Calamarata, gamberi, nduja e una sorpresa!

Il sole splende in una stupenda giornata autunnale, l’aria è frizzante e lavorare in giardino è una gioia per il corpo e per l’anima. Il profumo dell’erba umida, il fruscio delle foglie sotto i piedi, il suono dolce del tagliasiepi elettrico, lo stropiccio dei sacchi di iuta riempiti a braccia, lo scricchiolio delle ossa della schiena, i sorrisi consapevoli dell’età che avanza, la felicità di stare all’aria aperta. E stasera una sorpresa ci attende nel piatto, ho scovato una ricetta per caso, l’ho fatta mia, ho cambiato qualche ingrediente e stanchi ma contenti ci siamo accoccolati sul divano con la pancia piena e il viso raggiante.

La pasta calamarata si presenta come grossi anelli spessi e viene quasi sempre abbinata al pesce. Io la adoro, è forse la pasta “grossa” che amo di più. Una curiosità: spesso viene tinta con il nero di seppia per farla assomigliare agli anelli di calamari….che però sono bianchi… mah!

Ingredienti:

350 gr di pasta calamarata

15 gamberoni

Un cucchiaio di nduja

3 tuorli d’uovo a pasta gialla

Pepe nero macinato al momento

Olio extravergine

Lavare, sgusciare e pulire molto bene i gamberi, mettere i carapaci in un pentolino con due mestoli di acqua e far sobbollire. In una padella sciogliere un filo di olio extravergine con il cucchiaio di nduja, tagliare a grossi pezzi i gamberi e farli rosolare 2 minuti. Nel frattempo cuocere la pasta molto al dente, scolarla, aggiungerla nella padella dei gamberi, aggiungere un mestolo di acqua dei carapaci filtrata e finire la cottura.

In una bacinella montare per 5 minuti i tuorli rendendoli spumosi. Togliere la padella con la pasta dal fuoco. Aggiungere i tuorli e mantecare molto bene. Servire con una spolverata di pepe nero macinato al momento.

La sorpresa è l’uovo che creerà un sughetto fantastico!

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