Domenica mattina, il tempo è incerto, ancora non ha deciso da che parte stare, se regalare un pò di caldo sole o continuare a piangere lacrime di pioggia. La temperatura è gradevole e tutto sommato, sono contenta di poter assaporare il mio giardino, dal verde rigoglioso e abitato da così tanti piccoli animali. Gli uccellini, stamattina mi hanno allegramente salutato, i bombi già ronzavano felici tra i fiori e le instancabili formichine, perfettamente in fila, espletavano il loro dovere quotidiano. I pesciolini rossi, nello stagno, si rincorrevano giocando gioiosamente, le zanzarine saltellavano poggiandosi sull’acqua limpida, lucertole, immobili, assaporavano il tepore accumulato coi pochi raggi di sole, sui sassi ruvidi e irregolari della casa. Attorniata da tanta natura, dal profumo dell’orto e del frutteto, osservo la voglia di sole da parte di ogni filo d’erba e mi abbaglia il colore, rosso e intenso, dei frutti appena comperati. Un delizioso sugo di pomodoro mi avvolge in cucina, un morbido sentore di salsa casalinga rende la domenica famigliare e mentre attendo mi informo, scopro e sorrido, accrescendo il mio sapere di notizie e curiosità.

Pomodoro o pomidoro
Gli Spagnuoli ce lo portarono dal Messico verso la fine del secolo XVIII e fu accolto con tanta benevolenza che nel corso di pochi anni è diventato il compagno indispensabile di altri alimenti, un ospite gradito nelle nostre cucine. Dal principio per la sua apparenza e il suo colorito smagliante fu detto pomo d’amore (pomme d’amour) poscia forse per l’economia di voce il pomo d’more cangiossi in pomodoro.

In America la pianta del pomodoro era nota e diffusa già in età precolombiana, ma non come pianta alimentare. Essa veniva utilizzata solo come pianta ornamentale, come noi oggi usiamo i fiori, per abbellire luoghi e giardini; questo vegetale, infatti, veniva considerato pericoloso a causa del suo alto contenuto di solanina, sostanza considerata a quell’epoca dannosa per l’uomo, pertanto non idonea all’alimentazione. Questo suo presunto potere nocivo venne confermato anche dagli studiosi europei: già nel 1544 l’erborista Italiano Pietro Mattioli classificò la pianta del pomodoro fra le specie velenose. Questa sua capacità malefica, fece si che al pomodoro venissero attribuiti anticamente misteriosi poteri: con le diverse parti della pianta gli alchimisti del ‘500 e del ‘600 preparavano pozioni e filtri magici, eccitanti ed afrodisiaci, capaci di creare, rinvigorire o allontanare l’amore. Lo stesso termine francese “pomme d’amour” sembra nasca proprio da queste sue presunte proprietà.

Arrivato in Europa come ‘pianta ornamentale’ questo vegetale tale rimase per molti anni. In Francia, per esempio, gli uomini la usavano per farne omaggio alle dame, come gesto d’amore. Varie furono le denominazioni attribuite alla nuova pianta nelle varie lingue:in Italia “pomodoro” , “love apple” in inglese, “pomme d’amour” in francese, “Libesapfel “ in tedesco.
Il pomodoro ad un certo punto viene inserito tra i frutti commestibili. Non è mai stato chiarito in quale luogo ed in quale periodo il pomodoro da pianta ornamentale e velenosa, circondata da leggende popolari, sia diventata per gli Europei pianta commestibile. Anche per gli abitanti dell’America del Sud del resto la pianta ed i suoi frutti non erano mai stati considerati adatti all’alimentazione umana.

In Italia l’uso costante in cucina del pomodoro inizia ai primi dell’Ottocento quando fu ufficialmente inserito nei primi trattati gastronomici europei. Nell’edizione del 1819 del “Cuoco Galante” a firma del grande cuoco napoletano di corte Vincenzo Corrado, si trovano diverse ricette con pomodori. Eccone una:
“Per servirli bisogna prima rotolarli su le braci o, per poco, metterli nell’acqua bollente per toglierli la pelle. Se li tolgono i semi o dividendoli per metà, o pure facendoli una buca.”
Un curioso aneddoto racconta che alcuni rivali di Abraham Lincoln, 16° Presidente degli Stati Uniti eletto nel 1860, nel tentativo di avvelenarlo, convinsero il cuoco della Casa Bianca ad usare il pomodoro per preparare alcune pietanze, convinti dell’effetto letale. Le pietanze non solo non ebbero l’effetto voluto ma furono particolarmente gradite. Scoperta la congiura, che fu presto rivelata, questo fatto contribuì alla diffusione del pomodoro, poiché non solo risultò infondato ogni timore di tossicità, ma addirittura fu messa in luce la sua grande bontà. Lincoln da allora ne divenne un consumatore entusiasta.
Queste simpatiche e preziose notizie le ho prese nel web, cercando la parola “pomodoro etimologia”


