Strudel di mele e la pioggerellina stufosa

Questa mattina, mi ha accolta, silenziosamente la prima vera giornata invernale; da mesi oramai, nonostante gennaio inoltrato, non ne sentivamo l’odore, il sole brillava costantemente nel cielo regalando lunghi raggi fino a spegnersi, la sera, sotto l’orizzonte. E’ comparsa la minuscola brina che avvolge i prati e le deboli tenere foglie del lauro infreddolito, e come una coperta bianca e lucente, si amalgama con il grigiore della nebbia fredda, bassa e insidiosa. Il silenzio del primo mattino, colmato solitamente dal cinguettio festoso degli uccellini, è malinconicamente ammutolito in questa gelida giornata. I colori sono spenti, non riescono a dar sfoggio al loro brio, tutto è assopito e annichilito, come a preservare il poco calore accumulato e non sprecar energie inutilmente. Mestamente mi affaccio, scacciando la depressione che ha una sua peculiare realtà nel cambio di temperatura e appena scorgo una pioggerellina fine, noiosa e insistente, il mio stato d’animo si strugge stufoso e annoiato. Approfitto di queste giornate monotone, di solito per sistemare qualche armadio, per riordinare fastidiose carte, per pulire le scarpe. Ma preferisco di gran lunga impiegarle, per concedermi un dolce buono e semplice, da gustare con una cioccolata fumante o un caldo profumato te, seduta inerte davanti al panorama invernale incorniciato dalla finestra.

SUGGERIMENTO:
potete utilizzare la pasta sfoglia pronta, il risultato non sarà esattamente lo stesso, e nonostante qualcuno arriccerà il naso, state certi che sarà buono ugualmente! Io per ragioni di tempo l’ho fatto tante volte e non ne è mai avanzata una sola briciola!
Normalmente lo strudel è servito tiepido, in modo da sprigionare tutto il suo profumo di mele e cannella, con un ciuffo di panna non zuccherata oppure con una crema alla vaniglia preparata con panna, latte, uova, zucchero e vaniglia, calda anch’essa.

LA STORIA:
Lo strudel ha una ricetta che parte addirittura dall’VIII secolo a.C.,al tempo degli Assiri; simili dolci si ritrovano anche nell’antica Grecia e del III secolo a.C. Probabilmente, anche grazie alla via della seta la ricetta si è così tanto diffusa andando però a modificare quella originale in diverse varianti.
Nel 1526 il sultano Solimano Il Magnifico avrebbe diffuso la sua ricetta nei territori conquistati, fino all’Ungheria. I continui contatti tra l’impero ottomano e quello austriaco fecero sì che anche la ricetta dello strudel passasse nell’impero austriaco, che nel 1699 conquistò l’Ungheria, e dal 1867, grazie all’impero austro-ungarico, arrivò quindi nel regno delle Tre Venezie.


Ingredienti per un strudel da 6/8 persone:

Per la pasta:
250 gr di farina 00
1 uovo
1 pizzico di sale
10 cl di acqua calda
150 g di burro

Per il ripieno:
800 g di mele Golden
80 g di zucchero di canna
50 g di burro
il succo e la scorza grattugiata di un limone
50 g di pinoli e di uvetta
2 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di rum un cucchiaino di cannella in polvere

Impastare la farina con il sale, l’uovo, il burro e poco per volta l’acqua, tutto con le mani in una lavorazione lenta e gentile, di almeno venti minuti. Ottenere una palla liscia e omogenea che non si attacca alle dita. Riscaldare una ciotola, meglio se in alluminio, versandovi dentro dell’acqua bollente. Attendere un paio di minuti e svuotarla, asciugarla e capovolgerla sulla palla di pasta, che resterà al caldo. Lasciare riposare per almeno un’ora. Sbucciare e togliere il torsolo dalle mele tagliandole a cubetti tutti della stessa dimensione, riunirle in una ciotola con il succo di limone, lo zucchero di canna, l’uvetta bagnata con il rum, la cannella e i pinoli. Stendere la pasta con un mattarello in una sfoglia rettangolare più sottile possibile. Sciogliere il burro senza farlo brunire, distribuire sul fondo della pasta e cospargere di pan grattato. (Questo trucco eviterà che mele troppo bagnate rilascino il sugo sul fondo dello strudel). Distribuire il composto di mele uniformemente, arrotolate la pasta sigillando molto bene i bordi. Con un coltello affilato incidete la pasta con alcuni tagli orizzontali. Spennellare con uovo sbattuto e burro e infornare a 200° per 30-35 minuti a seconda della potenza del vostro forno. Sarà pronto quando vedrete che i bordi sono croccanti e coloriti.

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2 risposte a "Strudel di mele e la pioggerellina stufosa"

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  1. Venerdì scorso , seduta davanti al camino, con una tazza di caffè al ginseng ,una fetta di strudel ancora tiepida guardare ,fuori dalla finestra ,cadere lievi fiocchi di neve………è stato un pomeriggio rilassante e gudurioso.

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