La torta alle mele e la mia innata delicatezza

Erano giorni e giorni che volevo cucinare qualcosa di dolce, buono, famigliare, tradizionale. Oggi il sole è così tiepido da asciugare, al suo lieve passaggio, la rugiada posata stanotte su ogni foglia accoccolata nel giardino. I colori sparpagliati sul manto erboso, sono incredibilmente miscelati tra loro, i toni caldi e avvolgenti, mi riempiono di una felicità effervescente. Nelle mani stringo un paniere di meline, rosse, contorte, appena colte dall’albero, che sprigionano nell’aria una fragranza di buono, di sano, di semplice e naturale. Con la delicatezza innata che mi contraddistingue sempre in ogni occasione, volteggio leggera, e con la testa tra le nuvole, che oggi corrono veloci nel cielo, inciampo allegramente nel labrador che, seguendomi passo passo, mi si è parato davanti assieme alla palla, il legnetto, il pupazzetto. Mentre vado in terra lunga e tirata, osservo le mele schizzare nel cielo, e piroettando come missili impazziti, colpire ogni cosa, animale, persona. Delicatamente mi rialzo, come se nulla fosse e raccolte tutte le povere meline, mi accingo a preparare la frolla, canticchiando da allegra massaia, pizzicando la pasta da cuoca provetta. Con una sorta di spasmo muscolare schizofrenico, schiaffeggio la ciotola che spande farina in ogni dove e spiaccica la pasta qua e la, decorando la cucina come in quadro cubista di Picasso. Non mi perdo d’animo, è tutto normale e sotto controllo e ritento passo passo a preparare la mia torta di mele, dolcemente delicata, croccante quanto basta. Il risultato non è perfetto, come non erano perfette le mele, come non sono perfetta io, ma l’eleganza di questa torta, la sua bontà, la delicatezza innata bastano e avanzano, per far emergere la bellezza propria dell’imperfezione.

SUGGERIMENTO:
questa deliziosa torta è buonissima gustata tiepida con un bel ciuffo di panna montata non zuccherata e un’ottimo the verde! Una merenda da leccarsi i baffi

CURIOSITÀ’
Non ho preparato la classica pasta frolla perché non volevo fosse una crostata, nello stesso tempo non ho fatto una torta lievitata perché volevo fosse anche croccante. Questa soluzione è una via di mezzo che vi conquisterà subito!

LE MANDORLE:
in questa torta sono utilizzate sopra, come decorazione, ma sappiate che, come molti altri tipi di frutta secca, sono ricche di vitamine e sali minerali utili al nostro organismo. Forniscono quindi energia buona, contengono proteine vegetali e fibre che aiutano il benessere dell’intestino. Inoltre, essendo ricche di magnesio aiutano anche il sistema nervoso in caso di stress o fatica, mentre la grande presenza di calcio fa molto bene alle ossa che risultano rafforzate da un consumo costante di questi frutti. Il quantitativo di mandorle e più in generale di frutta secca giornaliero da non superare è di 30-35 grammi che corrispondono a circa 15-20 mandorle

Ingredienti per uno stampo da 24 cm

300 g di farina 00
100 g di zucchero semolato
5 g di lievito per dolci
140 g di burro morbido
1 uovo
20 ml di panna liquida
4 mele
50 g di zucchero di canna
1 pizzico di cannella in polvere
una manciata di chicchi di melograno
lamelle di mandorle

In una ciotola setacciare la farina, lo zucchero e il lievito, aggiungere il burro a pezzetti e cominciare ad impastare con le dita fino ad ottenere un composto sabbioso. Aggiungere l’uovo e la panna e impastare fino ad ottenere un panetto omogeneo e compatto ma morbidissimo. Coprire la ciotola con un canovaccio pulito e lasciare da parte. Nel frattempo, preparare le mele tagliandole a dadini, mescolandole con lo zucchero, il melograno e la cannella in polvere. Stendere la frolla, lasciandone da parte 1/4 direttamente in una tortiera con bordo rimovibile foderata di carta da forno. Bucherellare con i rebbi di una forchetta. Versare il ripieno di mele e chicchi di melograno, distribuire bene. Stendere con il mattarello la pasta frolla rimasta, e delicatamente ricoprire le mele e sigillare con le dita i bordi. Cospargere di le lamelle di mandorle tutta la superficie e infornare la torta (io ho usato il forno statico precedentemente preriscaldato) a 180° per circa 40 minuti. Dipende dal forno ma la torta è cotta quando vedrete le mandorle prendere un bel colore marroncino e la pasta sopra dorata. Spegnere il forno e lasciare la torta dentro ancora una decina di minuti con lo sportello un pò aperto. Una volta sfornata, lasciatela intiepidire, perchè potrebbe rompersi ma credetemi…. non resisterete!

16 risposte a "La torta alle mele e la mia innata delicatezza"

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    1. Ma grazie Celia che belle parole… Sono un pò così… a volte indescrivibile… autoironica.. soprattutto perchè certe cose mi succedono davvero e prendo tutto positivamente perchè la serenità è tutto! In più dopo mi mangio pure quello che preparo e sono felice! Cosa dovrei desiderare di più?? Bacioni

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  1. Ya me estaba preocupando. No había rastro de tu introducción en las dos últimas entregas. La impaciencia duró muy poco. Toda una poesía para darle vida a una receta de una torta de manzana. No se si voy a encontrar esos versos cuando saboreé la torta pero queda patentado que prosa es exquisita y no hay mejor adorno que tu percepción de narrar una historia, una sensación antes de elaborar tus recetas. Tu talento para escribir va de la mano con tu labor en la cocina. Disfrutar ambas cosas, no tiene comparación. Soy un afortunado contemplando tu proeza en primera fila. Saludos.

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