Quando sento parlare di pesto, mi viene subito in mente l’altra parte di me, la mia metà ligure. La mamma mi ha lasciato nel dna una salsa verde al basilico che se ne trova traccia ogni qualvolta faccio gli esami del sangue, tanto che il dottore segna con asterischi e punti di domanda, senza mai capire cos’è questo strano valore che viene trovato. Sento profumo di basilico ad ogni impercettibile alito di vento, che ne sbandiera e sparge il profumo, ne coltivo in qualsivoglia pertugio, sul balcone, in giardino, in casa e lo metto perfino come ornamento in sala, in bella mostra, nel centrotavola. Ma oggi, mi imbatto in una pasta speciale, antica e di tradizione (qui) e voglio condirla con un pesto diverso, di un’altra splendida regione, un’isola meravigliosa e calda che vorrei tanto visitare, la Sicilia.
E’ incredibile quanto sia bello scoprire come i movimenti dei popoli influenzino le reciproche tradizioni. Si racconta che, nel porto di Trapani, si fermavano le navi genovesi, provenienti dall’Oriente e che i marinai genovesi, per riprodurre il loro pesto, dovettero accontentarsi di utilizzare prodotti locali, o si dice che, semplicemente, fecero conoscere agli abitanti di Trapani, come preparare il pesto, ma essi decisero di utilizzare i prodotti della loro terra e modificare questa deliziosa salsa con l’aggiunta di pomodori e mandorle.
Ne esce una salsa a crudo profumatissima, gustosa e colorata che di solito viene abbinata ad un tipo di pasta tipico: le busiate. (qui)
Ingredienti:
8 pomodorini pizzuttello
50 g di mandorle (già pelate)
50 g di pecorino stagionato
un mazzetto di basilico
olio
sale
pepe
1 spicchio d’aglio
Preparare i pomodori mettendo sul fuoco una pentola piena d’acqua. Quando inizia a bollire scottare i pomodori per 2 -3 minuti, scolarli e lasciarli raffreddare. Una volta raffreddati, spellarli e metterli in un mixer oppure in un mortaio. Aggiungere il basilico, le mandorle pelate, l’aglio e frullare il tutto per un paio di minuti. Una volta ottenuto un composto omogeneo, unire il pecorino grattugiato. Aggiustare di sale e pepe, aggiungere un filo d’olio extravergine d’oliva e amalgamare bene il tutto.
Complimenti già le foto parlano da sole (davvero bellissime), il resto sarà a cura del palato😉👌
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Grazie mille!! 😊
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Carissimo! Vieni a leggere la mia ultima novità! Credo proprio che ti piacerà! E ho anche pensato a te mentre cucinavo 🤗
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Bravissima! Questo pesto da noi detto” Pasta con l’aglio” si dovrebbe fare nel mortaio come il pesto genovese, cambia il sapore. però capisco che non tutti possiedono un mortaio e si dovrebbe accompagnare secondo l’usanza trapanese con qualcosa di fritto pesce o verdure, te lo dico perché noto il tuo interesse per cibo e usanze.
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Grazie!! Si adoro sapere perfettamente usanze e tradizioni e purtroppo a volte, basandomi solo sul “sentito dire” certamente sbaglio qualcosa. Grazie per questo tuo commento! Le tue parole sono preziosissime! Per esempio credevo fosse semplicemente un sugo come il pesto invece ora ho imparato che accompagna i fritti? Fantastico! Grazie ancora di cuore! E le busiate, le hai viste?
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Mi sono permesso perché pure io amo saperne di più sulle cucine altrui e spesso sui vari modi di cucinare che cambiano da porta a porta.
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Hai fatto benissimo!!
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Grazie!!
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