Strudel mentre piove, ma quello vero… altrimenti non vale!

Non posso pensare di essere già nel pieno dell’autunno, non riesco a guardare il mio giardino tingersi di giallo, di rosso fuoco, di marrone. Mi perdo nel mio orto oramai spoglio, un pomodoro ritardatario, due peperoni che stentano a crescere, l’albero di pere che sonnecchia al tiepido sole, quello di pesche che osserva il ciliegio perdere ad una ad una le sue belle foglie. Non posso credere di esser qui ora, nel mezzogiorno, in canottiera, a crogiolarmi ancora ad occhi chiusi in attesa di una fresca e pungente brezza, per ritrovarmi poi con la copertina, mentre piove improvvisamente col naso appiccicato alla finestra a sospirare e ricordare l’estate. Ho voglia di un dolce che ricordi i colori intensi e i sapori dell’autunno, un dolce fatto e rifatto mille volte ma che mi regala sempre l’emozione negli occhi del dorato e del giallo della pasta, del gusto dolciastro delle mele e quello intenso della cannella. Uno strudel vero, di quelli che iniziano dalla pasta, che sprigionano persistenti profumi e che mi ricordano l’autunno oramai qui, con me.

Lo strudel di mele (apfelstrudel) è un tipico dolce del Trentino Alto Adige, le cui origini risalgono al lontano XVII secolo. La ricetta di questo famoso dolce fu introdotta in Italia dai Turchi, che nel XVII secolo dominavano l’Ungheria, e deriva quindi da un altro dolce, il baklava, che somiglia molto al nostro Strudel.

Nel 1526 il sultano Solimano Il Magnifico avrebbe diffuso la sua ricetta nei territori conquistati, fino all’Ungheria. I continui contatti tra l’impero ottomano e quello austriaco fecero sì che anche la ricetta dello strudel passasse nell’impero austriaco, che nel 1699 conquistò l’Ungheria, e dal 1867, grazie all’impero austro-ungarico, arrivò quindi nel regno delle Tre Venezie.

Lo strudel di mele a questo punto si è poi diffuso anche in Trentino, dove questo dolce ha trovato terreno fertile, diventando quasi il dolce simbolo di questo territorio dove le mele ne sono regine. Non a caso lo strudel di mele viene preparato con le mele prodotte in questa zona.

Ingredienti:
300 gr di farina di semola integrale
125 ml di acqua frizzante temperatura ambiente
50 gr di burro
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di zucchero bianco
1 uovo
per il ripieno
800 gr di mele 
80 gr di uvetta
80 ml di Calvados (se non l’avete va bene il Brandy)
50 gr di pinoli
50 gr di zucchero
cannella a piacere
pangrattato
zucchero al velo


Impastare la farina con il sale, l’uovo, il burro e poco per volta l’acqua, tutto con le mani in una lavorazione lenta e gentile, di almeno venti minuti. Ottenere una palla liscia e omogenea che non si attacca alle dita. Riscaldare una ciotola, meglio se in alluminio, versandovi dentro dell’acqua bollente. Attendere un paio di minuti e svuotarla, asciugarla e capovolgerla sulla palla di pasta, che resterà al caldo. Lasciare riposare per almeno un’ora. Sbucciare e togliere il torsolo dalle mele tagliandole a cubetti tutti della stessa dimensione, riunirle in una ciotola con il succo di limone, lo zucchero di canna, l’uvetta bagnata con il rum, la cannella e i pinoli.

Stendere la pasta con un mattarello in una sfoglia rettangolare più sottile possibile. Sciogliere il burro senza farlo brunire, distribuire sul fondo della pasta e cospargere di pan grattato. (Questo trucco eviterà che mele troppo bagnate rilascino il sugo sul fondo dello strudel). Distribuire il composto di mele uniformemente, arrotolate la pasta sigillando molto bene i bordi.

Spennellare con uovo sbattuto e burro e infornare a 200° per 30-35 minuti a seconda della potenza del vostro forno. Sarà pronto quando vedrete che i bordi sono croccanti e coloriti.

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24 risposte a "Strudel mentre piove, ma quello vero… altrimenti non vale!"

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  1. Le tue ricette di cucina sono sempre così deliziose. Tuttavia, è una ricetta di cucina un po’ difficile per me. Un giorno, se ho abbastanza tempo e denaro, vorrei cucinare quel piatto. Ogni volta che vedo il tuo blog, penso “Voglio mangiare quel piatto!”

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  2. Eccomi qua ,Alessia; mi sono presa una pausa ma ci sono ( ANCORA). Apro il tuo blog e cosa vedo ? Un dolce squisito che soddisfa il palato e rallegra lo spirito. Già mi immagino il pomeriggio di una domenica autunnale, seduta davanti al caminetto sorseggiare una tazza di te e gustare una fetta di strudel . Una vera delizia . Buona serata.

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