Vi racconto la mia storia, come vivo volutamente ai margini , come se la corrente forte e impetuosa della vita, mi avesse lasciato tranquilla sulla sponda, in compagnia di solitarie e lente ore, riempita di attimi intensi. Vi sono tanti punti oscuri nell’esistenza delle persone, nodi intricati, viluppi spinosi. A volte si finisce incastrati tra i rovi senza neanche il bene di un frutto, non uno che spunti col suo colore vellutato a darle un po’ di allegria coraggio o speranza. Eppure, a guardar bene la ricerca della felicità non è poi così difficile, basta tarare e soppesare bene, prendere la mira precisa, non divagare. Così io, nonostante tutto, mi sento gioiosa in questa condizione, ciò è proprio quello che desideravo, che non significa fuggire dalla realtà, ma vivere il proprio eremo in una terra desolata e solitaria, piuttosto che nella confusione ritmata e indiavolata là fuori. Io che rifuggo feste, inviti, folle e raduni come enormi fardelli quotidiani da sopportare oltre la mia volontà, lo starmene chiusa in casa, tra le mie cose che mai paiono ai miei occhi monotone, è una fortuna, un desiderio finalmente realizzato, un stile di vita che ho sempre sognato! Non da meno il mio sorriso perpetuo sulle labbra, perché il continuo lamento, anche se dolori corporei o d’animo esistono senza ombra di dubbio, è un pesante e noioso masso che anziché liberarmi con lo sfogo, mi affossa ancor di più nel pessimismo. Al contrario l’ottimismo che mi rialza dai mille insuccessi, è idealizzato e ben riposto nel pane, che sto cercando di realizzare da giorni e giorni! Sognando pagnotte da far invidia ai primi panificatori dell’antico Egitto, preparo delle modeste ciabattine, una pagnotta rustica e un pane pugliese profumatissimo, che per me sono lo spettacolo più bello al quale io abbia mai assistito, sono il profumo della mia casa, del mio regno, l’essenza della mia vita.

SUGGERIMENTO:
tanti sono i modi di fare il pane, anche se, come ho già detto, è difficile ottenere veramente il pane fragrante del panificio. O almeno, lo è appena sfornato, dopo qualche ora è croccante e delizioso, ma il giorno dopo potete usarlo come arma contundente! Scherzo ovviamente, sono più che soddisfatta della riuscita di queste ciabattine deliziose!
Di seguito una carrellata di tre tipi di pane realizzati! Oltre alla soddisfazione non vi posso descrivere il profumo nella mia casa!!

CIABATTINE CROCCANTI
500 gr di farina W 300
370 ml di acqua
10 gr di lievito di birra fresco
1 cucchiaino miele di acacia
10 gr di sale


Mettere in una ciotola 200 ml di acqua a temperatura ambiente, il lievito e il miele. Mescolate bene in modo da sciogliere il lievito. Aggiungere la farina, amalgamare brevemente con un cucchiaio ed infine aggiungere il sale e la restante acqua. Mescolare brevemente con un cucchiaio. L’impasto per ciabattine risulterà appiccicoso, morbido e granuloso. Spolverare la superficie con della farina e coprire con pellicola trasparente. Far lievitare l’impasto per 1 ora e mezza. Questa è l’unica lievitazione veloce prevista. Trascorso il tempo, riprendere l’ impasto e accendere il forno statico a 240°C (se ventilato 220°). Adagiare un foglio di carta da forno su una teglia e spolverarlo di farina, far scivolare l’impasto che sarà ancora morbido, al centro della placca da forno e dividere l’impasto più parti, separandole fino a formare delle ciabatte un po’ allungate. Bisogna evitare di toccare troppo l’impasto, così da non rovinare la lievitazione.


