie per 100 g. Ciò che cambia sono le sostanze che apportano energia: proteine per circa il 20%, mentre i carboidrati sono intorno al 50%. Il resto sono soprattutto fibre.
Per chi deve fare i conti con l’indice glicemico, deve sapere che è basso nei legumi e nei cibi ricchi di fibre, alto negli amidi della pasta comune e da esso dipende il senso di sazietà. Se è basso, la fame è subito soddisfatta e l’effetto dura a lungo. Se è alto, c’è un immediato effetto “pancia piena” ma anche un picco di glicemia seguito da un calo repentino, così che l’appetito tornerà presto. Naturalmente, il gusto dei legumi di partenza è sempre abbastanza percettibile, ma dal momento che piatti di pasta con fagioli, ceci o lenticchie fanno parte della nostra tradizione, alla fine non risulterà tanto strano!

SUGGERIMENTO:
Io ho provato quella di lenticchie rosse e devo dire di essere stata molto soddisfatta, se poi l’abbinerete al mio ragù vegetale, avrete fatto l’en plain! Mi riprometto di provare anche quella di piselli e vi farò sapere con quale sugo sfizioso potrete abbinarla!

Ingredienti per 3 persone:
350 gr di fusilli RUMMO (calcolare 100 gr a testa se si tratta di un piatto unico, altrimenti 80 gr di pasta ciascuno)
500 gr di ragù (se piatto unico e ben condito)
1 noce di burro
50 gr di parmigiano reggiano o padano
1 pizzico di sale

Portare a bollore una pentola d’acqua e versarci la pasta e un pugno di sale (per un litro di acqua viene raccomandata una quantità di sale di 10 grammi ogni 100 di pasta secca). In un pentolino scaldare il ragù con una noce di burro, quando la pasta è pronta, scolarla e condire nella stessa pentola calda, la pasta e il ragù. Servire spolverizzando di parmigiano a piacere.

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