Quando ritorno dai miei viaggi, mi trovo sempre la valigia ricolma di oggetti e di ricordi del luogo visitato. Ma soprattutto, nella mia mente e nel mio cuore, rimangono imbullonati per mesi e mesi, il profumo, il gusto e le sensazioni dei prodotti assaporati ed immancabilmente acquistati! Sul tagliere di legno, oggi giace una arista di maiale bianca e smunta e, all’apparenza, non ispira in me nessuna ricetta stuzzicante… finché mi appare, limpida e fulgida, l’immagine della costa normanna, con le immense spiagge bianche e il sapore di Calvados. Più lontano, un tintinnio di bicchieri schioccanti, e cincin allegri e giocondi, fa capolino ricordandomi che in Bretagna ho acquistato anche la bevanda dell’Olimpo, conosciuto come “Acqua di Aron” , il fermentato più antico del mondo, il meraviglioso idromele, che è pronto impaziente di essere stappato! E cosi, con due mele dal rosso acceso, l’ inconfondibile e inimitabile Calvados e la bevanda degli Dei Idromele, la mia arista ubriaca è pronta, in veste festosa, a banchettare sull’Olimpo e io nostalgica ed ebbra guardo, dall’alto, e sogno le coste eteree di Normandia e Bretagna!
UN PO’ DI STORIA:
Idromele : è una bevanda alcolica prodotta dalla fermentazione del miele. È forse il fermentato più antico del mondo, più ancora della birra, in quanto non era necessaria la coltivazione per poterlo produrre e nell’antichità era noto come “la bevanda degli Dei”. Non si hanno notizie certe sul periodo in cui l’uomo imparò a produrre l’idromele, ma si suppone che l’origine sia antichissima, vista anche la semplicità di preparazione. Lo si trova prodotto quasi ovunque si trovino le api. Conosciamo un idromele dell’antico Egitto, quello dell’antica Grecia, uno dell’Inghilterra celtica, l’idromele della Scandinavia vichinga, quello degli antichi slavi e probabilmente ne esistono e ne sono esistiti molti prodotti anche in altri luoghi.
Calvados: è un’acquavite di sidro di mela, denominazione di origine controllata prodotta nell’omonimo dipartimento francese della Bassa Normandia, nella Francia del Nord.
(ispirazione e spunto da una ricetta di http://www.grazia.it/cucina/ con qualche modifica personale)
Ingredienti:
1 kg arista di maiale
600 gr mele
4 chiodi di garofano
1 bicchiere calvados
1 bicchiere idromele
1 rametto mirto
1 mazzetto timo
1 foglia alloro
olio di oliva extravergine
sale
pepe
In una casseruola, che possa andare anche in forno, appoggiate l’arista intera e incidetela leggermente con qualche taglio orizzontale. Irroratela di olio, mettete una foglia di alloro, il timo, i chiodi di garofano e un bicchierino di idromele e lasciate marinare per 60 minuti. Accendete ora il fuoco moderato e rosolate il maiale, aggiustate di sale e sfumate con il bicchiere di Calvados. Fate sigillare bene la carne da tutti i lati. Passate la casseruola in forno già caldo a 170°C per 20 minuti. Aggiungete le mele tagliate a spicchi, e proseguite la cottura per altri 30 minuti. Togliete la carne dalla pirofila e frullate grossolanamente il fondo di cottura con le mele, lasciandone qualcuna intera. Se risultasse molto asciutto aggiungete ancora dell’idromele e un goccio d’acqua calda.
Servite con patate rosse al forno aromatizzate al rosmarino!
Bon appétit!
Ogni ricetta è un viaggio…. ed i tuoi racconti profumano di ricordi così come le tue ricette!
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Grazie Buongustaio che belle parole!!!!
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L’ha ribloggato su PIATTORANOCCHIOe ha commentato:
Ricordi……..
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