Infornate nel forno statico preriscaldato a 240°C per 30 minuti, o almeno fino a doratura. La temperatura di cottura del pane si aggira sui 200° – 250°, per formare una crosticina un po’ più croccante e mantenere la mollica interna morbida.
PANE CASERECCIO CON FARINA DI GRANO SARACENO E SEMI

Ingredienti:
400 gr di farina di grano duro
100 gr di farina di grano saraceno
150 gr di pasta madre rinfrescata
220 ml di acqua
1 cucchiaino di malto o di miele
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di semi misti
olio evo

La sera prima rinfrescate la pasta madre lasciandola a temperatura ambiente. Prelevare 150 gr e scioglierla in acqua tiepida con il miele e due cucchiai di farina 0. Attendete circa un paio di ore per il raddoppio poi aggiungere il resto delle farine, il sale e lavorare per almeno 10 minuti. L’impasto deve essere morbido ed elastico. Coprire con un panno umido e caldo e lasciar lievitare almeno 4 ore o almeno fino al raddoppio. Piegare l’impasto 6 volte facendo passare una mezz’ora tra una volta e l’altra. Infine dare la forma che preferite alla pagnotta. Riscaldare il forno al massimo con all’interno la pentola di ghisa con il coperchio. Facendo attenzione che scotta, far scivolare la pagnotta al suo interno, irrorare di olo extravergine, di semi misti e infornare con il coperchio a 250° per 30 minuti. Poi togliere il coperchio, abbassare a 200° per altri 20 minuti.
Togliere la pagnotta e farla raffreddare su di una gratella

SUGGERIMENTO:
vi do un consiglio importante, se sapete di non consumare tutta la pagnotta, tagliate la parte che non mangiate in fette e surgelatele subito. Quando vi servirà il pane, toglietelo surgelato e mettete le fette in un tostapane. Credetemi saranno buonissime e fragranti.
PAGNOTTA TIPO PUGLIESE

Anche questa pagnotta, sempre nella pentola di ghisa mi ha dato parecchia soddisfazione. Questo pane, è perfetto per le bruschette e anche il giorno dopo, tagliato a fette e riscaldato nel forno è una vera delizia. Io l’ho spalmato di burro e marmellata per merenda!!

Ingredienti:
600 gr di farina di grano duro
350 ml di acqua a temperatura ambiente
12 gr di lievito di birra
15 gr di sale
un cucchiaio di miele
olio evo

Preparate la biga la sera prima, mescolando in una ciotola la farina con metà lievito di birra sbriciolato e 150 ml di acqua. Realizzare un panetto e sistemarlo in una ciotola capiente. Coprire con la pellicola trasparente e farlo lievitare per 12 ore circa a temperatura ambiente. Trascorso il tempo necessario impastate la biga, aggiungendo tutta la farina, il miele, il lievito e l’acqua rimasti. Unite in ultimo il sale. Formare un panetto, rimetterlo nella ciotola e coprirlo con pellicola trasparente. Lasciare riposare in forno spento con luce accesa per 3 ore circa o fino a quando non avrà raddoppiato il suo volume. Prendere una pentola di ghisa e metterla in forno caldissimo. Attenzione che scotterà parecchio. Realizzare una croce sulle superficie del panetto, spolverizzarlo di semola e di olio evo e adagiarlo delicatamente nella padella rovente, coprire con il coperchio e infornarlo a 220° per 30 minuti. Togliere il coperchio e lasciarlo cuocere ancora per 20 minuti. Una volta sfornato, lasciarlo raffreddare, prima di tagliarlo a fette.
Buono buono il pane!
Capisco il tuo desiderio di staccarti dalla frenesia, se ci sei riuscita è davvero un grande traguardo! Io spero di arrivare presto a farlo, di sistemare la mia vita in modo che me lo consenta.
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Si sono fatta così… spero che tutti riescano a trovare la propria dimensione per essere in fondo sereni 😚
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è uno splendido augurio!
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Intorno alla tavola della cucina o fuori al giardino sotto un albero o un gazebo mangiare il tuo pane, sorridenti e, ascoltando il tuo raccontare che è molto bello. Poi dopo queste parole penso di meritarmi almeno un chilo delle tue pagnotte da portar via. Ah, porto vino rosso, formaggi e le olive di Gaeta.
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Ciao! Ma tu mi vizi! Ogni volta che ti invito porti ogni ben di Dio! Ma grazie !! 😍😍
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E vabbuò: tu che prepari na cosa e io porto altro. Ciao
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pane…simbolo di vita!
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Che bel racconto di te, della tua vita, della tua anima… sei sempre generosa nel raccontarti agli altri!!!! Grazie ♥️
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❣️
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Che bella questa storia di distanza…e il tuo pane che va con lei
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☺️
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