Uova, latte, farina, acqua, burro… pochi ingredienti nella dispensa e un orto ben curato, qualche albero da frutta e la mia vita è davvero perfetta. Sogno, immagino, mi diverto a crederci seriamente… sono solo queste piccole cose che vorrei avere quando andrò in pensione; una casa modesta, solitaria ed isolata, immersa nella natura, lontano da suoni e luci di una chiassosa città. Vorrei potermi svegliare quando ne ho voglia, sedermi nell’orto senza il tempo adosso, alzarmi solo quando la fame chiama, quando le mani iniziano ad impastare, quando il camino rimanda profumo. Vorrei poter leggere negli occhi di mio marito la nostra felicità, senza doverglielo chiedere continuamente, vorrei sorridere insieme ogni istante del giorno senza mai allontanarmi da lui, vorrei poter decidere quanto i minuti debbano correre o quanto, al contrario, si debbano fermare per ascoltare, per guardare, per sognare. Mentre immagino questa semplice vita, le mani corrono, stropicciano, schiacciano, e la crostata, grezza, rustica ma cosi affascinante e profumata, prende forma e si appresta ad essere infornata, attesa e prestamente divorata.

CURIOSITA’
Il grano saraceno (Polygonum fagopyrum), detto anche grano nero, è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Poligonacee. Il suo nome scientifico deriva dal fatto che i semi ricordano quelli del faggio (fagus), ma allo stesso tempo la pianta assomiglia al frumento, che in greco si chiama piros.

TIPOLOGIE
In commercio si possono trovare diversi tipi di farine di grano saraceno: a grana più o meno fina, a seconda di quanto è stata macinata, e più o meno scura, cioè integrale, ma anche germinata, dal sapore più dolce e delicato


ENERGIA PURA
Tra i preziosi minerali e vitamine contenuti nel grano saraceno troviamo: ferro, magnesio, potassio, selenio, zinco, rame e alcune vitamine del gruppo B. Questo potente mix nutrizionale lo rende un alimento ideale per i mesi più freddi dell’anno e per tutte quelle situazioni in cui abbiamo bisogno di un surplus di energia.


Il grano saraceno è la salutare base di due ricette italiane molto famose. Una è la polenta taragna, polenta tipica delle zone dell’alta Lombardia; l’altra sono i pizzoccheri, formato di pasta tipico della Valtellina


Ingredienti per una teglia da 28 cm
250 gr di farina di grano saraceno
200 gr di farina di mandorle o 00
100 gr di zucchero grezzo di canna
200 gr di burro di malga (in alternativa uno buono di panna da affioramento)
2 uova grandi
un pizzico di sale
300 gr di marmellata di mirtilli neri naturale
100 gr di nocciole tostate
zucchero al velo

Setacciare le due farine, a parte sbattere le uova con lo zucchero di canna e il burro. Aggiungere le farine e impastare velocemente. Ottenere un panetto compatto e metterlo in frigorifero per almeno mezzora. Passato il tempo infarinare per bene la spianatoia, prelevare poco meno di un terzo di pasta e lasciarlo da parte in frigorifero. Stendere la restante pasta con il mattarello creando un disco di circa 4 mm di spessore. Rivestire con la pasta la tortiera precedentemente infarinata e imburrata. Bucherellare con i rebbi una forchetta il fondo e rivestirlo di marmellata di mirtilli. Tritare grossolanamente le nocciole tostate e distribuire sulla marmellata. Stendere la pasta rimasta e creare un disco leggermente più piccolo della tortiera. Disporlo delicatamente sulla marmellata. Se si rompe o non è preciso non importa, anzi, renderà questa crostata ancor più rustica! Cuocere in forno preriscaldato a 180 ° per 45 minuti. Sfornare e far raffreddare. Cospargere di abbondante zucchero al velo e servire!

I want to walk along the lakes in the early morning mist and then come to your house for coffe and cake. Just beautiful.
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che bell’aspetto^^
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Che bontà…rustica…granulosa..amara quasi ma con un profumo e gusto inconfondibile Grazie!
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😍👏👏👏
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Grazie!
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Eccoti tornata! Squisita la torta…sapessi quanta marmellata di mirtilli ho fatto quest’anno. Buona settimana!
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Ciao! Chissà che buona la tua marmellata Luisella! Buona continuazione!
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Beh…almeno è fatta con i mirtilli di bosco appena raccolti. ( Che poi raccoglierli è la parte più divertente! ) Ciao e bentornata nella blogosfera!
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