Se la chiamassi, ” la tentazione di Jansson” tutti (o quasi) comincerebbero a farsi domande su chi mai possa essere questo Jansson, dove io l’abbia poi conosciuto e soprattutto che tentazione avrà mai suscitato in lui questo piatto …. Partiamo dall’inizio. Un dono meraviglioso questo libro di cucina nordica, 767 pagine che mi son letta in poco meno di una settimana, divorando letteralmente le parole e le foto spettacolari in esso contenute. Ma se c’è una cosa che mi colpisce maggiormente in un libro, sono le nozioni, le tecniche, gli ingredienti mai sentiti, che alimentano abnormemente la mia sete di conoscenza. Così come nei miei viaggi, in terra natia piuttosto che oltre confine, ho sempre desiderato e richiesto cibi dai nomi sconosciuti, piatti preparati con ingredienti del posto od ogni qualsivoglia genere di alimento, per la voglia di assaggiare e immedesimarmi nelle tradizioni altrui, anche nei libri di cucina, di ogni regione italiana, di ogni parte del mondo, spulcio e cerco assetata quegli strani ingredienti. Poi se posso e riesco a recuperarli, ben volentieri li compero per poterli poi cucinare. Ecco che dopo qualche pagina, spunta Jansson, con quella sua strana tentazione, e quel suo pasticcio di patate. Fino a li, mi sono chiesta che cosa lo tentasse tanto, ma poi, tra le righe della ricetta, un nome assolutamente sconosciuto, un ingrediente mai sentito. Forse un lichene del sottobosco svedese? Un mammifero estinto? Un fungo mangereccio? Oh che emozione, mentre i miei occhi corrono tra gli scaffali del negozietto russo, vedo quel nome! Proprio quell’ingrediente sconosciuto mi viene servito e impacchettato da Ivan Drago e felicissima, torno a casa e subito mi appresto a cucinare questo sformato di patate e spratti, che di delizioso ha proprio l’originalità di questo pesce azzurro mai sentito che mi fa sentire, oggi, davvero unica!


GLI SPRATTI:
Gli spratti affumicati sono una specialità dell’Europa centrale e settentrionale. Si presentano come piccoli pescetti simili alle sardine, ma più grassi e dal sapore molto più intenso. Vengono pescati prevalentemente nel Mar Baltico, e nell’oceano Atlantico vicino alla Norvegia. Sono un cibo popolare, dal gusto indescrivibile e sono sincera, mi piacciono tantissimo, molto di più delle sardine, hanno un sapore di fondo veramente squisito e quel tocco di leggermente affumicato mi ha estasiata!


Se volete essere precisi e precise non metteteci le aringhe o le acciughe! Al massimo se proprio proprio le sardine sono le uniche che si avvicinano…Può essere che venga buono lo stesso ma non è assolutamente la ricetta originale, che prevede invece l’uso dello sprattus sprattus, un “pesce osseo della famiglia Clupeidae”. Certo, mi direte, e dove lo trovo? Non è una domanda sbagliata, io li ho trovati in un negozio di generi russi e dell’est… ( ricordate la mia avvenuta? Leggete qui!) mentre voi… non saprei..

BENEFICI
gli spratti fanno parte della categoria dei pesci azzurri, come acciughe o alici, sgombri, sardine, aringhe, l’aguglia, l’alaccia, il lanzardo, la costardella e il pesce sciabola. Come tutti i pesci azzurri sono accomunati dal fatto che sono ricchi di grassi insaturi Omega 3 e di sali minerali. Contengono una gran quantità di calcio e fosforo, proteine e grassi, è ricco anche di Omega 6, facilmente digeribili ed assimilabili dall’organismo umano; questi tengono sotto controllo il livello dei trigliceridi, contrastano il colesterolo cattivo e hanno una funzione antiaggregante nel sangue.

Janssons frestelse, “la tentazione di Jansson”.
E davvero un piatto classicissimo in Svezia, soprattutto a Natale, ma anche durante l’anno. E’ sostanzialmente un pasticcio di patate, cipolle, con il pesce, la panna e il burro. Gli spratti, se li trovate, sono davvero deliziosi e quel gusto leggermente affumicato rende il piatto irresistibile. Vi assicuro che merita davvero!

