Cornetti sfogliati, altro giro, altra corsa, evviva Rosi

E’ incredibilmente difficile immaginare una vita senza scadenze regolari, senza orari precisi delineati, senza una tabella di marcia organizzata e pianificata. Almeno per me. Vivo altalenanti emozioni tra il sentirmi ancora una bimba, completamente dipendente da tutti e da tutto, pregna di sogni da raggiungere, di fantasticherie e giochi senza alcun gravoso dovere, e una donna ormai adulta, con grandi responsabilità sulle spalle, una casa, una famiglia da amare e rispettare, un lavoro da onorare e la paura di non farcela. A volte mi perdo in situazioni inaspettate, imprevisti improvvisi come solo la vita vera può essere, inerme davanti ad eventi più grandi di me oppure dinanzi a sciocche incapacità o futili ottusità. Nella scatola della mia vita pigio con forza idee, progetti, desideri, sogni fino al giorno in cui non riesco più a contenerne altri e come rivoli di acqua fresca, li interseco, li lascio, li riprendo e li dirigo verso quell’unico torrente che si ingrossa e si incammina verso il mare, attraversando, prima impetuoso, poi cheto e placido, rocce, boschi, prati, aride terre, mondi diversi. In fondo è solo questione di aspettare che gli eventi passino, che scorrano via. Mi pongo battagliera davanti ad insuccessi, errori, avversità e le lascio scivolare lontane, tornando ad ammirare il sereno del cielo, la semplicità della mia casa, la delicatezza del tempo a disposizione. E con caparbietà ho voluto rifare i cornetti sfogliati, ho accettato la seconda sfida, visto che la prima non mi ha soddisfatto, con un nuovo metodo, una nuova teoria e stavolta il premio è arrivato, ma tutto merito della mia amica Rosaria, della sua gentilezza e sicurezza, del suo essere cuoca formidabile, divisa tra tradizioni palermitane, napoletane, romane e perché no, ora perfino comasche! Altro giro, altra corsa ….evviva Rosi!

SUGGERIMENTO:
il trucco di queste buonissime briosce è la divisione in strisce della pasta, che oltre a far risparmiare tempo rispetto alle classiche 3 pieghe della pasta sfoglia, sono più semplici e intuitive da fare e soprattutto il burro, ben distribuito su ogni striscia, cuoce e rende croccantissimo ogni strato.

CURIOSITÀ’
in questa ricetta ho deciso di utilizzare molto più lievito madre di quella precedente (qui). E’ fondamentale questa cosa perchè il lievito madre ha una lievitazione più lenta. Nel caso potete tranquillamente usare il lievito di birra nella quantità di 10 gr per fare il lievitino sciolto in 100 ml di acqua tiepida, 100 gr di farina e 15 gr di zucchero. Quando sarà raddoppiato potete utilizzarlo nella ricetta

PER COMODITÀ’:
i tempi per questa ricetta sono ridotti a tre passaggi. Ammettendo che si inizi alle ore 17 il primo passaggio è il lievitino, verso le 19-20 secondo passaggio per formare la palla di pasta, verso le 23 stendere e fare i cornetti. La mattina dopo spennellarli e cuocerli. Regolatevi cosi se li volete per colazione!

DIFFERENZE:
la prima grandissima differenza è la morbidezza di queste briosce rispetto a quelle precedenti, la parte esterna croccante e l’interno morbido, molto più sfogliato. L’esterno delle altre briosce è più “duro” e l’interno più pieno, per intenderci le altre briosce avevano una sorta di “mollica di pane” pastosa internamente, queste invece sono burrose e soffici, con gli strati che si sentono ben divisi in bocca. L’ultima differenza è che le altre briosce il giorno dopo, si induriscono parecchio mentre queste diventano quasi più buone, leggermente scaldate, mantenendo croccantezza esterna e morbidezza interna.

Ingredienti:
200 gr di lievito madre non rinfrescato (qui come fare 1 parte e 2 parte)
200 gr di farina
200 gr acqua

500 gr di farina
200 gr di zucchero semolato
70 gr di burro fuso
125 ml di latte
1 uovo
1 albume

per sfogliare:
150 gr di burro a pomata
zucchero semolato

per spennellare:
1 tuorlo
10 ml di latte

Iniziare a rinfrescare 200 gr di lievito madre con 200 gr di acqua tiepida, rendetelo liquido e aggiungete 200 gr di farina. Mescolare e ottenere una crema densa, non liquida, ma nemmeno troppo dura. Lasciare raddoppiare di volume, ci vorranno circa due ore. In una ciotola versare il latte con lo zucchero, aggiungere un uovo intero con un albume, i 70 gr di burro fuso e il lievitino. Mescolare con cura poi aggiungere poco per volta la farina. Formare una palla morbida e gonfia e riporre in luogo caldo per almeno tre ore o fino a quando raddoppia di volume.

A questo punto stendere la pasta in un rettangolo di 2 o 3 mm al massimo e ricavare 6 strisce lunghe. Rendere il burro a pomata scaldandolo 30 secondi nel microonde e spennellare cinque strisce. Cospargere di abbondante zucchero semolato le strisce poi procedere a sovrapporle lasciando per ultima l’unica non imburrata.

Schiacciare con i polpastrelli e appiattirla poi con il mattarello stenderla nuovamente fino ad arrivare a 2 mm. Formare i triangoli da circa 8 cm di base, praticare un taglietto e arrotolarli. Lasciarli tutta la notte coperti da un canovaccio su carta da forno.

La mattina successiva, spennellarli con il tuorlo e il latte mescolati, e cuocerli a 150 gradi per 25 minuti, poi tre minuti a 200 gradi. Ho utilizzato il forno combinato.

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8 risposte a "Cornetti sfogliati, altro giro, altra corsa, evviva Rosi"

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