Risotto ai finferli e tanta ma tanta tanta nanna.

Il cambio di stagione ha sempre rappresentato per me, un grande ostacolo da superare. Se non continuassi a sentire… non ci sono più le stagioni, …non si capisce più in che stagione siamo, …aaahh una volta si che c’erano le stagioni, mi preoccuperei davvero perché vorrebbe dire che nel mio animo, nel corpo e nella mente, le stagioni ci sono tutte, perfettamente in fila, con i parametri giusti e l’alternanza ciclica esatta, mentre fuori non è così. Affetta da questo disordine stagionale, mi sento esausta, priva di vitalità, a corto di energie. Osservo, spesso sconsolata, dalla finestra, l’intercedere delle giornate e mi chiedo chi sono, cosa sto facendo e non ricordo nemmeno perché mi pongo queste domande. Ecco perciò che parte la corsa folle agli integratori, “sicuramente mi manca la vitamina B” sospiro tra me e me e ingurgito uova, pesce, piselli a più non posso. Poi vedo in televisione una nuova pubblicità, e quindi mi convinco che la vitamina che mi manca è la C, e via di agrumi, kiwi, radicchio e broccoli come se non ci fosse un domani. Potrebbe anche essere un calo di zuccheri, anche se ne dubito fortemente, visto i maniglioni anti panico che hanno sostituito le maniglie nel mio girovita. Tutta presa da incubo stagionale, accuso anche qualche calcolo renale, così giusto per non farmi mancare nulla e l’ecografia definisce i miei organi interni stressati dal passaggio di questi simpatici sassolini. Se sono stressata così in profondità, intimamente figuriamoci fuori! E se le mie classiche 8 ore di sonno filato che mi accompagnano oramai dalla culla al letto matrimoniale fossero diventate poche? Mi rassegno e inizio a pensare che sarebbe proprio il caso di dormire un pò di più. Nel rimestare lenta il mio buonissimo e cremosissimo risotto, congetturo e ipotizzo, dopo aver finito di mangiare questa manna, di dedicare a me stessa una settimana o più, di tanta ma tanta tanta nanna!

SUGGERIMENTO:
se siete golosi potete sostituire la panna vegetale con il mascarpone e aggiungere delle nocciole tostate. Farete un figurone!

RISO VIALONE NANO:
Le varietà di riso sul mercato sono ormai molte e troppo spesso si finisce con l’acquistare un riso inadatto alla preparazione di un risotto. Si tratta di un errore comune e purtroppo un risotto preparato con il riso sbagliato, è un risotto rovinato. Il riso italiano è raggruppato in diverse tipologie, ognuna delle quali ricomprende la varietà “madre” e le altre varietà “figlie”. C’è il rischio, per esempio, che acquistiate una scatola di riso Carnaroli, che al suo interno ha invece riso Karnak o Carnise. Gli unici gruppi che contengono una sola varietà sono il Sant’Andrea e il Vialone nano.
I migliori risi per risotti sono:
Riso Carnaroli: chicchi grossi e affusolati, con la consistenza ideale per risotto. Appartiene al gruppo di riso superfino ed è la varietà più utilizzata, anche nell’alta cucina, perché trattiene benissimo gli odori e i suoi chicchi tengono perfettamente la mantecatura.
Riso Vialone nano: ha caratteristiche simili al Carnaroli, anche se appartiene al gruppo del riso semifino, con chicchi lievemente più piccoli e più tondeggianti.
Riso Baldo: caratteristiche tipiche di questo riso sono chicchi grandi e consistenti ; essendo poi particolarmente ricco di amido, ha un elevato grado di assordimento e tiene benissimo la mantecatura.

Ingredienti per 4 persone:
300 grammi di riso Vialone nano
300 grammi di finferli puliti
2 scalogni tritati
100 gr di panna da cucina vegetale
800 ml di brodo vegetale caldo
1 bicchiere di vino bianco
Qualche foglia di prezzemolo
Olio d’oliva
Sale, pepe

In una padella scaldare qualche cucchiaio di olio e rosolare i finferli lavati e ben puliti a fuoco medio basso per 3-4 minuti. In un altra padella soffriggere delicatamente con un po’ d’olio lo scalogno, unire il riso e tostarlo per due o tre minuti. Versare il vino bianco e mescolare. Far evaporare l’alcool e unire un mestolo di brodo caldo. A metá cottura, dopo sette-otto minuti, aggiungere i finferli tenendone qualcuno da parte per la guarnizione finale. Continuare la cottura del riso aggiungendo il brodo appena viene assorbito e mescolando. A fine cottura aggiungere la panna e mescolare. Spegnere il fuoco, aggiungere i finferli tenuti da parte, coprire con un coperchio e lasciar riposare il risotto per un paio di minuti.

IL FUNGO FINFERLO O GALLETTO
Il cantharellis Cibarius (volgarmente gallinaccio, galluccio, galletto, finferlo) è uno dei funghi più conosciuti e apprezzati. Riesce eccellente cotto in olio, prezzemolo, aglio e peperoncino, da solo o come contorno. Si presta bene alla conservazione, sia sotto aceto che essiccato. Sono funghi preziosi, distinti per il loro sapore particolare, la forma ondeggiante ed il colore aranciato, dorato o ambrato, la polpa piuttosto soda, bianca e spugnosa, e dal sapore inconfondibile.

E nel bosco di Biancaneve anche questa…..

Nome scientifico: Amanita muscaria (L.: Fr.) Hooker
Sinonimi: Agaricus muscarius – Agaricus pseudo aurantiacus
Nome volgare: Ovulo malefico – Uovolaccio – Cocc fals – Falso ovulo

10 risposte a "Risotto ai finferli e tanta ma tanta tanta nanna."

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