SUGGERIMENTO:
La ricetta tradizionale prevede l’uso delle cipolle. Questa volta ho provato la mia versione senza le cipolle. Ritengo che la dolcezza della panna, con le patate, si sposi perfettamente con il sapore intenso e leggermente affumicato degli spratti, donando a questo piatto una delicatezza incredibile.

GLI SPRATTI PER UN PANINO SPECIALE
Darnitskij russo
400 g di pane nero (segale e frumento); 100 g di spratti; 30 g di burro; 1 cipolla rossa, una decina di mirtilli, 3 cucchiaini di zucchero di canna; qualche foglia di cicoria; olio evo, sale e pepe. Tagliate la cipolla a rondelle non troppo sottili, trasferitele in un padellino insieme a un cucchiaio di extravergine, pepe nero e zucchero. Cuocete a fiamma bassa per un paio di minuti, poi aggiungete i mirtilli e continuate a caramellare per altri cinque minuti. Le cipolle devono restare croccanti. Tagliate il pane in 8 fette. Su 4 fette spalmate il burro, poi disponete le cipolle, le foglie di cicoria, gli spratti e in ultimo i mirtilli con il loro sughetto. Componete i panini con il resto delle fette!

LA TENTAZIONE DI JANSSON ingredienti e procedimento presi dal libro “La cucina nordica”
QUESTA INVECE LA MIA VERSIONE
Ingredienti:
5/6 patate di media grandezza
1 scatola di spratti leggermente affumicati
200 ml di panna da cucina vegetale
tre o quattro cucchiai di pangrattato
burro
prezzemolo fresco
un pizzico di sale grosso
In una capiente pentola, mettere a bollire dell’acqua con un pizzico di sale grosso. Lavare, pelare e tagliare a fette non sottili le patate, tuffarle nell’acqua bollente per 10 minuti. Dovranno essere tenere ma non si dovranno disfare. In una pirofila da forno, mettere un cucchiaio di panna sul fondo, qualche fiocco di burro, rivestire poi di fette di patate, utilizzandone circa metà e appoggiare qua e la i filetti di spratti cominciando da quei filetti che si sono rotti e cercando di aprirli a libro, lasciando quelli interi da parte.

Versare altri due cucchiai di panna. Spolverizzare di pangrattato. Rifare un nuovo strato di patate, ricoprire con la panna da cucina rimasta, il pangrattato e mettere tutti gli spratti tenuti da parte, interi cosi come sono, ben in fila al centro della pirofila. Aggiungere un’ultima spolverata di pangrattato sopra gli spratti, qualche fiocchetto di burro, il prezzemolo intero e infornare a 250° per circa 15/20 minuti o fino a quando i pesciolini non avranno una deliziosa crosticina.
Servire caldissimi.


no
troppo pesce per me
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Ciao carissimo! Eh già qui in pratica è tutto pesce e patate!!! Domani fritto misto … di pesce.. perciò passa oltre caro ci vediamo più in là!! 😛😛
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a me piace il fritto misto
non mi piacciono i filetti e i pesci interi (la trota peggio di tutti)
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Mmmhhh sei un po’ capriccioso allora 🤣🤣
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me lo dicono in molti 😀
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La tua versione e’ molto appetitosa. Io stessa ho personalizzato la ricetta con lo scalogno al posto della cipolla, non l’ho tolto del tutto perhc’e ci sta bene. Ma non metto il prezzemolo… 🙂
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Che buono Luisella!!! E gli spratti mi sono davvero piaciuti!!!
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Si, davvero un piatto alternativo. Al posto degli spratti comunque qui usiamo alici, in emergenza. Buon appetito!
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Si ho letto che si assomigliano… più alle sarde avevo visto ma sempre pesce azzurro è! Questi sono leggermente affumicati e questa cosa li rende davvero irresistibili
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Si…infatti le acciughe che prendiamo per questa ricetta sono trattate con spezie, secondo le indicazioni di Jansson. Mi sa che era proprio un buongustaio! 😉
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Mi sa di sì!!! 😅
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Una buona ideea… adoro gli spratti 😊 Grazie !
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Sono buonissimi!!! Grazie!!
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Io la preparavo con le sarde quando ero in Italia… Grazie a te!
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Ora si trovano anche qui!! Ci sono market di prodotti dell’est Europa e si trovano prelibatezze!
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Qui non trovo le sarde fresche…
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