Zemin, la zuppa di ceci di Severino

Vi è mai capitato di entrare in casa della mamma e in un istante essere catapultati nel passato solo per il profumo del cibo che sta cucinando? Immediatamente e inaspettatamente mi ritrovo bambina, vedo scorrere le immagini come in una vecchia pellicola di un film, scorgo il viso del nonno Severino, i suoi gesti precisi e meticolosi, la sua voce tranquilla e la sua concentrazione in cucina. Ascolto come un curioso spettatore, osservo esterrefatta le movenze e inspiro forte, quasi a voler  trattenerne l’odore il più possibile. Chiudo gli occhi. E nel contempo ecco i ricordi della mamma che mi raccontano pezzetti di vita, che riaffiorano piano e pare di farli propri tanto sono nitide le sue parole. Che sensazione piacevole, che leggerezza , con un solo profumo, mille emozioni. “Sto preparando lo zemin, come lo faceva il nonno“, si proprio cosi, con gli stessi identici profumi.

 

Se vi piacciono i ceci non potete non provare lo Zemin del nonno Severino ! Qui i ceci la fanno da padrone e nel brodo cuociono le costine, cosi che alla fine questa zuppa avrà un sapore davvero unico e squisito

ZEMIN: lo zemino, in genovese Zemin non è un ingrediente, ma un metodo di cottura. A Genova e nei dintorni significa cuocere qualcosa (i ceci) in un composto morbido. Cosi si legge in internet. Ma lo Zemin alla genovese è diverso da quello del nonno Severino che ligure era ligure da generazioni e generazioni. Ora vi racconto come mai e in cosa si differenzia.

Il mio nonno Severino, papà della mia mamma, nasce a Murialdo, piccolissimo paese di 762 abitanti in provincia di Savona, al confine con Calizzano e al confine con il comune di Cuneo, in Piemonte. La vicinanza con il Piemonte, fa si che alcuni cibi genovesi siano “contaminati” da ingredienti diversi da quelli tradizionali. Lo Zemin genovese o zemin de ceixei è una zuppa di ceci e verdure verdi solitamente coste o spinaci o bietole. Nella tradizione ligure venivano messi anche i funghi. Il nonno invece non li metteva, mentre aggiungeva le costine di maiale. Ho scoperto che la zuppa di ceci piemontese è fatta con le costine di maiale. Da qui ho dedotto che lo zemin (come tipo di cottura) di casa Gazzano non si può chiamare alla genovese ma….Zemin, la zuppa di ceci di Severino

Niente funghi e niente verdura verde come bietole o spinaci. Solo patate per dare consistenza, ceci mezzi passati al passaverdure e mezzi lasciati interi e giusto qualche carota e cipolla per dare sapore. E’ una zuppa semplicissima ma molto sostanziosa, buona sia d’inverno ovviamente ma anche d’estate, mangiata leggermente tiepida è una coccola infinita!

Nella zuppa di ceci alla piemontese, precisamente quella più simile è del Monferrato, ci sono anche sedano, aglio, il pepe nero e al posto del dado, c’è il sale grosso. Proprio vero che il mio nonno, che avrà imparato dalla sua mamma a cucinare questa zuppa in questo modo, ha, a sua insaputa, creato una nuova zuppa, mixando due tradizioni, creando di fatto un piatto spettacolare, almeno per noi, e tramandandoci una ricetta unica!!

Ingredienti:
6 scatole di ceci
2 patate grosse
2 carote
2 cipolle
4 costine di maiale da tagliare a metà
5 lt di acqua
4 dadi di carne ( o meno a seconda dei gusti)
un mazzetto di salvia

Mettere un pentolone molto grande sul fuoco con 5 litri di acqua, tagliare le patate, le cipolle e le carote a pezzetti e tuffarle in acqua appena bolle. Aggiungere 2 scatole di ceci e 2 dadi, lasciando cuocere per una mezzora a fuoco moderato. Se i ceci sono secchi metteteli la sera prima o almeno 12 ore prima in acqua. Prelevare tutte le verdure e passarle con il passaverdure. Non usare il minipimer perchè la verdura fermenta. Rimettere il passato di verdura nell’acqua, aggiungere le costine e la salvia e le altre 2 scatole di ceci interi. Assaggiare di gusto, se piace più saporito aggiungere un altro dado o anche due. Lasciar cuocere almeno due ore o fino a quando la carne delle costine si staccherà facilmente dall’osso. Servire con un filo di olio extravergine e del pane del giorno prima riscaldato.