Io, che amo la solitudine della mia casa dove è custodito tutto il mio mondo, che aspiro al silenzio che mi circonda, che gioisco dei sorrisi ammutoliti dei miei uomini e delle parole pacate e sibilate.
Io, che sbraito e mi inalbero per le ingiustizie, i nodi in gola, i bocconi amari, caparbiamente sola ad affrontare problemi, piccoli o grandi che siano, non per fuggere da essi, arginarli e raggirarli, ma per respirare profondamente senza che alcuno mi tolga l’aria necessaria, di cui ho bisogno per capire e non cadere. Io, che adoro la disarmante bellezza della natura, che ascolto i temporali, il vento che sussurra, le nuvole che respirano. Che sento la lacrima che riga il mio viso mentre mi perdo in un tramonto, mentre trasformo i colori di una foto senza significato, in un capolavoro in bianco e nero per risaltarne le emozioni. Io, che non perdo l’occasione di essere serena anche sulla cima sperduta di una montagna, a guardar negli occhi i miei amati senza parola proferire, ascoltando il passaggio dei minuti, colmando stomaco e mente di profumi, panorami e sogni. Io, che rincorro ogni giorno quell’effimera felicità per poi ritrovarla insita nelle cose semplici, non nel possedere, ma del godere di un sapore primitivo e sconosciuto. Io, che dal parrucchiere ci vado una volta all’anno, supplicando di non camuffare giammai la ciocca bianca che mi incornicia il viso, perchè se le rughe su di esso raccontano tutti i miei anni, non ho necessità alcuna di nascondere l’argento che impreziosisce i miei giorni. Così senza trucco ne chissà quali ornamenti, vivo spoglia da impicci e inutili suppellettili concentrando le mie energie su ciò che davvero porta linfa alla mia vita: cucinare, donare e amare incondizionatamente, cosicché la soddisfazione nello scorgere visi estasiati dinanzi alla crostata di fichi appena sfornata, mi ripaga e mi rende consapevole che ogni ora, ogni giorno, ogni istante, per tutto questo, vale davvero la pena di esser vissuto.

SUGGERIMENTO:
questa crostata, avrà una consistenza diversa dalla classiche crostate per la presenza del lievito nell’impasto della pasta frolla. La sua morbidezza vi conquisterà. Ho scelto di usare il lime nella crema pasticcera per dare un tocco fresco e più deciso a tanta dolcezza.

LO SAPEVATE CHE:
Il fico è un falso frutto, perchè altro non è che un’ infruttescenza carnosa a forma di pera, ricca di zuccheri quando maturo che racchiude all’interno micro fiori unisessuali. Esistono centinaia di varietà: fichi fioroni, formati da gemme dell’autunno precedente che maturano a fine primavera o a inizio estate, e i fichi forniti, o pedagnoli, dolci e succosi, formati da gemme primaverili che maturano alla fine dell’estate ma nello stesso anno. Alcune piante sono unifere, hanno cioè una sola fioritura annuale, e comprendono varietà come brogiotto, marchesano e verdino, mentre altre sono bifere poiché fruttificano due volte l’anno come dottato o piombinese.

DIFFERENZE:
In totale ci sono ben più di 150 varietà di fichi: bianchi, marroni, viola, neri e verdi. I più conosciuti però sono il fico nero, asciutto e zuccherino; fico verde, morbido dalla buccia sottile e fico viola, delicato, dolce, sicuramente il più succoso.

IL LIME:
Limone e lime sono due agrumi appartenenti alla stessa famiglia (Rutacee) con diverse affinità e qualche importante differenza. Con il termine limone (citrus limon) si indica sia l’albero che il frutto che ne deriva. La limetta, Citrus aurantiifolia, conosciuta soprattutto come lime, è l’albero che dà il nome ai suoi frutti piccoli, dalla buccia sottile, che solitamente vengono raccolti ancora verdi quando sono più succosi. Il lime è però meno ricco di vitamina C rispetto al limone, ha importanti proprietà antiossidanti e ha però oltre il doppio della vitamina A che contiene invece il limone. Il sapore del limone è più acidulo di quello del lime che è invece più aspro.

ORGOGLIOSA DI QUESTE FOTO:
la giornata era uggiosa, non sapevo come inquadrare le mie foto, ne ho scattate ben una trentina per essere certa di trovarne almeno qualcuna da pubblicare. Ero certa che la luce non fosse per niente bella e non riuscissi a far uscire da loro il profumo e il sapore della mia crostata e invece una volta scaricate sul pc… sorpresa: orgogliosa di queste foto, non sono riuscita a sceglierne solo alcune, erano tutte belle, di una luce magica e mi sono emozionata da sola. Spero piacciano anche a voi. La carrellata continua:





Ingredienti:
per la crema pasticcera al lime
2 tuorli
20 gr di maizena
70 gr di zucchero
200 gr di latte
50 gr di panna fresca liquida
il succo di un lime

per la pasta frolla alle noci:
140 gr di farina
120 gr di burro
110 gr di zucchero di canna
2 tuorli
120 gr di gherigli di noci
1 cucchiaino di lievito per dolci in polvere
1 pizzico di sale

