Torta caprese, il pettirosso, l’amicizia e Rosaria!

E’ mattina presto, seppur sia domenica, e io sono già alzata. Mi piace godere del silenzio della mia casa alle prime luci dell’alba, aprire le persiane all’aria fredda e far entrare strisce di buio che creano giochi arcani e misteriosi. Amo chiudere gli occhi e respirare ventate di vita invernale e scrutare il cielo ancora indeciso sul da farsi. Lascio alle spalle la grande finestra aperta sul giardino e senza badare alla brina e alla gelida nebbia che piano risale, poso le briciole ai miei amici, sussurrando loro di venirmi presto a trovare. Ritornando sui miei passi, entro felpata in cucina e odo subito uno strano stropiccìo di ali, dei colpetti ingenui alla finestrella, poco distante da me e senza respiro vedo, un piccolissimo pettirosso darsi pena, cercando la via d’uscita di una gabbia mai voluta. Il piccolo s’era intrufolato dalla finestra aperta e spaventato ora non riuscendo più ad uscire, non si dava pace. Ho teso lui le mani, l’ho raccolto, tremante, dandogli fiducia con la voce, l’ho accarezzato e avvolto delicatamente poi avvicinandomi alla finestra, ho aperto le dita per liberarlo e lui invece si è accovacciato nel mio palmo. Lo stupore è stato incredibile, i suoi occhietti, come perline nere mi fissavano serene, mi sorridevano. Un istante di gratitudine e di sincera amicizia. Un battito d’ali, un altro sguardo d’intesa, poi il volo. Torno in casa riempita di gioia, e mi metto a cucinare una torta deliziosa che tanto sa di amicizia, di fugaci istanti, di brevi sguardi ma onesti e sinceri. Una torta suggerita da un’amica che c’è, ma è lontana, che mi ricorda piccoli bellissimi momenti passati insieme, e che certamente mi fa dire: volete mangiar bene? Un battito d’ali, uno sguardo e via veloci andiamo… dall’amica Rosaria!

SUGGERIMENTO:
Ho seguito alla lettera la ricetta di Rosaria, non avevo dubbi fosse la migliore, in effetti è stata una piacevolissima sorpresa!! Se volete rendere elegante questa torta, procuratevi degli stampi decorativi per torte e dopo aver spolverato generosamente di zucchero al velo bianco, create il disegno con del cacao in polvere.

CURIOSITA:
La torta Caprese, quella perfetta, è indubbiamente quella che si ha la fortuna di gustare solo a Capri, nelle pasticcerie. La troverete umida e morbidissima al centro, ricoperta da una sottile crosticina croccante, dal gusto e profumo tipico di questo dolce. Gli albumi montati a neve sono importantissimi perché donano all’impasto quella giusta morbidezza e creano le condizioni giuste per il guscio perfetto e una consistenza morbida e umida. Non serve affatto l’aggiunta di farina, basta la farina di mandorle e nel mio caso la leggerissima aggiunta di qualche biscotto sbriciolato.

STORIA
La torta caprese è un dolce tradizionale napoletano, preparato con mandorle, cacao, uova, zucchero e lievito. Dopo la cottura in forno si mette lo zucchero a velo.

La storia dice che il re di Napoli si sposò con una principessa austriaca. Quando la principessa veniva a Napoli voleva una torta austriaca chiamata torta sacher. Il cuoco del palazzo reale non conosceva la ricetta e inoltre la principessa sapeva solamente come era fatta la torta, ma non come si preparava. Allora i cuochi si ingegnarono a fare una cosa simile e allora è nata la Caprese.

La caprese di Rosaria:

250 grammi Valle’ ammorbidita a temperatura ambiente
250 grammi di zucchero
250 di mandorle tritate
200 grammi di cioccolato fondente
5 uova a temperatura ambiente
7 biscotti secchi ( tipo oro saiwa)
1 cucchiaino di lievito per dolci.

Procedimento:
Sciogliere il cioccolato fondente. in una bacinella a bagnomaria. Frullare insieme le mandorle e i biscotti secchi ottenendo una sorta di farina, dividere le uova, lavorare il tuorlo con lo zucchero fino a renderlo spumoso. Poi sbattere gli albumi con un pizzico di sale a neve ferma e metterli da parte. Aggiungere la valle’, la farina di mandorle e biscotti secchi, il cioccolato e il lievito. Per ultimo incorporare gli albumi. Imburrare e infarinare una teglia con fondo rimovibile, versare il composto e livellare. Accendere il forno e quando sarà caldo mettere la torta in modalità statico a 170 gradi: la caprese si fa asciugare in forno non cuocere.
Sfornare e lasciare raffreddare su di una gratella. Capovolgere e spolverare con abbondante zucchero a velo.

13 risposte a "Torta caprese, il pettirosso, l’amicizia e Rosaria!"

Add yours

Lascia un commento

Sito web creato con WordPress.com.

Su ↑