Biscotti vitaminici, profumo di domenica e le sberle in faccia

Siamo fatti cosi, continuiamo per la nostra strada nella vita, facciamo progetti, misuriamo ogni cosa, contiamo i minuti, i momenti, i respiri e perfino i soldi. E anche se i temporali si abbattono improvvisi, se i tuoni ci prendono a schiaffi in faccia, se le bufere raccontano il nostro destino spaccandoci i timpani, se il vento sposta i nostri sentimenti da una parte all’altra, senza poterli dirigere dove vogliamo, se i pensieri volano via insieme alle foglie, senza sapere dove andranno e che fine faranno, noi ci svegliamo ogni mattina, seri e precisi, e rifacciamo le stesse cose, ricominciamo daccapo e lasciamo che la vita ci venga addosso a valanga, sbattendoci dove le pare, e noi ci sentiamo invincibili e onnipotenti. Oppure ci lasciamo sfiorare teneramente da una brezza impercettibile, senza badarci più di quel tanto. Alle volte siamo perfetti, col vestito della festa, pettinati, allegri, splendiamo insieme al sole, cantiamo, ridiamo. A volte, invece, camminiamo con una goccia di fiato, in mutande, perché un urgano ci ha portato via tutto, ci ha strappato le mani, gli occhi, il cuore.
Domenica, il silenzio delle mattine d’estate è qualcosa di assolutamente magico, pare che il mondo sia addormentato, fermo ad attendere il giorno e le sue chiacchiere. In lontananza il cielo nero borbotta, mentre il sole fa capolino, ogni tanto, per rassicurarci; in cucina il profumo di biscotti mi riporta all’incanto del sentirsi a casa, mi avvolge, mi protegge, mi da un senso di benessere diffuso e di piacevole torpore. Biscotti fragranti che delizieranno i palati, che toglieranno l’amaro dalla bocca, almeno per un istante, e che ci faranno assorbire quelle sberle in faccia, quella fastidiosa e inopportuna fragilità umana, di cui siamo fatti.

SUGGERIMENTO:
Questi biscotti sono ottimi inzuppati nel latte, il loro sapore vi conquisterà, certo ma solo se siete amanti dell’ovomaltina. Non so se anche voi avevate la golosità di prendere un cucchiaio e mangiarla così, impastata in bocca, appiccicata ai denti! Io si e questi biscotti hanno la stessa consistenza “ciccosa” che mi piace un sacco!

CURIOSITÀ:
Un mio amico una volta mi ha raccontato che un fornaio gli aveva svelato il segreto di come cuocere il pane nero. Si perché se ci pensate, come si fa a capire quando il pane nero è cotto se non si vede la sua doratura?? Il segreto per capire quando sono cotti questi sono biscotti, che vanno lasciati poco nel forno perché la loro fragranza sta nel fatto che la pasta non deve essere “secca e dura”, è quello di farne anche una quantità “normali” cioè bianchi e cuocerli insieme. Quando quelli bianchi saranno cotti vorrà dire che anche quelli all’Ovomaltina saranno pronti! Facile no ?

OVOMALTINA:
la colazione di una volta! Bere latte e ovomaltina ti dava la carica per tutto il giorno! Mi ricordo con molta felicità che fare colazione con Ovomaltina era un modo davvero speciale per iniziare la giornata. Il nome è suggestivo della sua composizione, suggerendo la presenza di uovo e malto ma non è proprio così: le uova si trovano soltanto nella formula originale che attualmente è commercializzata esclusivamente in Svizzera, nazione che ha dato la nascita all’Ovomaltina, nel Cantone di Berna. La formula più diffusa contiene malto, zucchero, e siero di latte. Occorre anche puntualizzare che in Svizzera, oltre a contenere anche uova, non ci sono zuccheri aggiunti. E’ evidente, a questo punto, che la formulazione di Ovomaltina sul mercato Svizzero è decisamente più pregiata dal punto di vista nutrizionale. L’Ovomaltina Svizzera è commercializzata in quasi 100 paesi nel mondo, ma con una ricetta sempre differente poiché adattata ai gusti e alla legislazione delle nazioni consumatrici.

Ingredienti per circa 40 biscotti:
100 gr di zucchero finissimo
200 gr di burro
300 gr di farina
1 tuorlo di uovo (meglio se sodo)
1 bustina di vanillina
1 busta di zucchero a velo
2 cucchiai di ovomaltina

Lavorate il burro, facendolo diventare una crema, poi mettete lo zucchero e continuate a lavorarlo. Aggiungete la vanillina e il tuorlo d’uovo sodo spezzettato, fate in modo di ottenere una crema. Ora incorporate l’ovomaltina e cominciate a mettere qualche cucchiaio di farina, e quando l’impasto comincerà a risultare duro, rovesciate il tutto su di una spianatoia e finite di incorporare tutta la farina rimasta. Ora stendete la pasta col mattarello e livellate l’impasto fino a circa 7 mm di altezza. Infarinate una formina per biscotti, quella che più vi piace. Prendete una teglia da forno e metteteci la carta, accendete il forno a 180° e fatelo arrivare a temperatura. Riempite la teglia di biscotti e infornateli. Il tempo di cottura è un mistero, e dovrete essere voi a decidere a vista quando tirarli fuori, perchè non devono cuocere molto, cioè non devono diventare marroni altrimenti cambiano sapore e l’impasto deve leggermente colorarsi, ma leggermente. Mettete i biscotti a raffreddare su di una gratella, poi su un vassoio e cospargeteli di zucchero a velo.

19 risposte a "Biscotti vitaminici, profumo di domenica e le sberle in faccia"

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      1. certo come al solito leggo sempre con molta attenzione i tuoi poemetti, non ho commentato su di esso un po’ perché è tardi e un po’ perché credevo che tu non fossi collegata, infatti credevo che tu fossi in vacanza.

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