Sgusciare le noci e tostarle in forno a 180° per circa 10 minuti. Tritarne una parte nel mixer con un po’ della dose di zucchero, l’altra parte, tagliarla a coltello in modo che rimanga più grossolana e lasciare qualche gheriglio intero per la decorazione finale. Lavorare il burro con un cucchiaio di legno creando una crema e poi unire lo zucchero. Aggiungere i tuorli e mescolare bene. Ora setacciare la farina di noci, la farina 00, il lievito per dolci, il pizzico di sale e in ultimo aggiungere queste polveri al composto di burro, lavorando e amalgamando il tutto formando una palla compatta. Avvolgerla in pellicola e far riposare in frigo. Nel frattempo preparare la crema pasticcera al lime mettendo sul fuoco il latte e la panna e portando a sfiorare il bollore. In una ciotola sbattere i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa. Incorporare la maizena e continuare a girare. Aggiungere anche il succo di un lime. Versare il composto di latte e panna caldo a filo nello ciotola e continuare a mescolare. Riportare la ciotola a bagnomaria sul fuoco e addensare la crema. Quando sarà piuttosto densa ma ancora fluida, toglierla dal fuoco e farla raffreddare. Riprendere la pasta frolla e foderare una tortiera rettangolare, livellare bene i bordi, tenere da parte la pasta avanzata, bucare con i rebbi di una forchetta, coprire la base con carta da forno e sfere di ceramica e metterla, per la cottura in bianco, in forno già caldo a 200° per 15 minuti circa. Quando i bordi della crostata risulteranno dorati, togliere la carta e le sfere e continuare la cottura per altri 10 minuti.

Nel frattempo confezionare dei biscottini della forma che preferite con la pasta avanzata e cuocerli in forno per 10/15 minuti circa. Una volta che la frolla sarà cotta, sfornarla e farla raffreddare. Farcire la crostata con la crema pasticcera ben livellata, i fichi tagliati in quarti, qualche gheriglio di noce e i biscottini di pasta avanzata.
Questa la vedo bene anche con fondo di focaccia salata…o no? E Si che le foto sono belle! 😉 buongiorno!
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Certamente! Una frolla salata con un pizzico di pepe.. e al posto dei biscotti del buon prosciutto di San Daniele
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Puoi pubblicarlo come prossimo post!
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Bella idea!!!! Grazie mille 😘😘
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Felice di averti dato un’idea…perbacco! Ciaooooo!
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Magnifica 💕
Se solo non avessi il diabete 😟
Quando si potrà guarire da questa malattia?
Dio ci protegga!
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Ciao Vicky! Mi spiace moltissimo 😢 spero che almeno leggere ciò che scrivo ti “distragga” dalle foto 😘
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Non sono invidiosa della salute altrui.
La bellezza di ciò che ho e sono mi ricompensa molto.
Tra questo c’è anche il tuo blog 😊😊😊
Complimenti Alessia!
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Tesoro di Vicky! 😘
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wonderful…must be delicious Alessia…& how are you & how is your life?
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Bravissima…adoro i fichi e questa crostata è speciale!!!!
😘😘😘
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Grazie mille!! gentilissima!
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Interessante e delizioso
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Grazie Luisa sei sempre gentilissima 🤗
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la sfoggio alla mia Gio’ se riesco nell’intento…
non sono un grande chef 😉 ma dalla descrizione vale la pena che io tenti, quantomeno. Ciao, grazie 1000 TI SEGUO. Gianmarco
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Grazie mille!!! 😊 benvenuto!!!!! E fammi sapere … qualsiasi dubbio son qui! Io nemmeno lo sono , mi piace solo cucinare! 🤗
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sono orgoglioso di aver bussato la tua porta perché sotto il profilo culinario ho importanti lacune, spero di migliorare leggendo i tuoi post e tentando poi di riprodurre ciò che vedo e leggo. Grazie 1000 sei gentilissima non esitero’ a contattarti se avrò bisogno e avrò bisogno per certo 😊
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Che piacere e che emozione 😊
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Caspita, onorata sono io Gianmarco, ho letto per un attimo il tuo blog e… sono io a dover essere felice che hai bussato! Complimenti davvero sei una persona incredibile. Promesso che leggerò con calma i tuoi articoli, sono certa che avrò molto da imparare
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parole D-E-L-I-Z-O-S-E COME LE MILLE COSE CHE NON SO CUCINARE. TI RINGRAZIO TANTISSIMO…GRAZIE 1000 DEI COMPLIMENTI CHE NON MI ASPETTAVO ❤❌🖒
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L’avrò letto e scritto mille volte, però mi dimentico sempre di questa precisazione sul fico! Sempre giusto ricordarlo, frutto-finto!
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Eh già…strano vero?
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Sì! Come il fatto che il pomodoro in realtà sia un frutto hahahah
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Yum!!!
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Ed ecco che appena ricomincio a visitare Piatto Ranocchio … il mio girovita ricomincia a lievitare … e solo guardando le foto! Be’, ne vale la pena però 😋 GRAZIE ALESSIA
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Sei un tesoro Elena 😘
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L’ha ripubblicato su Antonella Lallo.
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Buona ,buonissima ,consiglio a chi ti segue di provarla perchè è oltremodo squisita .L’abbinamento degli ingredienti è sicuramente indovinato .Buon appetito a tutti.
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Ciao Rosatea! Hai provato a farla? Ti è piaciuta davvero? Oh come sono contenta! grazie mille !!
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si,si l’ho fatta ,ho fatto del mio meglio.L’aspetto era meno artistico di come l’hai presentata tu ma il sapore era sicuramente squisito .In un battibaleno erano sparite anche le bricciole.
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Che bello Rosatea! Sono felice che hai provato questa ricetta e ancor di più che ti è piaciuta così tanto!
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