Che mai si dica che in casa mia si spreca qualcosa. Prima dell’aspirapolvere labrador, oppure detto anche affettuosamente “il nostro umido”, prima di surgelare mezze porzioni, pezzetti e pezzettini, prima di dire “caspiterina questo è scaduto“, a casa mia c’è un’organizzazione maniacale fatta di:
-calendario appeso affianco al frigo con tutte le scadenze degli alimenti contenuti al suo interno
-biglietto scritto ancora rigorosamente a mano del contenuto dei cassetti del freezer della cucina
-biglietto scritto ancora rigorosamente a mano del contenuto dei cassetti del freezer in cantina
-elenco dei pasti settimanali, costantemente aggiornato, che considera le varie scadenze
A questo punto nulla sfugge e domenica scorsa, dopo aver cucinato un succulento piatto di capriolo che presto pubblicherò, utilizzando il mio famoso fondo bruno, la mise en place faceva spiccare anche una deliziosa pera cotta con marmellata di mirtilli neri. Ne ho preparate quattro e il vasetto di ottima marmellata è rimasto aperto e pieno per più della sua metà. Cosa potevo fare se non una splendida e croccante crostata? Ecco l’ennesima crostata …3 – 2 – 1.. che è finita in un batter baleno senza avanzare, sprecare, dimenticare.

La mia formula magica: 300 di farina 200 burro 100 di zucchero, 1 uovo, 1 tuorlo. Tutte le mie crostate sono cosi, oramai non cambio più. Sono croccanti e burrose, non sono asciutte, non si seccano e il giorno dopo esce tutto la loro bontà, con una pasta morbida dentro e croccante fuori. Non sanno di vanillina che odio e non metto mai, non sanno di limone che tanto non serve, non sono dolcissime che poi la pasta si cristallizza e si secca. Insomma, sono buone cosi !

La decorazione voleva essere un inno alla primavera. Questi strani giorni di febbraio non sono per nulla freddi. I prati sono pieni di crocus e narcisi gialli. Se non fosse per il cielo grigio e ogni tanto la pioggerella, il cielo blu e il sole caldo annuncerebbero senza dubbio l’inizio della primavera. Fiorellini e foglie di pasta ad omaggiare uno strano febbraio lungo 29 giorni.

Gli ingredienti ve li ho già messi prima. Dopo aver impastato tutto e ottenuto il panetto mettetelo in frigo per un’oretta. Prelevate solo due terzi della pasta e stendetela nella teglia schiacciandola e modellandola con le mani. Il mattarello serve a poco. Infarinatevi le mani e procedete cosi. Bucherellate poi la pasta con una forchetta.


Usare il mattarello per i decori sempre mettendo un po’ di farina sul piano di lavoro. Usando le formine che più vi piacciono, dopo aver livellato la marmellata, adagiate i decori.


Mettere nel forno già caldo a 180° per 25 minuti o fino a quando vedrete il colorarsi della pasta di un bel dorato. Quando la toglierete dal forno, fate molta attenzione perchè la marmellata, divenuta liquida, potrebbe strabordare o rovinare il decoro. Piuttosto che spostarla dal forno, lasciate aperto lo sportello per una bella mezzora e quando la crostata sarà tiepida, potrete spostarla. Aggiungete sopra subito lo zucchero al velo. La marmellata dovrà essere ancora calda cosi che lo zucchero che finirà su di essa, sparirà sciogliendosi mentre quello sui decori rimarrà. L’effetto sarò splendido!













Gracias…
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te l’ho già detto, crostata favolosa e decorazioni splendide **
il mio scoo invece si attiva solo per formaggio e carne; manco il pane mangia il tapino xD
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Oh tapino
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Bella bella da vedere oltre che sicuramente deliziosa.
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Grazie 😍
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