Ingredienti:
le quantità degli ingredienti variano a seconda di quanta salsa avete intenzione di preparare. Potendola conservare anche diversi mesi se messa correttamente sottovuoto e sistemata in un luogo fresco e al riparo dalla luce, è bene prepararne una grande quantità.
La dose per 4 persone circa, comunque è 1 Kg di pomodori tipo pizzuttello, San Marzano maturi e sodi, abbondante basilico fresco, 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva, un pizzico di sale, uno scalogno o una piccola cipolla, sale e all’occorrenza un pizzico di zucchero.
Pulite, lavate e togliete il picciolo ai pomodori, tuffateli in acqua bollente per 2 minuti circa fino a quando non vedrete la polpa spaccarsi. In una pentola dal fondo pesante, scaldare l’olio, imbiondire lo scalogno tritato grossolanamente con qualche foglia di basilico. Con un passaverdure, passate i pomodori, che se sono sodi e maturi non avranno tanta acqua. Il passaverdure servirà a dividere la polpa dalla buccia e dai semi troppo grossi. Amando la polpa un pò rustica, qualche seme a me piace vederlo e sentirlo. Non amo affatto invece lo spicchio d’aglio che alcuni utilizzano. E’ solo gusto personale.
Fate cuocere la passata a fuoco lento per 2 ore circa, in modo che si riduca e si compatti bene, regolando di sale e se sentite una nota troppo acida, aggiungete un pizzico di zucchero.
si.Alessia
Il gusto della salsa di pomodoro è dolce??😋
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Si Takashi! Hi! E’ dolce e rotonda quando i pomodori sono maturi ! Nei mesi di luglio e agosto sono ancora più buoni !
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wow〜😋😋
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Buona domenica, Alessia!
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Grazie Luisella anche a te !
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nice post Alessia….really wonderful use of tomatoes
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Thanx Obaid! You are always kind!!
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Wonderful post! Thanks for sharing.
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Thanks Megala!!
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I like pomodoro!!(^.^) Italian tamato is sweet compeare with japanese one!(*^^)v
I think it’s very suitable for Italian cuisine(^^)/
Anyway, When tamato arrived in Japan, it’s also pianta ornamental!
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Thanks Tabisurueiyoushi!!! *(^ ^)v! Why in Japan it is pianta ornamental?? 🤔
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Japanese didin’t know it’s a vegitable at that time. (about 330years ago.)
Most of alien plants same too. Because someone who bring tomato in Japan told it’s plant!
On the other hands, They afraid of red coller vegitable, because they thought it was poisonal.
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😲 どうもありがとう!! m(_ _)m
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どういたしまして(*^^)v
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Io sapevo che delle patate! Poveri frutti giunti dal Sud America!!
Ed era ovvio che al Sud se lo mangiassero comunque, altrimenti non ci sarebbe la battuta sulla nonna che prepara sempre il ragù (ma quanto è buono??)
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tanto buooono ! Grazie mille !
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Prego!
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Riesco solo ora a visitare nuovamente Piatto Ranocchio, mi mancava l’acquolina che mi fanno venire le tue foto! Molto interessanti anche le informazioni sul pomodoro, grazie Alessia!
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buona ,semplice e veloce è ideale in estate io , quando faccio l’uovo all’occhio di bue ,la metto intorno ; bello da vedere e buono da mangiare credimi.
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Ciao Rosatea! E ma che bella idea la tua, fammi capire, prepari l’uovo all’occhio di bue e poi metti il sugo di pomodoro intorno? Da provare! Grazie mille del suggerimento!
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Si ,dici bene ,diversamente puoi fare il bianco dell’uovo strapazzato con la salsa di pomodoro e poi adagiare in mezzo il rosso , cercando di non romperlo ;coprire poi il tegamino con il coperchio per pochi minuti e servire .
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una poesia… una delizia… tutto ciò che alla base della cucina ITALIANA! Che scatti favolosi complimentoni, gran bel post 😉👊
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superb
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Grazie mille !!
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Wow. Tomatoes portray both good and evil. That’s quite a thought.
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Thanks !!
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